SANTACHIARA – il nuovo brano “IO E ME”

A pochi giorni di distanza dall’uscita del brano di esordio “Quindi” che ha avuto ottimi feedback di critica e una buona visibilità nelle playlist di riferimento delle piattaforme digitali, da oggi è disponibile “IO E ME” (SuoniVisioni Records, distribuzione Carosello Records), secondo inedito del giovanissimo cantautore SANTACHIARA.

https://orcd.co/santachiara-ioeme

“IO E ME” è un brano in cui SANTACHIARA cerca di trasmettere la melanconia del tempo passato, l’euforia e la passione dei giorni che verranno, sentimenti che prevalgono soprattutto in momenti in cui si rimane soli con noi stessi, momenti in cui abbiamo davvero la possibilità di pensare e capirci.

Con queste parole racconta com’è nata la canzone:

IO E ME è nata un po’ per gioco con il mio produttore (e soprattutto amico) Andrea. Stavamo a casa e avevamo appena parlato di Shiloh Dynasty, che è la voce che XXXTENTACION ha campionato per molti dei suoi beat; come abbiamo smesso di parlarne sapevamo quello che dovevamo fare: dovevamo campionare noi stessi. Mi sono messo a fare 4 accordi e a cantare in un falsetto graffiato, appena trovato qualcosa di buono ci siamo messi a “registrarlo”. La chitarra è sporca perché proviene da un vocale Whatsapp (no studio, no microfono) e forse è anche un po’ la sua forza. Dopodiché, Andrea ha fatto la sua magia, è uscito fuori il beat e mi sono messo a scrivere. Mano a mano che scrivevo mi rendevo conto che in realtà ero felice, molto felice, di come stavo e della piega che stavano prendendo le cose. Ed è questo il senso della canzone: una felicità ritrovata, una consapevolezza nuova, come se guardandomi indietro potessi dire “rifarei tutto, anche le scelte sbagliate se mi hanno portato a quello che sono ora

Luigi, classe 98, nasce ad Alberobello e passa la sua infanzia “on the road” al seguito dei suoi genitori, artisti di strada. Cresce in un ambiente pieno di stimoli culturali che segneranno la sua formazione. Passa la sua adolescenza a Spoleto per poi trasferirsi a Napoli nel quartiere Santa Chiara, cuore del centro storico della città.

È da qui che sceglie il nome d’arte di SANTACHIARA, che poi è anche il nome di Santa Chiara, tra le figure religiose più rilevanti della storia nata in Umbria, regione d’origine di Luigi. È un cerchio che non si chiude, ma che invece rimane aperto, pronto ad assorbire cumuli di sensazioni, suoni e visioni scaturite dalle esperienze di un giovane ragazzo di 22 anni in una delle città più pregne di energia del mondo: Napoli.

Qui si immerge nella realtà di una città viva e stimolante dove comincia a scrivere i suoi appunti, sensazioni, suoni e visioni che inseguito trasformerà in canzoni: parole e vissuto pescati dalla quotidianità di un quartiere, quello di Santa Chiara, che vive di una forte dualità, tra il vivace caos del centro della città partenopea e una forte tradizione.

Si appassiona al rap sin da ragazzino, ma poi gli sta stretto e così inizia a fagocitare la musica più disparata: dal cantautorato italiano al rock, passando per la techno, la classica e l’urban.

Studia pianoforte e chitarra e inizia a mescolare su Garage Band i Radiohead con Mozart e i Nirvana, pescando da tutto quello che ascolta, ed è un gioco che fa insieme al compagno di studi Andrea (UNTITLED). Non hanno uno studio di registrazione vero e proprio e così smontano il salotto di casa, costruendo mini opere di ingegneria casalinga in cui sedie e tavoli reggono microfoni, mixer e pc.

Quello che ne esce fuori è un melting pot di generi: un “non genere” in cui SANTACHIARA si identifica e di cui va orgoglioso; una musica classificabile più per mood che per stili, musica che accomuna sensi e percezioni differenti.

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