>>Rachel Mason e la “parodia” di Trump
In passato su questa webzine abbiamo già parlato di Rachel Mason, grande artista e cantante. Venerdì scorso Rachel ci ha stupito con una alquanto inaspettata performance. Mentre il nuovo presidente degli Stati Uniti Trump pronunciava il suo discorso di insediamento Rachel ha compiuto una sorta di “parodia” di quest’ultimo. Infatti, Rachel, con le vesti di un clown, ha mimato il discorso del presidente con un labiale. La cosa è stata riportata dalla stampa: Los Angeles Times, ArtFCity, The WOW Report e Huffington Post. Di seguito mettiamo il video di tale performance.
Rachel Mason ha dato vita ad una rappresentazione beffarda, una parodia dell’attuale presidente degli Stati Uniti, presidente “controverso” per tante sue dichiarazioni e intenti che trasmettono razzismo e xenofobia. Trump, infatti, è stato spesso preso di mira dalla stampa del mondo intero e dai media tutti per queste cose. E’ un presidente che ha scatenato varie proteste e manifestazioni, anche violente, un presidente che ha diviso gli Stati Uniti in una campagna elettorale davvero “terrificante” sotto tanti punti di vista.
Rachel Mason, con la sua perfomance, ha paragonato il presidente attuale ad una sorta di “pagliaccio”, cosa che molti altri hanno fatto fino ad ora. Non solo. Il pagliaccio è spesso una figura triste e malinconica oltre che una figura che ispira sollazzo e divertimento. Perché il pagliaccio è triste? È triste per i tanti avvenimenti “negativi” che stanno sconvolgendo il mondo. Il terrorismo in primis. Dal punto di vista politico la situazione in Europa vede l’ascesa di “populismi” che spesso propugnano razzismo e xenofobia(non solo negli Stati Uniti, quindi) . Dal punto di vista economico la crisi che è cominciata nel 2007-8 in molte parti del pianeta ha generato povertà e disoccupazione. Dal punto di vista climatico ci sono di continuo disastri naturali ed eventi alquanto straordinari che dimostrano che il clima sembra davvero “impazzito”. Quindi, il pagliaccio è triste per questo e per tanto altro…
Non dimentichiamo poi la Brexit, evento che ha sconvolto il mondo intero, evento che, anche esso, è testimone di un’epoca nella quale sembrano alzarsi nuovi muri dopo la caduta del muro di Berlino, soprattutto in Europa per il problema dell’immigrazione. E lo stesso Trump sembra voler costruire un muro con il Messico, almeno negli intenti per ora…In un’era nella quale trionfano post-verità e post-democrazia, un’epoca nella quale il discorso politico e mediatico sembra vuoto e senza senso, un discorso politico e mediatico senza appartenenza dopo la caduta delle ideologie, ebbene in questa epoca Trump sembra impersonare l’emblema di un cambiamento alquanto sconvolgente.
Rachel Mason, con la sua performance sembra opporsi a tale cambiamento con la sua arte oltremodo eccentrica che tante volte già ha stupito, arte di spessore, arte piena di profondità culturale, arte che si oppone ad un mondo piuttosto superficiale e senza significati. Allora, Rachel Mason ci stupisce ancora e lo fa in modo semplice e diretto scatenando un impatto considerevole in chi la osserva. Potrà il pagliaccio triste scuotere le nostre coscienze?