>>LEVANTE: la cantautrice che traccia la nuova strada del pop

E’ uscito “Nel caos di stanze stupefacenti” (Carosello Records) il nuovo album di Levante, la cantautrice che, con un percorso artistico inusuale, sta ridisegnando i confini del pop. Così Levante ha introdotto al pubblico attraverso i suoi canali social quello che chiama “il suo terzo figlio”:

Se solo mia madre, anni dopo, avesse potuto vedere la stanza in cui ero finita forse mi sarei salvata da tutte le cadute fatte inciampando solo e sempre su me stessa, sopra specchi scivolosi che non si ruppero mai (almeno non si ruppero!). In quella stanza ho incontrato i peggiori mostri, combattuto contro la solitudine, affrontato minacce e paure, sempre e solo per colpa di quel disordine che, per troppo tempo, non mi fece trovare la chiave per riaprire la porta che mi separava dalla cosa giusta.

“Fà la cosa giusta.”
“Segui le orme dorate”
“Segui i cieli d’argento”

Erano in troppe a parlarmi e abitavano tutte questo stupido corpo. Sono caduta, un milione di volte, ho trovato altre porte, sì, ma la chiave della cosa giusta non la trovai mai, mai prima di cadere di faccia a terra, e farmi male.
Tanto male. Nel caos di stanze stupefacenti è un disco pieno di tutto questo. Che si aprano tutte le porte per te mio terzo figlio.

Nel caos di stanze stupefacenti” segna il suo ritorno discografico a distanza di due anni dal successo del precedente “Abbi cura di te”. Un disco interamente ideato, concepito e scritto da Levante, che ha avuto un ruolo attivo anche nel delineare le linee guida della produzione artistica di dodici canzoni che raccontano magistralmente sentimenti e stati emotivi: amore, distanza, intimità, incomunicabilità, gelosia, complicità, solitudine, delusione e aspettative.

Al fianco di Levante nella scrittura musicale, il compositore e pianista Dario Faini (a.k.a Dardust); in regia il produttore Antonio Filippelli affiancato da Fabrizio Ferraguzzo per la supervisione del progetto.

NEL CAOS DI STANZE STUPEFACENTI è stato accolto con consensi unanimi sia dalla stampa musicale, che ha potuto ascoltarlo in anteprima, sia dal pubblico, che ha spinto in cima alla classifica virale le prime tre tracce rilasciate in anticipo su Spotify Italia.

È un album che trasuda energia e vita, ironico e libero, attraverso canzoni che hanno nell’immediatezza e nella profondità delle loro melodie il loro punto di forza e che sono rese ancora più vivide ed emozionanti da arrangiamenti che sanno rendere giustizia ai differenti mondi musicali che hanno ispirato la scrittura di Levante e che la animano. Il risultato sono canzoni vive, pulsanti, allegre e disperate, in grado di accarezzare come di schiaffeggiare chi ascolta e che confermano Levante come un’artista vera, profonda e “naturale” nella sua insofferenza alle regole e agli schemi sempre più logori di questi tempi.

Gli arrangiamenti sono stati curati da Antonio Filippelli insieme a Daniel Bestonzo e Dario Faini. Nel disco, insieme a Levante, hanno suonato: Antonio Filippelli (chitarre, synth, programming, moog, rhodes), Alessio Sanfilippo (batteria), Giovanni “Giuvazza” Maggiore (chitarre), Mattia Bonifacino (basso) e Alessandro Orefice (piano, organo, synth, rhodes).

Tracklist:

1. Caos (Preludio), 2. 1996 La stagione del rumore, 3. Io ti maledico, 4. Non me ne frega niente, 5. IO ero io, 6. Gesù Cristo sono io, 7. Diamante, 8. Pezzo di me (feat. Max Gazzè), 9. Santa Rosalia, 10. Le mie mille me, 11. Sentivo le ali, 12. Di Tua Bontà

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