>>Meltdown – Answers

Oggi vi presentiamo una band metalcore dalla Norvegia. Essi sono i Meltdown, band formata da Patrick Karlsen(voce), Thomas Arntzen Dahl (voce), Jørgen C. Hansen (chitarra), Knut Elvenes (chitarra), Robin Fagerland (batteria) e Morten Nilsen (basso).

Meltdown porta tante influenze e stili musicali. Come leggiamo dalla loro pagina facebook tra le band che li influenzano ci sono: Machine Head, Five Finger Death Punch, Gojira, Pantera, Lamb of God. Oltre al metalcore ci sono suggestioni heavy metal, thrash metal e power metal nella loro musica. System failure ha ascoltato il loro Answers, in uscita con Wormholedeath. Quelle che seguono sono le nostre impressioni a riguardo.

In questo disco ci sono riff oltremodo pesanti, ritmiche spesso indiavolate, cantato impetuoso e furibondo che si alterna con un cantato clean alquanto melodico. Il metal che offre Meltdown è portentoso, prestante, è un “bad ass metal”. Essi con la loro musica creano spesso atmosfere infernali, oscure, inquietanti.

Uno dei pezzi fenomenali dell’album è di sicuro Hollow, la quale inizia in modo morbido e poi ci porta un sound in stile Pantera o Lamb of God. Infatti, come detto sopra, il trash metal è notevole in questo disco. La title-track Answers è un altro gioiello di questo album con i suoi riff poderosi e il cantato in growl e in clean che si alternano in modo perfetto. Qui il “metallo” si fa sentire proprio! Altre band a cui pensiamo quando ascoltiamo Meltdown sono Killswitch Engage, Parkway Drive, Bullet for My Valentine e All That Remains. La loro impronta metalcore è dominante sulle altre influenze su citate.

Altro pezzo da citare assolutamente è The Curse con le sue atmosfere angoscianti e con le sue suggestioni spesso di vigoroso heavy metal. Poi c’è anche la furibonda Blackbox paradise, un tripudio sonoro di grande spessore. Molto simile a Blackbox paradise è Mariana Trench con le sue evoluzioni sonore avvolgenti ed impetuose.

A tratti la musica di Meltdown è straziante o anche imponente. Questi ragazzi, con il loro sound cazzuto, di certo non passano inosservati e sono pronti a travolgervi come può fare un fiume in piena! Qualche parola va spesa anche per la cover dell’album, la quale mostra un mondo alquanto decadente, un mondo post-apocalisse, mondo in rovina che rimanda alla musica dei Meltdown…musica con la quale inebriarsi e assaporare una tormentosa dissoluzione…

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