>>MOTTA – “LA FINE DEI VENT’ANNI” IN TOUR NEI CLUB

Dopo lo straordinario successo delle date invernali, sta per giungere al termine il tour di Motta nei club di tutta Italia. Il prossimo appuntamento è per il 17 e il 18 marzo, al Monk Club di Roma: doppia data, per l’artista livornese, dato il sold out in prevendita per il concerto del 18 marzo.

LA FINE DEI VENT’ANNI IN TOUR NEI CLUB
17-mar – Roma – Monk
18-mar – Roma – Monk
23-mar – Parma – Tracks c/o Teatro Regio
24-mar – Genova – Crazy Bull
25-mar – Padova – Pedro
26-mar – Siena – Teatro dei Rinnovati
30-mar – Ancona – 4U – Storie e Suoni all’Università/Klang
31-mar – Pisa – Deposito Pontecorvo
01-apr – Milano – Alcatraz
(ospiti Appino, Criminal Jokers, Nada e Giorgio Canali)

La fine dei Vent’anni” ha permesso a Motta di aggiudicarsi sia la Targa Tenco 2016 come Miglior Album d’Esordio sia il Premio Speciale PIMI 2016 del MEI. L’ultimo estratto dal disco, “Sei bella davvero”, è stato pubblicato in anteprima esclusiva nella homepage di Repubblica.it il 27 ottobre.

C’è scritto “ FINE ”, ma in realtà è l’inizio. Di una nuova prospettiva artistica, di una nuova visione, musicale certamente, ma anche di se stesso. “La fine dei vent’anni” è il primo disco di MOTTA, ma non di Francesco, una delle anime e la penna che ha vergato le parole con cui i CRIMINAL JOKERS, in due dischi, hanno espresso in maniera elettrica e vitale l’urgenza dei propri vent’anni.

Poi il tempo scorre, le esperienze si accumulano, i punti di vista si spostano, leggermente, e fanno emergere altri suoni, altre parole, adeguate al momento artistico ed umano vissuto da questo straordinario musicista.

La versatilità è cosa che non gli manca. MOTTA è un polistrumentista prezioso che ha prestato negli anni la propria capacità a una Signora del Rock come NADA (con lei al basso, alla chitarra e ai cori), ai PAN DEL DIAVOLO (qui alla batteria, e in piedi), agli ZEN CIRCUS (come tecnico del suono) e a GIOVANNI TRUPPI (alla chitarra e alla tastiera).

Su “La fine dei vent’anni” decide finalmente di metterci la faccia e il cuore. Non solo il cognome.

Per questo cambio radicale di direzione – non di intensità – MOTTA chiama a sé Riccardo Sinigallia, tra i migliori produttori ed autori italiani (già con Niccolò Fabi, Max Gazzè, Tiromancino, Luca Carboni, Filippo Gatti, Coez), persona dalla sensibilità e dalla visione adatta ad un disco vario ed eclettico come questo.

“La fine dei vent’anni” è la scoperta dell’età adulta. Il racconto della crescita umana e musicale di uno dei più talentuosi artisti italiani.

MOTTA, finalmente, accetta di mettersi a  nudo e raccontare se stesso, i suoi affetti, la sua vita e quella della sua famiglia. Lo fa utilizzando un tappeto di suoni e colori vastissimi, impossibili da racchiudere in una definizione.

È canzone d’autore, sì, ma è anche pop. Non rinuncia all’impatto e alle asperità del rock, ma guarda in direzioni e mondi diversi.

Non segue un modello preciso, non cerca di rifarsi a una tradizione, preferisce mischiare con orgoglio tutte le sonorità con cui è cresciuto e dare vita a un insieme per certi versi unico e fresco.

La produzione di Riccardo Sinigallia (anche co-autore di alcuni brani) enfatizza e al tempo stesso addolcisce le asperità vocali di MOTTA che nel disco suona, sparsi nei brani, chitarra, basso, batteria, tastiere. A lui, in studio, si aggiungono alcuni dei migliori musicisti su cui una produzione possa contare: Cesare Petulicchio (BSBE – Bud Spencer Blues Explosion), Andrea Ruggiero (Operaja Criminale e mille altri), Laura Arzilli, Lello Arzilli, Andrea Pesce, una leggenda come Giorgio Canali, Maurizio Loffredo, Guglielmo Ridolfo Gagliano (Paolo Benvegnù, Negrita) e Alessandro Alosi (Pan del diavolo).

