>>Oniricide: intervista per System failure
1)Benvenuti su System failure. Siamo lieti di ospitarvi! Potete raccontare ai nostri lettori come si è formata la vostra band?
Andrea: La band ha avuto origine circa 10 anni fa e al tempo suonavamo cover tra Metallica, Iron Maiden, Guns ‘n Roses, Bon Jovi. Con il passare degli anni c’è stata un’evoluzione a livello di formazione e anche a livello musicale. Nel 2013 si aggiunse alla line up Mara Cecconato come voce solista e, nel 2014, Luca Abate al basso. Con la formazione ufficialmente stabile in poco tempo completammo la parte compositiva dell’album registrando prima una demo di tre brani e successivamente il nostro album di debutto “Revenge of Souls”.
2)Potete parlarci del vostro background musicale?
Andrea: Il nostro background musicale è piuttosto vario. Arriviamo tutti da esperienze diverse e da percorsi differenti per esempio: Daniele, oltre ad essere influenzato dal metal in genere, è anche influenzato dalla musica classica, dalle colonne sonore dei film e dalle musiche dei videogiochi. All’interno della band si occupa della batteria, delle tastiere, degli arrangiamenti orchestrali e delle composizioni. Luca apprezza i diversi stili di Geezer Butler, Steve Di Giorgio e Jaco Pastorius e la sua prima ispirazione è stata Steve Harris. Mara è affascinata dalle qualità vocali di diversi cantanti tra cui Bruce Dickinson, anche per la sua grandiosità scenica. Per quanto mi riguarda le mie influenze sono dal progressive al rock, senza dimenticare il blues. Ammiro molto Dave Murray, David Gilmour, Eric Clapton, B.B. King, Joe Satriani e Paul Gilbert. Un bel mix insomma…
3)Ho letto: “Revenge of Souls, esce a febbraio 2016 e l’album presenta sfumature ed influenze da generi differenti”. Provate a commentare questa affermazione…
Andrea: Il background musicale piuttosto vario ci ha permesso di portare all’interno della band tutte le nostre conoscenze e gli stili diversi. I lavori su “Revenge of Souls” sono stati svolti senza paletti, abbiamo tirato fuori tutto quello che ci veniva in mente pescando dai vari stili e conoscenze personali che caratterizzano i membri della band. Le sfumature ed influenze che si possono trovare nell’album vanno dall’heavy metal classico al symphonic metal, dal rock con qualche piccolo passaggio blues.
4)Le vostre sonorità si ispirano a musiche dei film e dei videogiochi. Quindi la vostra band è anche avantpop?
Andrea: Wow! Avantpop direi di no, ma cerchiamo di promuovere qualcosa di innovativo. Il fatto che le canzoni contengano storie e che non siano la classica canzone d’amore o d’amicizia, lega fortemente il testo alla struttura musicale. Alcuni dei personaggi che si presentano nelle canzoni arrivano dalla letteratura, altri sono di nostra creazione ma tuttavia legati all’atmosfera che ne deriva.
5)Nella recensione ho scritto: Come non “aprire il varco” e avventurarsi con Oniricide nel mondo delle meraviglie! Che ne pensate di queste parole?
Andrea: Che dire? Grazie! E’ ciò che gli Oniricide desiderano sentire. I nostri brani sono una serie di storie ed atmosfere diversificate e l’idea che vogliamo dare è quella di un avventura all’interno di un mondo misterioso, lasciando da parte la razionalità, e cosa c’è di più misterioso dei sogni?
6)C’è un filo rosso in Revenge of Souls?
Andrea: In realtà inizialmente no, il filo rosso è nato successivamente guardando con occhio critico l’album già completo e da qui è nata una vera storia che lega i brani uno all’altro. Questa storia è stata presentata una sola volta quest’estate in un piacevole spettacolo in compagnia del narratore Gianpiero Pellegrino che alternava le parti interpretate ai brani suonati. In ogni caso crediamo, in base alle nuove idee che ci sono venute, che la cosa si evolverà…
7)Ho appurato che tra melodia e potenza sonora la prima è privilegiata. E’ un impressione o è proprio così?
Andrea: E’ proprio così! Il fatto di fare risaltare la melodia è sempre stato un obiettivo primario. In realtà forse è questo che un po’ contraddistingue i suoni degli Oniricide, parlando di metal ci si aspetta sempre una potenza sonora eccessiva, ma la nostra scelta non è a caso, per rappresentare al meglio le atmosfere abbiamo lasciato ampio spazio a quella parte di influenza che ci spingeva verso le colonne sonore e la musica classica.
8)Quale è la massima aspirazione per la vostra band?
Andrea: Crediamo che come per tutte le band, la massima aspirazione sia arrivare al cuore delle persone, facendo in modo che la gente canti e ascolti le tue canzoni, che partecipi attivamente ai tuoi live, che gioisca con te per le piccole conquiste e poi perché no? Il sogno di ogni musicista è fondamentalmente di vivere della propria musica.
9)Ho visto che su reverbnation.com Gipsy and The Cards si può scaricare gratuitamente. Quanto è importante offrire la propria musica senza costi?
Andrea: E’ importantissimo divulgare il più possibile la propria musica senza però screditarla. Sappiamo tutti che oggi con internet è molto semplice raggiungere l’altro capo del mondo e che molte piattaforme permettono la divulgazione della musica, alcune in modo corretto, altre meno, tuttavia occorre sempre ricordare che dietro ad ogni brano c’è un lavoro notevole che coinvolge non solo i musicisti, ma anche produttori, studi di registrazione, grafici, distributori e che quindi è necessario dare il giusto valore, in modo che una qualsiasi canzone offerta da un musicista, e dal sudore di molte persone, diventi un piccolo tesoro da custodire.
10)E ora fate un appello ai nostri lettori…Perchè ascoltare Oniricide?
Andrea: Rispondere a questa domanda è sempre molto difficile. Quello che possiamo proporre e di ascoltare i brani ma non giudicarci tramite un brano soltanto, magari ascoltare l’intero album e lasciarsi trasportare dalle atmosfere e dalla curiosità. Ascoltateci, mandateci i vostri commenti sui social network o via e-mail, rispondiamo sempre a tutti! Ci fa molto piacere sentire i pareri di chi ascolta! Grazie di tutto!
Vi ringrazio per la “chiacchierata” e soprattutto per la vostra musica!