Margherita Vicario – Abaué / Morte di un Trap Boy
Salutiamo soldi e puttane, droghe e gioielli, depressione, nichilismo, autolesionismo. Ci siamo divertiti tanto, ma adesso basta. Siamo arrivati a un punto di non ritorno, di superamento. La musica richiede contenuti, vuole conoscere altre culture, altri pensieri sul mondo. Mi prendo la briga di festeggiare la morte della Trap e tutto quello che rappresenta. D’altronde, mentre le ragazze vanno ai concerti dei loro idoli stampandosi sulla maglietta la scritta “cagna”, chi può fare il funerale alla Trap se non una giovane donna? Comunque è una morte felice, arriverà altro, basta guardarsi intorno. Ho scritto ABAUE’ dopo aver visto un servizio televisivo della TV Svizzera che raccontava di un ragazzino di 16 anni finito in comunità per disintossicarsi dalla codeina, dal Makatussin. Quando l’intervistatore gli ha chiesto ‘Perché hai iniziato a fare questa cosa?’ il ragazzino ha risposto ‘Perchè lo sentivo nelle canzoni’. Allora mi sono affidata a due note di violoncello funeree e mi hanno portato nella testa di un Trap Boy.
Biografia:
Classe 1988, Margherita Vicario è un’attrice e musicista. Studia all’Accademia Europea di Arte Drammatica e dal 2010 inizia a lavorare come attrice per serie tv e cinema con registi come Marco Pontecorvo, Woody Allen, Lamberto Bava, Fausto Brizzi, Antonio Manzini e altri. Parallelamente porta avanti il suo progetto musicale, girando l’Italia nel 2014, per club e teatri, col suo spettacolo “LEM LEM Liberi Esperimenti Musicali” tratto dal suo primo album “Minimal Musical” prodotto da Roberto Angelini. E’ sempre del 2014 l’EP “Esercizi Preparatori”. Dopo diverse apparizioni in tv come cantautrice (dalla Dandini, da Diego ‘Zoro’ Bianchi, da Mario Sesti) viene scelta come ospite fisso musicale da Massimo Gramellini per la trasmissione di Rai3 “Cyrano”. Approdata in INRI, Margherita sta preparando il suo secondo album prodotto da Davide DADE Pavanello. A lei non piace ripetersi. La libertà creativa è alla base dei suoi prodotti. E Dade l’ha capito. Ci sta lavorando.