
Nicola Guida – “Anamnesys” – Il nuovo singolo del pianista
“Anamnesys” è il nuovo singolo di Nicola Guida disponibile da oggi 9 luglio su Spotify e su tutte le principali piattaforme streaming per la newyorkese Inner Circle Music, distribuito worldwide da AWAL.
Nicola Guida è un pianista, compositore e producer Italiano. Vive a Londra e si sta facendo notare come uno dei più ispirati jazzisti Italiani della nuova generazione. Allievo di Barry Harris, Peter Martin, Aaron Goldberg, Greg Burk e Danilo Rea, Guida genera uno spazio sonoro originale, in cui il gesto pianistico sa essere elegante e underground al tempo stesso.
Nicola Guida ha suonato sui palchi di Umbria Jazz, Roma Jazz Festival, Electrik Jinja Tokyo, Jazzit Fest, Unit31 London, Vladí Mladí Jazz Prague, Heart London, Tuscia in Jazz, Macro Roma, solo per citarne alcuni. Le sue collaborazioni includono alcuni tra i più rinomati musicisti Italiani e internationali come Lee Pearson, Greg Osby, Fabio Zeppetella, John B. Arnold, Rosario Giuliani, Paolo Damiani, Beppe Vessicchio, Alita Moses, Ryo Shibata, AINÉ, Tatsuo Sunaga, Charles Burchell, Yoshihito P Koizumi, Alex Braga, Gaetano Partipilo, Sheila Maurice Grey, Neue Grafik, Khalab e moltissimi altri.
Nel 2015 vince il premio come miglior solista al Fara Music Jazz Festival e nel 2017 è tra i vincitori della prima edizione di AIR, progetto promosso dall’associazione Musicisti Italiani di Jazz e SIAE, che lo porta a trascorrere una residenza di un mese presso l’Istituto Italiano di Cultura a Tokyo. Nel 2019 è il vincitore del Jazzfruit International Award al Mladí Ladí Jazz di Praga. È attesa entro la fine del 2020 l’uscita del suo primo album da solista, Speleology, per la Inner Circle Music, prestigiosa etichetta Americana fondata dal leggendario Greg Osby, e distribuito in tutto il mondo dalla londinese AWAL.
Link ascolto: https://linktr.ee/release_
La prima traccia, “Anamnesys”, è il manifesto dell’album in uscita quest’anno, espressione di un’ estetica crossover tra il suono puro del trio jazz e la sua degenerazione elettrica, caratterizzata da un uso personalissimo di samples di ogni tipo. Sia in fase di ricerca che in fase di composizione, Nicola Guida ha lavorato molto sul rapporto tra armonia, strumentazione, macchine, suono, rumore, ma soprattutto voce. Voce come produzione di significanti disarticolati dai loro significati. Voce come phonè. L’artista, particolarmente legato ai suoi studi in filosofia, definisce questo brano ‘manifesto’ anche perché, nel titolo e nei contenuti evocati, mostra subito il tratto concettuale, filosofico, rappresentativo del disco.
“Nel caso specifico la filosofia platonica, il neoplatonismo e l’orfismo prima, pensano la conoscenza come qualcosa di paradossale: più che il risultato di un apprendimento progressivo, conoscere è ricordare, rammemorare, andare a ritroso (anamnesis). In Anamnesys, nel suo divenire, accade uno shift improvviso e inaspettato, che manda la mente a ritroso, mentre il brano va avanti”
“Anamnesys” è stata scritta e prodotta da Nicola Guida. Il mix è stato curato da Davide Palmiotto e il master da Emanuele Bossi. L’artwork della copertina è opera dell’artista visivo Jesse Draxler, mentre il progetto grafico è a cura di Jay Vaz. Il foto shoot è di Karolina Wielocha.