Un disco solista, quindi, ma tutt’altro che realizzato in isolamento. “La fine dei vent’anni” è il collettivo che si mette a servizio del singolo e dell’arte. Come dovrebbe accadere sempre quando si scopre che diventare adulti è in realtà molto diverso dall’invecchiare.

MOTTA – LA FINE DEI VENT’ANNI
PRODOTTO DA RICCARDO SINIGALLIA

REGISTRATO presso “Gli Artigiani Studio”
da Maurizio Loffredo – assistente di studio Pietro Paroletti
e presso “Flamingo Studio” da Francesco Motta
Mixato da Riccardo Sinigallia presso “Studio Rosso”
Masterizzato da Daniele Sinigallia presso “Gli Artigiani Studio”
Foto di Claudia Pajewski
Artwork : Iacopo Gradassi per Woodworm

ETICHETTA: SUGAR www.sugarmusic.com
MANAGEMENT: WOODWORM – http://www.woodworm-music.com
BOOKING: LOCUSTA – http://www.locusta.net
UFFICIO STAMPA E PROMOZIONE: BIG TIME – www.bigtimeweb.it

BIO

MOTTA è cantante, polistrumentista e autore di testi. Nasce artisticamente nel 2006, a soli venti anni, con i Criminal Jokers, band pisana con cui incide due dischi, “This was supposed to be the future” (2009) e “Bestie” (2012). In questo periodo compie anche altre importanti esperienze musicali: mette a frutto la propria versatilità collaborando con NADA (con cui suona basso, tastiere chitarra e cori), PAN DEL DIAVOLO (batteria), ZEN CIRCUS (tecnico del suono per il tour di “Andate tutti affanculo”) e GIOVANNI TRUPPI (chitarra e tastiera).
Nel 2013 studia Composizione per film presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma sotto la direzione artistica di Ludovic Bource (premio Oscar nel 2012 per la colonna sonora di The Artist) e compone le colonne sonore di “Pororoca” (2013) di Martina Di Tommaso, “DOLLHOUSE” (2014, Canada) di Edward Balli, “THE TELL TALE HEART” (2014, Inghilterra) di Andy Kelleher e del documentario di Simone Manetti “Good bye darlin i’m off to fight”, in uscita nel 2016.

Il 18 marzo 2016 esce “LA FINE DEI VENT’ANNI”, il suo primo disco solista, di cui compone testi, musiche e arrangiamenti. Alcuni dei brani sono scritti a quattro mani con Riccardo Sinigallia, produttore artistico dell’album. L’album incontra fin da subito un’enorme favore da parte della critica e del pubblico.

“La fine dei vent’anni” viene recensito dalle principali testate nazionali (Venerdì di Repubblica, Sette de Il Corriere della Sera, L’Espresso, Il Fatto Quotidiano, Internazionale, La Stampa, L’Unità, Il Manifesto, e da tutte le riviste specializzate) e viene presentato, con intervista e minilive, in trasmissioni radio di qualità, come Radio 2 Caterpillar, Radio 3 Alza Il Volume, Radio 3 Fahrenheit, Radio 2 Social Club, Radio 2 Rock’n’Roll Circus, Radio 1 King Kong, Radio Popolare Mini Sonica. Il TG3 nazionale dedica a Motta un ampio servizio e un’intervista, in occasione della presentazione al Quirinetta di Roma.

I primi due singoli estratti vengono suonati da oltre cento radio sul territorio nazionale, tra cui Radio 1 e Radio 2.

Ad aprile 2016 inizia il tour di presentazione nazionale del disco: di data cresce e si consolida il suo pubblico, portandolo a suonare, come headliner, in alcuni tra i principali festival italiani e a collezionare in pochi mesi oltre 50 live. Tra i festival a cui Motta ha preso parte nel tour estivo, il MIAMI, il Siren Fest di Vasto, lo Sherwood Festival, l’Indiegeno Festival , Il TOdays festival di Torino e Villa Ada – Roma incontra il Mondo .

A settembre 2016 ritira il premio del MEI PIMI SPECIALE 2016, come artista indipendente italiano ritenuto nel complesso più rilevante per l’attività svolta nella stagione discografica 2015/2016.
MOTTA si aggiudica la Targa Tenco 2016, per la miglior “Opera Prima”.