MEGHA: MADAGASCAR è il nuovo singolo dell’artista synth pop in uscita per Asian Fake
Dopo il primo singolo, Montagne di like, che in poco più di un mese ha superato i 60mila ascolti su Spotify, restando per diverse settimane in Viral 50 – Italia, esce alla mezzanotte di venerdì 27 aprile in tutti i digital store MADAGASCAR, il nuovo brano di MEGHA, l’artista senza volto, anzi con il volto di un synth, sempre per ASIAN FAKE(Coma Cose, Frenetik & Orang3, Martina May, Venerus e altri).
Il nocciolo duro di MADAGASCAR è la messa a nudo di un desiderio, con i tanti pregi e difetti che questo è costretto a mostrare. Vi sarà successo guardare una persona, ruminare l’idea tra lingua e gola e infine sputare la non-decisione più importante della vostra vita. “Sai che c’è? Mettiamo via qualche migliaia di euro e apriamo un chiosco al caldo, dall’altra parte del mondo, stiamo in costume tutto il giorno.” Che cosa puntualmente impedisca un progetto così facile è domanda dalle mille scuse, complici la quotidianità asfissiante, la routine e gli impegni irrimandabili.
Questo è quanto racconta MADAGASCAR: la costante fantasia di un altrove che non ci decidiamo mai a raggiungere.
“Il brano fondamentalmente parla della classica diceria che con poche migliaia di euro ci si apre un chiosco da qualche parte nel mondo e si vive facendo sandwich sulla spiaggia, con sole e mare. Un bel sogno che tutti abbiamo fatto, quello di scappare con qualcuno di speciale, ma che si contrappone a una realtà urbana che ci ingloba. Sarebbe bello semplicemente partire con chi vogliamo, lasciare i rapporti falsati dalla tecnologia che c’è di mezzo e liberarci di quello che ci opprime” Megha
MEGHA torna con un secondo brano che mette in risalto capacità compositiva – lo stesso Megha è anche producer della traccia – e songwriting, dando vita a un brano fresco e ballabile, senza mai tralasciare il messaggio. Tinte retrò sapientemente intrecciate al presente, in bilico tra atmosfere early 90s ed elettronica pulsante, ci trasportano su un pianeta tropicale, lontano dalle nostre città e dalla mansarda da cui lo stesso MEGHA canta, lucido e cinico, un sogno, una fuga o forse semplicemente la paura di cambiare.