Migraine – il loro ep omonimo

Esce ufficialmente il 20 aprile 2022 l’omonimo EP d’esordio dei pugliesi Migraine, power trio alternative rock con influenze stoner e grunge. 7 tracce da ascoltare tutte d’un fiato, granitiche e melodiche allo stesso tempo, per un sound che potrebbe far gioire i fan di Royal Blood, Q.O.T.S.A. e del Seattle sound anni Novanta.

Il primo full lenght del power trio brindisino è prodotto da Dirty Brown Records, etichetta, studio di registrazione e collettivo musicale pugliese che annovera tra i suoi fondatori proprio il chitarrista dei Migraine Vinnie Brown.

Anticipato dal singolo “Fentanyl”, l’EP d’esordio della band è disponibile sulle principali piattaforme streaming e per i nostalgici della copia fisica in formato compact disc.

Recensione dell’ep:

Refrain e chorus che convincono tanto dell’opener “Last shot” che nel bridge ci porta un solo di chitarra strepitoso. “Fentanyl”, la quale è presente anche con un video su Youtube, ci porta questi refrain stoner che ci fanno pensare a band come Kyuss o Fu manchu. Tanto melodico il chorus che scatena tanto appeal per un songwriting semplice e di impatto. Vinnie Brown a tratti mi fa pensare a Steven Tyler. Un pezzo che tira tanto “Fentanyl”, il cavallo di battaglia per tanti live….Vinnie Brown ci delizia anche qui con un solo notevole….

Poi arriva “Winter sadness” e le distorsioni sono ancora tanto sbalorditive accompagnate da inserti electro viaggianti. Una strumentale breve e tanto evocativa…”Autumn dance” irrompe in scena e come non pensare a qualcosa di Audioslave o Soundgarden. Songwriting sempre tanto buono in questa band. Cosa che si può dire anche del mix e della produzione sonora. Dirty Brown Records fa buon lavoro, non c’è niente da dire. Bello il bridge con chitarra effettata. Non manca pure un drumming breve ma incisivo.

“Splice” ci offre un basso prorompente ed un mood grunge/stoner elettrizzante. Chissà perché mi viene da pensare a “Love buzz” dei Nirvana…sarà quel basso…piacevolmente melodico il bridge con arpeggio tra l’altro….

Si continua con “Files and nails” ed altro arpeggio e sonorità che mandano i pensieri ad Alice in chains. Tanto dirt, tanto depressive, tanto dark questa canzone. È la mia preferita della serie per il mio animo in fondo dark e tanto desideroso di quelle impressioni sonore della Seattle indipendente che hanno segnato la mia formazione musicale…

Si finisce con la title-track “Migraine”. Si inizia con riff e drumming “tonanti”. Il riff portante subito ci conquista e ci fa “acclimatare” nella canzone. Chorus sfavillante porta grinta ad una canzone che già ne ha.

Grintosi allora i Migraine, ben inseriti nel Seattle sound come nelle sonorità della scena di Palm Desert. Vinnie Brown è la punta di diamante della band. Senza dubbio una formazione tosta e piena di cattiveria sonora ed in Italia spesso la cattiveria sonora nei vari generi musicali del panorama indie manca.

Come non apprezzare pure tecnica ed esecuzione in questa band. Per noi l’ep in questione è da 85/100. Manca solo un pizzico di sperimentazione a questa band che possiede già tanto. Magari un po’ di elettronica messa al punto giusto come succede in “Winter sadness”…

Line-up:

Vinnie Brown – voce e chitarra
Alex Pagano – basso
Jordan Rech – batteria

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