TEO GFO – Gente che corre

15 anni e 15 chili fa, anch’io andavo a correre in campagna…come attività sportiva salutare, gratuita e a contatto con la natura. Poi andavo a lavoro e sentivo dire ‘quello é uno che corre …. devi correre senno’ ti si mangiano…siamo sempre di corsa…’ Cambiano i tempi, le tecnologie, le mode….e noi non abbiamo ancora imparato. Siamo sempre gli stessi.

E Teo nella sua giovane età se ne accorge e ci fa una canzone che sarà attuale anche tra 20 anni. Mi fa piacere vederlo migliorare singolo dopo singolo. Abbiamo un arrangiamento con giro di 4 accordi killer con riff di sax finale che ricorda un po’ gli anni ’60….o meglio ancora chi negli anni ’80 era nostalgico degli anni ’60 (scusatemi ma mi é stata propinata troppa immondizia musicale anche nei cosiddetti ‘anni d’oro’…).

Ma il giovane Teo che per la sua giovane età non ha visto abbastanza degli uni e degli altri, afferma di inspirarsi al ragamuffin e alla musica latino americana. Qualunque cosa sia alla base di questo pezzo comunque funziona. Innegabilmente. Migliorata la produzione e il sound generale grazie al Mix e arrangiamento di Marco Taurisano, master di Carmelo Avanzato.

Il lavoro sulla voce é degno di nota, l’effettistica usata é più efficace, le metriche di Teo sono dritte e arrivano a funzionare bene anche nel rap. Spassose le intrusioni in romanaccio nella conversazione immaginaria con l’amico di turno…e intanto la base va…e ti ipnotizza…

Video ben curato con le animazioni di Danesh Shahpouri che disegna tutto a mano!! L’incastro parole/musica/video é perfetto per questo prodotto. Anche questo singolo fa parte dell’album/concept ‘La Citta del Sole’ di cui abbiamo già parlato qui su System Failure.

Vi invito a vedere gli articoli precedenti su Teo Gfo. Si tratta di un percorso interiore dopo una gran delusione, per ritrovare la luce. Questo brano rispetto agli altri si differenzia perché il testo guarda all’esterno e osserva le altre persone che posano, corrono, si mettono in mostra…per chi e per cosa non si sa, ed é una corsa o una gara senza arrivo, vinti o vincitori…tutti perdono qualcosa di sé nella confusione. Teo, però, non perde la sua disincantata ironia e ci mostra quanto siamo buffi nella nostra corsa.

A cura di RikiAbi

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