“L’era solare”, il nuovo EP del polistrumentista trentino Matteo Armellini

Tre brani di musica strumentale che traggono ispirazione e linfa vitale dalla grande stagione del prog italiano. “L’era solare”, l’EP di Matteo Armellini, batterista e tastierista trentino, è uscito su tutte le piattaforme digitali il 24 settembre 2018.

Questo nuovo EP nasce in un periodo in cui Matteo Armellini interrompe l’attività musicale live e decide di dare forma al suo primo progetto solista che riprende e aggiorna le sonorità: inizia a lavorare su brani precedentemente da lui composti con l’aggiunta di nuove idee e suoni. Qui di seguito la descrizione dei tre brani del singolo “L’era solare”.

LEM

“Questo brano porta il nome della nuova azienda elettromeccanica fondata da due cari amici di Trento. Quando degli amici intraprendono una nuova attività lavorativa, si aprono nuove prospettive culturali e nuove passioni per tutte le persone che vi ruotano intorno: a tutto ciò è dedicato questo brano che ho composto durante la loro apertura”.

L’ERA SOLARE

“Questo brano nasce dopo un lungo periodo di attesa ed è dedicato alla nascita del mio primo figlio.

L’assolo di chitarra nel finale è di Mirko Gubert.”

ISTANTI GENESISIANI

“Questo è un pezzo a cui sono molto legato e che ho composto qualche anno fa. È ispirato ad uno dei gruppi musicali che ammiro di più, i “Genesis”, ed in particolare al grande batterista Phil Collins.”

Dopo l’uscita di questo EP, il progetto solista di Matteo Armellini proseguirà. Attualmente, il musicista di Trento sta lavorando allo sviluppo di alcune idee. Un nuovo singolo, già in cantiere, vedrà la luce nel 2019.

L’EP si potrà ascoltare su tutte le piattaforme digitali come ITunes, Deezer,Amazon, Spotify, Google Play, Youtubemusic o Beatport.

Cenni biografici:

Fin da giovanissimo Matteo Armellini si appassiona all’ascolto della musica Rock-Progressive, prima di approdare al jazz-rock. Grande fan dei Dixie Dregs e degli Spock’s beard, nonché attento ascoltatore di gruppi come Genesis e Weather Report, inizia presto a suonare la batteria e la tastiera da autodidatta, e suona in numerose cover band soprattutto come batterista. Nel 2003 partecipa all’album di Pino Putignani “Cosa c’è che non va”, inizia poi la collaborazione con la band trentina Phaedra con cui, nel 2010, produrrà l’album “Ptha”. Negli anni successivi prosegue l’attività live con altre cover band e con il cantautore Andrea Lelli.

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