>>OKLAND: è uscito l’EP omonimo
E’ uscito finalmente il primo atteso EP degli Okland. Il nuovo lavoro è disponibile sulle piattaforme di streaming e nei principali store digitali: Spotify, Tidal, Amazon, Google Play, iTunes. “Okland” verrà presentato con un live set aperto al pubblico a Gravity Records, all’interno della trasmissione di Giorgio Valletta “Primo Ascolto” in onda su Radio Flash, mercoledì 10 maggio.
Gli Okland sono una band nata a Torino nel 2016 dall’incontro di Andrea De Carlo, Luca Vergano e Jacopo Angeleri, musicisti già attivi in diverse realtà della scena musicale cittadina. Nel maggio 2016 hanno cominciato a scrivere e produrre i primi brani, affiancando nei mesi successivi un’attività live. Il loro sound cerca di fondere sonorità elettroniche e ritmi downtempo con il calore degli strumenti acustici. Se dovessero definire la loro musica, lo farebbero con le parole “avant pop”.
Ora si apprestano a pubblicare il loro esordio discografico, l’omonimo EP “OKLAND”, in uscita il 18 aprile. Intrecciando una corrente elettronica con una più acustica, l’obiettivo del loro lavoro è quello di condurre il pubblico verso atmosfere a volte acquatiche e glaciali, altre volte calde e avvolgenti. Tramite le musiche la band tenta di descrivere la coesistenza di un elemento umano, quasi radicato in un antico stato di natura, e uno artificiale, connesso ad un mondo più freddo, calcolato.
L’EP contiene 4 brani:
1. Celeno (primo singolo) è, nella mitologia greca antica, la personificazione della tempesta e delle folate di vento. Il messaggio del brano, rappresentato anche nel video, risiede nel tema della dissoluzione dell’essere umano nel mondo digitale.
2. Indra, nella mitologia indiana, è il dio dei fulmini e del temporale, della pioggia e della magia. L’arpeggio iniziale di kora (strumento africano simile a un’arpa) crea fin dall’origine un’atmosfera molto morbida e sognante. L’idea che permea il fluire sonoro è quella di un vascello luminoso che mette in contatto due rive opposte traghettando fulmini. Le due rive separate da un mare tempestoso rappresentano la distanza e l’incomunicabilità tra gli individui, il vascello invece, la speranza di trovare connessioni e alchimie.
3. Máni, nella mitologia norrena, è il dio che guida il carro che trasporta la Luna, in contrapposizione alla sorella Sól che guidava il carro solare. Nell’atmosfera bluastra della notte si immerge la luce bianca della luna portata da un carro. Il messaggio che la musica vuole comunicare è quello di cogliere dall’abisso notturno e dalle sue profonde energie oscure, i magmi fosforescenti, rappresentati dai raggi lunari, di cui il calice terrestre diurno si riempie.
4. Dive, unica traccia cantata, parla del cammino umano verso la ricerca e il perfezionamento. Un viaggio in cui la redenzione, intesa come miglioramento, arriva lenta e bisogna saper aspettare. Nel testo la frase “blue lakes shine on my faith” rimanda a un senso di pace generato dal credere in questo progredire interiore, quasi fosse una religione.