L’Idrante – L’Idrante

L’Idrante è il progetto musicale nato da un’idea di Giuseppe Lionetto, cantante e bassista della band che, con testi dissacranti su melodie ed armonie essenzialmente rock pop, prova a raccontare i “vizi e virtù” della generazione “Millenial”. Qui parliamo del disco omonimo “L’Idrante” di questa band. Quelle che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

L’Idrante propone un sound pop rock che accoglie tante influenze musicali: blues, dreampop, musica satirica alla Elio e le storie tese ed anche un punk dai connotati molto pop. Per esempio il blues lo troviamo alla fine di La rete. Il pop rock alla Lunapop emerge da La cravatta dove troviamo anche sonorità electro che fanno pensare al dreampop. Ex invece ci propone un ritmo e delle sonorità vagamente pop punk.

In Cellulare di merda troviamo il cantato in parlato(telefonico) e un sound ed un’ispirazione dal sapore farsesco. In questa canzone alquanto teatrale rispunta anche il blues occasionalmente. Peccato che non eri mia è tanto romantica e anche cinematografica oltre ad essere tanto dreampop e anche psichedelica per alcune sonorità brillanti, luminose ma anche sgargianti. Una canzone ricca di stimoli e di pulsioni dove troviamo anche uno splendido assolo di sax.

Sonorità electro che fanno pensare al dreampop le troviamo anche nella successiva Dorothy, una canzone tanto sognante ed eterea. Qui ci sembra di ascoltare una sorta di trasposizione del cantautorato nel dreampop. Troviamo sonorità dreampop sgargianti anche in Problemi di Pil, il migliore pezzo dell’album a nostro giudizio, quello più ammaliante di sicuro, quello più catchy. Qui, a tratti, ci viene di pensare anche ad un certo Vasco Rossi molto melodico di qualche decennio fa.

Vecchio pescatore presenta tanto lirismo e tanta profondità con tappeti sonori tanto ampi ed aperti che ci fanno fantasticare tanto. Più movimentata Squali bugiardi tra sferzate di chitarra graffianti e altre sonorità electro/refrain tanto orecchiabili. Pescepalla chiude il tutto con altri toni giocosi. Anche qui una certa psichedelia si fa avanti ogni tanto ed un assolo da notare sicuramente verso la fine del pezzo.

L’Idrante è un esperimento fresco e giovanile, un disco dalle tante luci e bagliori che ci fanno pensare ad un luna park sonoro, un luna park sonoro che mira ad intrattenere il proprio ascoltatore in modo spesso anche tanto divertente e spassoso. Come non elogiare un disco portato alla luce da musicisti pieni di talento che si lasciano andare ad una “contaminazione” musicale oltremodo riuscita a nostro giudizio. Per noi questo disco vale un 78/100 e invitiamo tanti nostri lettori ad apprezzare la musica di questo progetto musicale come abbiamo fatto noi…