>>The Dark side of Venus parla della sua musica

1) Benvenuti su System failure! Quali sono le vostre principali influenze musicali?

Licia: Grazie. La nostra band è davvero un punto d’incontro tra mondi musicali variegatissimi. Se c’è una cosa che caratterizza tutti noi è proprio l’apertura mentale verso generi lontani tra loro: c’è chi ascolta sia i Meshuggah che Michael Jackson, oppure sia i Chemical Brothers che i Green Day. Questo album è particolarmente influenzato dalla scena alternative rock anni ’90 (in primis da band come i Garbage o i primi Muse), ma ci sono molti echi di altre decadi e di altri generi, e soprattutto tanta elaborazione personale e il desiderio di creare qualcosa di nuovo.

2) Come è nata in voi la passione per la musica?

Licia: Da che ho memoria, c’è sempre stata. Tutto ebbe inizio con la leggendaria Bontempi, intorno ai 3-4 anni. Su YouTube c’è anche una simpatica testimonianza audiovisiva di quando ero giovane: https://www.youtube.com/watch?v=L_s-J4vUF_o

Elayne: Stando ai racconti di mia madre, la mia passione per la musica è nata talmente presto che nemmeno me ne ricordo. Il mio primo vero capriccio è stato infatti proprio riguardo l’acquisto di un disco, quando avevo appena imparato a parlare!

3) Oltre a The Dark side of Venus avete suonato in altre band prima?

Licia: Prima e durante: decisamente, in molte band. Le principali: Belladonna, Spiral69. Abbiamo fatto tanti tour all’estero, con gli Spiral69 abbiamo collaborato con Steve Hewitt, ex batterista dei Placebo. Mi è capitato anche di prendere parte al tour europeo della metal band The Dogma in apertura ai Lordi. Ho lavorato tanto anche come solista, collaborato con Giancarlo Giannini. Tutta questa esperienza mi ha entusiasmato e mi ha fatto venire voglia di mettere le mie energie in qualcosa di veramente nuovo e creativo.

Elayne: Sono da vari anni la voce di una band symphonic/folk/metal , i Dunwich. È un progetto che mi permette di esprimere una parte diversa della mia personalità, e dato che non ci esibiamo live, riesco fortunatamente a conciliare gli impegni con entrambi le band!

4) Come nascono le vostre canzoni? E i testi?

Licia: Le canzoni mi arrivano dritte dritte dall’inconscio, quando ha qualcosa da dirmi. A volte il senso è chiaro, altre volte invece mi servono mesi, a volte anni, per comprendere il significato profondo di quello che ho scritto. Tutto ciò rende i brani molto autentici, sinceri e diretti.

Elayne: Musica e testi sono espressione delle esperienze e della personalità di Licia. Solitamente quindi è lei a presentarci dei provini con le sue idee, ma poi i brani vengono arrangiati insieme in sala prove. Oltretutto, a volte siamo proprio noi membri della band ad ispirarla, quindi direi che facciamo parte integrante del processo creativo!

5) Descrivete il vostro progetto a coloro che non lo conoscono…

Licia: Siamo una band di cinque elementi accomunati da una varietà di disturbi mentali e “peculiarità” psicologiche che però, inspiegabilmente, ci fanno andare d’accordo. Facciamo un alternative rock orecchiabile ma molto “raffinato”, curato nei dettagli, direi quasi intellettuale.

Elayne: Ci piace il rock, la notte, le emozioni forti, ma anche la dolcezza, la riflessione, la bellezza.
La nostra musica è come una grande casa in cui ognuno può trovare la sua stanza preferita. Provare per credere!

6) Come è nato Power to Victims? Parlate delle sonorità di questo album…

Licia: Power to Victims è il coronamento di sette anni di attività della band. Con l’ingresso di Elayne alla voce, abbiamo cominciato subito a lavorare al disco e pochi mesi dopo siamo entrati in studio. Il disco è stato registrato suonando live, tutti insieme, come se fosse un concerto: questo ha reso tutto più divertente. In fase di overdubbing abbiamo aggiunto cori, programmazioni elettroniche e strumenti acustici come il violoncello e il glockenspiel, per arricchire e rendere più speciale il sound.

Elayne: Power to Victims è il frutto di un percorso psicologico e di vita durato anni. Essendo entrata nella band relativamente da poco ne ho seguita solo una parte, ma è evidente come in questo album siano confluite una serie di esperienze, influenze, innamoramenti musicali e non, che alla fine si sono espresse in un’opera coerente ed eterogenea allo stesso tempo. Abbiamo quindi dei brani più esplicitamente rock e punk, diretti e aggressivi, altri dalle sonorità morbide e quasi celtiche, altri ancora dove sperimentiamo un nuovo percorso più elettronico e suadente, il tutto però reso compatto dalla scrittura di Licia, e dal lavoro di arrangiamento fatto dalla band.

7) Quale è la canzone preferita di Power to Victims?

Licia: Ne preferisco diverse, per motivi diversi. Tra quelle a cui sono più legata, c’è sicuramente “I am never alone”.

Elayne: Una cosa che ci ha stupito leggendo e ascoltando i commenti di quanti hanno acquistato il disco, è che praticamente ciascuno di loro ha una canzone preferita differente. Tra le più citate ci sono comunque “ I am never alone”, “Heal me” e “Everything feels fake”. Per quanto mi riguarda, io stessa continuo a cambiare preferenza a seconda dei momenti, ma se dovessi sceglierne solo una, direi “ In flames”, a cui sono particolarmente legata perché ha sancito il mio ingresso nella band.

8) Cosa succede nel vostro concerto perfetto? Come lo immaginate?

Licia: Immagino non solo che c’è tantissima gente, non solo che tutti conoscono a memoria e cantano le nostre canzoni, non solo che tutto fila liscio, ma addirittura che ci sono persone del pubblico che sanno suonare i nostri pezzi e salgono sul palco a suonarli insieme a noi, come ai concerti dei Green Day.

Elayne: Succede che siamo tutti in salute, è pieno di gente e amici ma anche di sconosciuti che si fanno fomentare, io sono magra e mi entra il vestito figo.

9) State già lavorando a del nuovo materiale?

Licia: Sì, non riusciamo proprio a stare fermi.

Elayne: Fortunatamente per noi la vena creativa di Licia è esuberante e quasi inarrestabile, quindi abbiamo già molti nuovi brani in cantiere – di cui uno viene già eseguito durante i durante i live. Anzi, dovremo sbrigarci a registrare del nuovo materiale, prima che il numero di tracce ci sfugga di mano!

10) Grazie del tempo dedicatoci. Se volete aggiungere dell’altro, sentitevi libero di farlo!

Licia: Sabato 18 febbraio avremo l’onore di suonare all’Orion di Roma (Ciampino) in apertura ai Goblin di Claudio Simonetti. Non vediamo l’ora e speriamo di vedervi numerosi!

Elayne: Acquistate il nostro cd, così leggerete i testi e arriverete ai nostri concerti preparati!