
Migliori band di settembre 2017
Anche questo mese è arrivato tanto talento a deliziare il palato fine di System failure: una lotta tra “colpi di genialità” fino agli ultimi giorni del mese. Quindi, passiamo subito alla classifica…
10)Pitwine
Elena tu sei ci ha colpito non poco, una canzone che rappresenta un inno alla femminilità a metà tra l’attrazione e la repulsione. Una canzone/viaggio mentale di un innamorato sospeso a metà tra l’odio e l’amore, una canzone dalle sonorità a metà tra psych rock e pop rock.
https://www.systemfailurewebzine.com/pitwine-uscito-singolo-elena-tu-sei/
9)Frozen Nation
Qui mettiamo le parole della recensione al loro disco su System failure:
I Frozen Nation con Dark Belgian Disco hanno senza dubbio attirato la nostra attenzione. Forse qualche canzone manca di appeal. In compenso ce ne sono altre che riescono, con il loro alto livello, a farci esaltare tanto. Frozen Nation, secondo noi, è come una pianta che ha bisogno ancora di tempo per crescere, ha bisogno di tempo per diventare una pianta florida e rigogliosa.
https://www.systemfailurewebzine.com/frozen-nation-dark-belgian-disco/
8)Kill the drama queen
Costoro ci propongono, con Divided Alignment, 7 tracce violente e travolgenti con un intro ed un outro, 7 tracce non tanto diverse fra loro che mirano a far “godere” in modo assoluto coloro che hanno una certa predilezione per il progressive metal in stile Tool.
https://www.systemfailurewebzine.com/kill-the-drama-queen-divided-alignment/
7)Virginian
Anche qui le parole della recensione:
Virginian mette in mostra un indie rock/folk rock profondo, intimo, alquanto suggestivo. Sia le note che le parole sono studiate e “pesate” con massima attenzione con l’intento di fornire tanta poesia e spessore artistico.
https://www.systemfailurewebzine.com/virginian-romanzo-dentusiasmo/
6)Wait hell in pain
Da Roma arriva questa formazione alquanto talentuosa che fonde sonorità tra Amaranthe, Lacuna Coil, Nightwish, Unsun e Sirenia. Insomma, un mix davvero allettante per gli amanti del metal nelle sue sfumature gothic, symphonic, folk, progressive. Non mancano, poi, “vampate” modern metal e suggestioni electro.
https://www.systemfailurewebzine.com/wait-hell-pain-wrong-desire/
5)Flames At Sunrise
Ancora una volta seguiamo le parole della recensione:
Flames At Sunrise presenta un sound unico e riconoscibile e siamo sicuri che questa band avrà tanto successo per il futuro. Born in embers risulta come una prova di grande maturità ed esperienza oltre che di indiscusso talento. Flames At Sunrise è come un diamante dalle tante sfaccettature, un monile prezioso da ammirare e con il quale passare momenti indimenticabili. Altra peculiarità di questa band? Riuscire sempre a sorprendere l’ascoltatore con le sue canzoni che di certo non fanno annoiare!
https://www.systemfailurewebzine.com/flames-at-sunrise-born-embers/
4)Droning Maud
I Droning Maud ci hanno piacevolmente sorpreso con sonorità che ci hanno fatto pensare a band come Radiohead o REM. La loro “miscela sonora” ambient/postrock/alternative rock/dreampop susciterà tanta attenzione in ascoltatori particolarmente affascinati da tali sonorità. Droning Maud, con Beautiful Mistakes, ha “tentato” di produrre un qualcosa di veramente raffinato, prezioso e questo tentativo è andato a buon fine secondo il nostro parere.
https://www.systemfailurewebzine.com/droning-maud-beautiful-mistakes/
3)Kory Walt Blek
Come unire nello stesso disco Radiohead, Sigur Ros o certi REM di qualche decennio fa? Ce lo spiega molto chiaramente Kory Walt Blek con Lu, un esperimento musicale di grande ricercatezza sonora e pieno di intuizioni geniali. Aggiungiamo che:
A nostro modesto parere bisogna ascoltare Lu come un’unica traccia, bisogna addentrarsi nel mondo sonoro magnifico, stupendo di Kory Walt Blek che è capace di regalare anche beat trip hop e momenti hard rock.
Insomma, tanta roba…
https://www.systemfailurewebzine.com/kory-walt-blek-lu/
2)Masstang
Ecco una band che è solita frequentare le pagine Html di System failure. Masstang non smette di stupirci e questa volta ci offre un EP di remix davvero oscuri e tenebrosi, remix che fondono sonorità drum and bass, dance, dubstep e tanto altro.
Vi mettiamo alcuni brani del comunicato stampa riguardante il loro nuovo Ep REMIX-1:
Il primo nome bomba che troviamo è quello di Atomik Tags, che firma la sua versione di “Odissea”. Uno dei producer italiani più affermati nel campo dell’elettronica e ben conosciuto anche all’estero per aver collaborato con etichette leader del settore come la Hospital Records – Mindtech Rec. – Gta – Rec. e Underground Area, propone un sound asciutto e se vogliamo anche un po “malato” come piace alla band, per una versione drum and bass stilosissima del brano della band marchigiana.
L’altro nome che si sta facendo largo nell’ambito della EDM è il giovanissimo LOZZ. Il bergamasco firma gli altri 2 brani dell’EP dei Masstang: “Black Days” in una versione che dalla trap sconfina in quella dubstep con più stile, cupa, densa di ritmo e drops. L’altro brano remixato da Lozz è “Invisibile”. Quest’ultima forse la più orecchiabile e ballabile e forse per questo potrebbe essere la più amata dai DJ.
https://www.systemfailurewebzine.com/uscito-remix-1-ep-dei-masstang/
1)Barmin
Barmin ci ha letteralmente conquistato con le sue sonorità che hanno portato la nostra mente a pensare ad artisti del calibro di Godblesscomputers, Chvrches e Grimes. La loro fusione tra electropop, ambient, dreampop e synthpop è alquanto ricca di stimoli per chi si avvicina al loro sound pregiato, elegante, stupendamente perspicace. Campionature, drum machine e tastiere unite al cantato oltremodo notevole della vocalist Daniela Barretta rompono il cielo delle sonorità quotidiane con lampi sonori di eccezionale qualità. Con Barmin è scattato subito l’amore o l’infatuazione, scegliete voi, da parte di System failure e non possiamo che incoronarli migliore band del mese.