“Musica Per Coppiette”, il terzo album di N’to Stina

Fuori dal 2 settembre “Musica Per Coppiette”, il terzo album di N’to Stina. Undici tracce acoustic punk rock e quattro bonus track che raccontano con ironia la vita di coppia, l’amicizia e l’avventura del viaggio.

N’to Stina dopo un anno di pausa torna con una serie di brani travolgenti. La sua chitarra acustica coinvolge e cattura l’ascoltatore. La sua ironia strappa un sorriso e rallegra la giornata. “Musica Per Coppiette” è un album energico e fin dall’inizio ci presenta subito lo stile del musicista. Il primo pezzo “Mi sono rotto” è un vero e proprio sfogo verso la musica che non sempre regala soddisfazioni e l’amore. Si passa a due pezzi “Arezzo/Padova” e “Le case chiuse” in cui il tema è la disillusione amorosa. “Parità dei Sessi” e “Cazzeggiare” giocano sull’ironia. Mentre l’amore torna in modo differente rispetto ai primi brani in “Sempre gli stronzi” e “Voglio una ragazza cinese”. Si passa al tema di amicizia e viaggi in “Zurigo”.

Non mancano all’interno dell’album anche delle ballad romantiche dove N’to Stina si addolcisce e parla alla propria amata. In “Musica Per Coppiette” sono presenti anche alcuni brani in spagnolo e “Al Menos Tú Me Ama Un Poco” in versione elettrica.

Questo album è nato dalla voglia di dire la propria su certi temi quali l’amore, la vita di coppia, i sogni e le delusioni senza mai intaccare l’ironia che ha contraddistinto i precedenti lavori. Il sound e lo stile è sempre lo stesso acoustic punk/folk-punk e pop-punk acustico ma arricchito dal basso di Valentina Pagano in alcune tracce, tra cui una bonus track in versione elettrica suonata in pieno stile punk rock”, così N’to Stina descrive “Musica Per Coppiette”.

L’album è in collaborazione con DEA Recording Studio e Impacto Records, etichetta messicana indipendente.

Recensione dell’album:

Con questi testi espliciti e demenziali N’to Stina mi ha fatto pensare subito agli Squallor, degli Squallor in versione acustica o una sorta di Lunapop in chiave “scostumata”. O ancora viene da pensare pure agli Skiantos di Freak Antoni.

Individuato il filone di riferimento passiamo alla musica. Belle le melodie di “Arezzo/Padova”: quella chitarra subito fa ondeggiare la nostra testolina. Ansiosa la chitarra in “Case chiuse”, questa chitarra padrona, burlona insieme al suo “maestro di suonate”…

Frenetica diventa la chitarra in “Voglio una ragazza cinese”, tutto per un indie rock/acoustic pop punk nervoso e procace….il cavallo di battaglia a mio parere…..”Parità dei sessi” sembra una sorta di Green Day acustico fulminante….”Cazzeggiare” (con la chitarra in mano) sembra proprio il manifesto culturale di questo artista….un artista che suona per puro divertimento mentre dice cose….Stupendo il refrain di “Sempre gli stronzi”, una sorta di pop punk ballad in sola chitarra tanto divertente….e anche qui mi viene da pensare a Green Day….

N’to Stina è una sorta di cantastorie dei giorni nostri che invece di adeguarsi al filone it-pop dominante sceglie una sua strada sbarazzina e irriverente….Se Bart Simpson fosse una persona reale farebbe la musica che fa N’to Stina….Costui ci porta sonorità di qualche decennio fa riportate ai giorni nostri….la musica è anche questo: divertimento adolescenziale/demenziale da non prendere troppo sul serio….e quindi divertitevi con la musica di N’to Stina, a tratti anche scalmanata e senza freni….

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