Traumatone – il loro ep “Hereafter”

Traumatone nasce da un’idea del polistrumentista Jesse Broniste. Con un suono potente e immediatamente riconoscibile, Traumatone raggiunge gli angoli più bui della vita per incontrare le persone dove si trovano e portare speranza.

L’ep comincia con “The crawing” con questi suoni effettati e tanto psych. Esordio sbalorditivo! Si respira atmosfera new wave/gothic rock in questo pezzo dal tono malinconico. Il refrain portante ci accompagna per gran parte del pezzo. Davvero solida la ritmica di questo pezzo. Molto buona la dinamica. Un pezzo che offre anche parti industrial. Il chorus è stupendo a mio giudizio. Indovinato il bridge verso i 3 minuti.

Segue “Limerence” con altre sonorità new wave/gothic che mi fanno pensare a diverse band, The Cure, in particolare. Tanto sferzanti le chitarre. Buon equilibrio tra le frequenze sonore: sono state fatte scelte oculate in fase di mixing in questo ep. Non eccellente il master e la potenza sonora. Apprezzabile il songwriting. Nel complesso un ibrido sonoro tra industrial e new wave molto intrigante. Le parti electro sono molto ben congegnate.

Ed ecco che arriva “Eclipse”. E qui spunta un po’ di grinta sonora in più. Le parti atmosferiche, distese, anche qui non mancano. Invece i riff sono tanto metal/alternative metal in “Eclipse”. Il cantato è davvero ammaliante come i tappeti sonori.

Si continua con “Ghost” e qui l’elettronica crea un muro sonoro tanto dark. Un pezzo tanto evocativo, senza dubbio. Bella l’esplosione sonora che arriva verso la metà. “Ghost” per me è un pezzo “meditativo”. Qui ancora The Cure nella mente. “Restraint” termina il tutto con questa ritmica furiosa, ribelle. La ritmica e alcune sonorità sono tanto new wave/postpunk/gothic rock. Molto apprezzabile lo stacco e il bridge di metà pezzo.

A parte qualche somiglianza con qualcosa dei The Cure di qualche decennio fa per me questa band possiede un sound unico, irripetibile. Mi sono innamorato subito di questo sound! È un sound il loro rintracciabile negli anni 80-90, un sound magnifico per la sua oscurità e i suoi bagliori improvvisi oltre ad una grinta sonora fiammante. Dato che sono una persona introspettiva non posso che sentirmi a casa con il sound di Traumatone.

L’effettistica risulta opportuna e la scrittura delle canzoni pure. Mi piacciono anche alcuni suoni che hanno scelto e la produzione talvolta “sporca” che conferisce tanta grinta al sound. Mi sembra lecito pure dire che questa band ha tanta inventiva: alcune soluzioni trovate mi appaiono stupefacenti, sbalorditive. Ultima cosa da dire: Traumatone è anche una band tanto atmosferica…..Come non far viaggiare la propria fantasia ed immaginazione con la loro musica…

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https://www.instagram.com/traumatoneofficial/

english version:

Traumatone is the brainchild of multi-instrumentalist Jesse Broniste. With an instantly recognizable hard hitting sound, Traumatone reaches into the darker corners of life to meet people where they are at and bring hope.

The ep begins with “The crawing” with these effusive sounds and a lot of psych. Stunning debut ! There is a new wave / gothic rock atmosphere in this melancholy tone. The load-bearing refrain accompanies us for most of the piece. The rhythm of this piece is really solid. Dynamics are very good. A piece that also offers industrial parts. The chorus is gorgeous in my opinion. Guessed the bridge around 3 minutes.

“Limerence” follows with other new wave / gothic sounds that make me think of different bands, The Cure, in particular. So lashing the guitars. Good balance between the sound frequencies: careful choices were made during the mixing phase in this ep. The master and the sound power are not excellent. The songwriting is appreciable. Overall a very intriguing sound hybrid between industrial and new wave. The electro parts are very well thought out.

And here comes “Eclipse”. And here comes a little more sonic grit. The atmospheric parts, even here, are not lacking. Instead the riffs are a lot of metal / alternative metal in “Eclipse”. The singing is truly captivating like the sound carpets.

We continue with “Ghost” and here the electronics create a very dark sound wall. A very evocative piece, no doubt. Beautiful sound explosion that comes in the middle. “Ghost” for me is a “meditative” piece. Here again The Cure in mind. “Restraint” ends it all with this furious, rebellious rhythm. The rhythm and some sounds are very new wave / postpunk / gothic rock. The detachment and the mid-piece bridge are very appreciable.

Apart from some resemblance to something of The Cure from a few decades ago for me this band has a unique, unrepeatable sound. I immediately fell in love with this sound ! Their sound is traceable to the 80-90s, a magnificent sound for its darkness and sudden flashes as well as a flaming sonic grit. Since I am an introspective person I can only feel at home with the sound of Traumatone.

The effects are appropriate and the writing of the songs as well. I also like some sounds they have chosen and the sometimes “dirty” production that gives a lot of grit to the sound. It also seems legitimate to say that this band has a lot of inventiveness: some solutions found appear to me astonishing, astounding. Last thing to say: Traumatone is also a very atmospheric band… ..How not to let your fantasy and imagination travel with their music …

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