SAINTAPOLLINAIRE – PRINCIPIANTE DELLA VITA

Suona come un pomeriggio di fine estate, ha il sapore dolciastro della malinconia dei giorni passati e uno sguardo poetico rivolto verso un futuro fatto di puntini di sospensione Principiante della vita, il debutto solista di Saintapollinaire, al secolo Andrea D’Accico, chitarrista jazz brindisino autodidatta. System failure lo ha ascoltato e quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Note jazz, note indie rock ed altre ancora pop contraddistinguono il lavoro alquanto intellettuale e pregiato di Andrea D’Accico. Questo disco arriva a noi come una cartolina anticata degli anni passati. Una delle prime cose che spicca è il cantato femminile: a tratti leggiadro, a tratti tanto sensuale ed ammaliante, a tratti straordinariamente struggente. Tanti i cambi di registro del cantato che rendono il tutto tanto interessante. Ottimo il sax di Vincenzo Presta quando interviene. Stesse parole possono essere usate anche per il flauto di Gianluca Milanese. Il contrabbasso di Alessandro Muscillo quando arriva porta tanta sostanza.

Andrea D’Accico con la sua chitarra è sia virtuoso che tanto leggero con arpeggi degni di nota. Il tutto sembra congegnato in modo perfetto con melodie e variazioni tanto gradevoli. Un disco per intenditori di sicuro, un disco che strizza l’occhio alle chitarre di Joe Pass e al cantautorato di nicchia di Joe Barbieri e Gian Maria Testa. Inoltre, e come non dirlo, le sonorità di questo album sono allo stesso tempo sia poetiche e mentali che tanto appassionate e calde. Un disco per le sere d’estate come anche per le nostre “divagazioni” più immaginifiche. Alcuni passaggi del disco sono anche tanto cinematografici…