LOST HORIZONS – Il 3 novembre esce l’album “Ojalá” con Bella Union

Durante le celebrazioni per i 20 anni alla guida della sua etichetta, la Bella Union, Simon Raymonde ha iniziato una nuova collaborazione con il batterista Richie Thomas. Con il nome Lost Horizons i due artisti pubblicheranno lo splendido album Ojalá il 3 novembre via Bella Union [PIAS], distribuzione Self.

“Ojalá” è l’unione di due musicisti estremamente dotati, che sono stati fin troppo assenti dalla scena musicale negli ultimi vent’anni. Il disco è la prova di una relazione telepatica tra i due artisti espressa tramite la musica e sviluppata in un rapporto di collaborazione e amicizia nato negli anni Ottanta.

Partecipano alla realizzazione di “Ojalá” diversi ospiti vocali: alcuni sono artisti della Bella Union come Marissa Nadler,  Tim Smith (ex frontman dei Midake), Cameron Neal (Horse Thief), altri sono artisti particolarmente apprezzati da Raymonde, come Leila Moss (The Duke Spirit e Ghostpost) e altri sono dei nuovi talenti (come Beth Cannon, Ed RIman, Genna Dunleavy e Phil McDonnel). Fra gli ospiti compare anche l’artista preferito di Raymonde Karen Peris (The Innocence Mission) nella sua prima collaborazione al di fuori dei The Innocence Mission e della carriera solista.

Insieme i Lost Horizion hanno creato un’ora di incantevole magia: le sfumature soul (‘Bones’ feat. Cannon e ‘ Reckless’ feat. Ghostpoet), le melodie sognanti di ‘She Led Me Away’ (feat. Smith) e la malinconia di ‘Life Inside A Paradoxì (feat Neal, e Sharon Van Etten ai cori) rendono Ojalá un lavoro unico nel suo genere.

Prima di fondare la Bella Union, Raymonde è stato il bassista dei Cocteau Twins, band in cui la vena malinconica era particolarmente profonda. Prima che la band firmasse con 4AD, l’etichetta aveva pubblicato dischi del quartetto strumentale Dif Juz, probabilmente la prima opera di post-rock 15 anni prima che diventasse una tendenza. Le due band fanno alcuni tour insieme e l’amicizia e la collaborazione tra i due artisti, Raymonde e il batterista dei Dif Juz Richie Thomas, comincia proprio in quel periodo.

“I Dif Juz sono ancora una delle migliori live band che abbia mai sentito e adoro il modo in cui Richie suona la batteria,” dice Raymonde. “Suona in maniera assolutamente inusuale, le sue mani sembrano muoversi in modo errato… ma ha quello stile dub-raggae con una nota jazz che lo rende uno dei migliori batteristi viventi”.

Raymonde e Thomas hanno inciso demo insieme sin dagli anni Ottanta, ma hanno iniziato a collaborare ufficialmente solo ad ‘Ivy And Neet’, nel secondo album dei This Mortal Coil Filigree & Shadow (1986). Le loro strade si sono poi separate e quando i Dif Juz si sciolsero, Richie Thomas ha suonato in tour con The Jesus And Mary Chain, Moose, Felt e negli anni ’90 con i Cocteau Twins.

I Lost Horizons hanno affittato uno studio per quattro giorni ad East London, con un piano per Raymonde e una batteria per Thomas. In mente avevano un programma molto semplice: “Doveva essere divertente ed improvvisato” spiega Raymonde “Non era importante che diventasse un disco, volevamo ricreare quella sensazione adolescenziale di fare musica con gli amici”.

Raymonde ha aggiunto il basso, la chitarra e i suoni elettronici nel suo studio casalingo a Brighton ma, durante il secondo giorno di registrazione, è morto David Bowie: “Eravamo piuttosto scossi, non sapevamo se saremmo riusciti a finire le registrazioni” racconta Raymonde, “Richie ha suggerito di usare l’energia scatenata dall’evento per finire il disco e il risultato è semplicemente magico”.

Considerati i guest-singer, il percorso comune di Raymonde e Thomas e l’amore per le sonorità malinconiche, non sorprende che Ojalá abbia qualcosa in comune con This Mortal Coil – evidente soprattutto nelle tracce ambient contenute nel disco bonus. “Amo le canzoni in cui non suono molto”, dice Thomas riferendosi a ‘Frenzy Fear’ (feat. Riman), ‘Winter’s Approaching’ (feat. Nadler) e ‘Stampede’ (feat. Lanterns On The Lake’s Hazel Wilde) “Sono molto emotive e potenti”.

Il disco è nato dal forte desiderio del duo di fare musica insieme per creare qualcosa di davvero significativo in questo periodo buio, ed è per questa ragione è stato chiamato “Ojalá” che in spagnolo significa ‘sperare’ (o “Per volontà di Dio”).

Ojalá sarà pubblicato il 3 novembre su Bella Union [PIAS] ed è disponibile per il preordine QUI