>>Skelters – Rivoluzione 9

Giuseppe Russo (voce, chitarra, synth), Domenico Martinis (voce, chitarra solista), Louis Longo (basso) ed Emanuele Russo (batteria) sono gli Skelters. Qui parliamo del loro disco dal titolo Rivoluzione 9 uscito lo scorso 20 marzo. Il disco ha questo nome per diversi motivi. Uno dei quali è la traduzione di un brano dei Beatles (Revolution n.9) contenuto nel White Album che include anche Helter Skelter, brano dal quale la band ha preso il suo nome. System failure ha ascoltato Rivoluzione 9 e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Quello proposto dagli Skelters è un pop rock che si fonde con sonorità electro/synthpop. Il loro sound fa pensare a Battiato, ai Lunapop, a Baustelle e ai Subsonica. Skelters offre impressioni sonore pulsanti, il cantato è caldo ed appassionante, le melodie tanto catchy. Inoltre i paesaggi sonori spesso sfociano nel dreampop.

Gli Skelters con le loro effusioni sonore, spesso dolci e leggiadre, ci incantano non poco e ci portano in una dimensione immaginifica alquanto surreale, ci portano in un “lunapark utopico” dove tutto sembra possibile. Di certo ascoltando questa band alquanto avantpop viene da pensare anche a quella che ora è la “regina” del dreampop ossia Grimes. Almeno non la Grimes “scatenata”.

Nel paradiso sonoro abbagliante e luccicante di Skelters è facile perdersi ed inebriarsi. I nostri ci fanno stare tanto bene con la loro musica. Ci fanno sognare, ci intorpidiscono con impronte synthpop/ambient oltremodo ipnotiche. Una cosa che colpisce sono sicuramente i testi, i quali, come la musica, trasmettono tanta poesia e tanta meraviglia. Ultima annotazione da fare prima di dare un voto finale è che c’è anche tanto cantautorato italiano nella musica di Skelters. Allora il voto di System failure per questa band è un bel 8 tondo tondo. I nostri mostrano, nonostante le tante influenze musicali citate, un sound piuttosto originale, un sound che sa essere profondamente ammaliante.