Mo’ Jake – Uh! Uh!

UH! UH! è il primo album dei Mo’ Jake e si compone di 12 brani inediti tra brani di blues contemporaneo, blues country e ballate che raccontano storie di persone, di vita, di morte in bilico tra ironia e trafiletti di cronaca nera.

I Mo’ Jake: Vittorio Nepoti alla voce, chitarra e tastiere, Alessandro Coletta alla chitarra, Fabrizio Musto batteria, Francesco Miele al basso. Il nome indica un’espressione dello slang americano degli anni ’30 che si usava per dire che si era d’accordo su qualcosa o a proprio agio in una situazione.

Quando arriva il blues è sempre un’emozione per noi: per noi il blues non è solo un genere musicale. Per noi il blues è un modo di essere, è tradizione, è storia, è uno spaccato nel passato di alcune zone degli USA, è lotta, è ribellione, è anticonformismo etc.

I Mo’ Jake per noi non sono una band blues: sono LA BAND BLUES. Tra voce carismatica, chitarra sinuosa e ritmi cadenzati ci sentiamo trasportati in un altrove tanto lontano da noi, un altrove pieno di energia, di vita, di un rapporto armonico con la natura. Pensiamo al Mississippi, pensiamo alla Louisiana, pensiamo ad artisti come Jim Morrison, John Lee Hooker o B. B. King, tanto per citarne qualcuno.

Il songwriting è davvero di alto livello come pure mixing ed esecuzione. Questo disco per noi rappresenta un gioiello e il coccodrillo, per noi del Bayou, è il simbolo più congeniale per rappresentare ed introdurre questo disco.

Il blues è un canto di libertà e i Mo’ Jake ce lo trasmettono con una consapevolezza dei loro mezzi e con tecnica ed esecuzione tutti che ci lasciano sbalorditi se pensiamo al fatto che questo album è stato registrato dal vivo in una registrazione di un giorno. Vuol dire che in questa band funziona tutto alla perfezione e nelle loro vene c’è blues, c’è country rock o folk rock. Eric Clapton dovrebbe conoscerli a nostro giudizio e magari organizzare una jam session insieme a loro.

Non ci sentiamo di consigliarvi una canzone in particolare di questo disco: è un flusso ininterrotto di soli, refrain e fraseggi che può provocare una sorta di mensturbazione musicale per chi è amante del genere. Siamo sicuri che chi apprezza comunque la buona musica anche se non è un proselite non può non apprezzare Uh! Uh!, musica inedita, tosta, per chi la musica la respira come fosse più preziosa dell’aria. Quindi, un disco “Uh! Uh!” da ascoltare tutto di un fiato o mettete pure canzoni a caso: in entrambi i casi verrete subito risucchiati in un gorgo sonoro dal quale salvarsi è assolutamente impossibile….

Ultime considerazioni da fare: 1)il dialogo tra le due chitarre è a tratti eccellente: crea armonie e melodie da sballo!; 2)c’è tanta creatività in questo disco: anche se si è in un un “recinto musicale” ben preciso sembra di ascoltare tante sonorità provenienti dal jazz o dal funk e questo dimostra una cultura musicale da parte della band molto importante…3)Vittorio Nepoti alla voce è come un fiore di loto: ammaliante, sfavillante….

Per concludere: bisogna immergersi nella musica dei Mo’ Jake come quando ci si appresta ad intraprendere un’avventura o un viaggio che sicuramente lascerà il segno nella vostra memoria. Insomma, bisogna salire su una Plymouth di qualche decennio fa tutta sgangherata e farsi un viaggio lungo Mississippi, Alabama, Georgia etc in cerca di emozioni forti, in preda ai fiumi dell’alcool e magari in “dolce compagnia” o magari ancora in una bettola maleodorante dove trovare qualche attempato individuo che suona blues come Dio….tanto per fare un esempio…potete farlo dovunque, conta solo la vostra predisposizione mentale…