>>Rosàrio – And the storm surges

Rosàrio nasce da un’idea sospesa tra deserti di granturco e cieche paludi della bassa padovana: nella loro musica troviamo bassi monolitici, eccessi fuzz, liriche malsane e pelli pestate dal 2013. Rosàrio suona la musica del diavolo! Qui parliamo di And the storm surges, loro album in uscita il 19 ottobre 2016.

Secondo le parole della band, dal comunicato stampa giunto a System failure:

“And the storm surges” è un viaggio nella storia dell’evoluzione: la narrazione di come un essere naturale, l’uomo, è passato dalla semplice coscienza di sé ad un paradigma di onnipotenza creativa; è un ciclo travagliato, caotico e conflittuale, in cui vegetano apolidismo e assenza d’identità. La storia di come l’uomo inconsapevole diventa un dio suicida.

In And the storm surges ascoltiamo diverse influenze: doom, heavy metal e stoner metal. La loro musica presenta ritmi forsennati e un cantato proprio straziante. Rosàrio disegna atmosfere tetre con la sua musica. Il nero e il blu scuro sono i colori dominanti in questo album.

Ascoltiamo riff impressionanti, ascoltiamo melodie incalzanti e prorompenti, ascoltiamo un sound graffiante e pieno di irruenza con Rosàrio. In Vessel of the Withering abbiamo un’atmosfera cupa e angosciante. Con questa canzone possiamo inoltrarci in un abisso infinito. Invece, To Peak And Pine presenta delle bordate sonore stupefacenti.

Rosàrio è una formazione per coloro che amano band come Mastodon, Down, Crowbar, Corrosion of Conformity come leggiamo dal comunicato stampa suddetto. Ci sono anche sonorità alternative metal che possiamo trovare in band come Disturbed e Static-X.

In Rosàrio c’è un impeto incontenibile, c’è una rabbia furiosa e coinvolgente. In Livor possiamo ascoltare vampate sonore ruvide e marcate, che sono una delle costanti nel sound di questa band da bolgia infernale.

Radiance è sia profonda e ammaliante che tanto dirompente. Rosàrio dimostra di avere un sound appetibile e affascinante. La loro musica rapisce l’ascoltatore e lo scaraventa in un buco nero da cui non c’è possibilità di salvezza. Moth reverb è una cavalcata sonora arrembante: è tra i migliori pezzi dell’album. Stesse parole possono essere usate anche per Canemacchina.

And the storm surges è un viaggio tra tormenti e tribolazioni e Rosàrio è come Caronte nell’inferno: conduce noi ascoltatori sul fiume della perdizione! Le canzoni preferite da System failure in questo album? Dawn of men e Monolith, senza dubbio, anche se è difficile scegliere nel tripudio di sensazioni intense e corroboranti che possiamo ascoltare in questo fantastico album.

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