“Sto tutto fusion”, il nuovo disco di Ciccio Merolla

Una conferenza stampa informale quella che Ciccio Merolla ha scelto per presentare alla stampa di settore ” Sto tutto fusion”, il suo nuovo disco in uscita il 12 luglio ( etichetta Jesce Sole, distribuzione Goodfellas Roma / Believe). Aprendo le porte della sua casa, un appartamento all’ultimo piano nel cuore di Napoli, il percussionista napoletano ha portato gli addetti ai lavori direttamente dentro il cuore del progetto, raccontandone la genesi, gli aneddoti e il mood, circondato dai suoi tamburi provenienti da molte parti del mondo e da i suoi fedelissimi amici a quattro zampe.

Introdotta dal critico musicale Federico Vacalebre che ha interagito con tanti colleghi giornalisti, più che una conferenza stampa si è trattato di una tavola rotonda in cui, partendo dalla storia musicale di Ciccio Merolla, si è approdati a questo suo ultimo lavoro in cui, Ciccio Merolla, come ha sempre fatto usa i suoi tamburi, le sue rime e la sua ironia per affrontare tematiche scottanti e contemporanee. “ So tutto fusion” già dal titolo fa comprendere il valore dell’operazione musicale che, con il suo sound antirazzista, riporta la figura dell’artista al centro della missione di smuovere coscienze, dopo i recenti fatti di cronaca come il caso della Sea Watch o eventi legati all’uso violento dei social. Il mio set di tamburi racchiude strumenti che derivano da diverse culture, lo studio di questo tipo di strumento ti apre inevitabilmente allo studio di popoli lontani dal nostro e in queste diversità io traggo ricchezza: afferma Merolla, che grazie alla sua musica fatta di contaminazioni, approda ad un discorso più ampio che abbraccia proprio una filosofia di vita, lo stare in unione con l’universo, essere fusi gli uni con gli altri, in una sintonia cosmica.

10 tracce che parlano di integrazione tra i popoli, di attenzione a chi è più debole, canzoni che donano valore al concetto di anima, che invitano ad essere “umani”, che, attraverso l’ironia criticano l’alienazione e la violenza dei social e a quella società che corre e non guarda chi è solo, chi è diverso. “E’ stato un piacere parlare della mia musica, nel luogo che più mi rappresenta, ha affermato Ciccio Merolla– circondato da i miei strumenti e i miei affetti.