La Postazione – Never stop dreaming
La Postazione è una band milanese nata nell’autunno del 2017. La band è formata da Carmine Ricciardi(voce, basso, chitarra e tastiera), Fabio Barbera(chitarra e tastiera) e Matteo Quaranta(batteria).
La band si affaccia sul panorama indipendente con questo primo Ep dal titolo “Never stop dreaming”, Ep composto da cinque brani, “un mini concept di cinque storie che parlano di sentimenti e sensazioni che ognuno vive e sente dentro, cinque storie scritte per chiunque si riconosca in un’immagine, una frase, un passaggio che rappresenti il vissuto. Il tutto avviene attraverso l’uso degli effetti e degli arrangiamenti che caratterizzano il mood di ogni brano”, secondo le parole della band.
Si parte con “L’Atlantico” e subito possiamo saggiare il sound della band milanese tra alternative rock e dream pop con tappeti sonori tanto sognanti che creano un sound tanto ampio e disteso, superbamente vasto. L’impatto sonoro ci stordisce quasi e ci fa pensare sia ad alcuni Oasis che ad artisti italiani come Motta e Calcutta. I refrain sono abbastanza ammalianti, le pulsazioni sonore pungenti.
Poi si prosegue con “Necessario” che è presente su Youtube con un video molto suggestivo. Di “Necessario” c’è anche una ghost track acustica a fine ep. Un’elettronica sempre tanto sopraffine contraddistingue la canzone: l’afflato dreampop/ambient domina incontrastato. Carmine Ricciardi con il suo cantato sia leggiadro che tanto appassionato ben si accompagna con i tappeti sonori onirici e surreali. Come non notare la ricercatezza sonora di questa band. Di “Necessario” superbi sia il chorus che il bridge finale, tanto indovinata la tastiera del chorus.
Alcuni refrain di “Il colonnello” fanno pensare a sonorità anni 70 del secolo scorso mentre il cantato(e non solo quello) manda la mente, ad un certo cantautorato italiano(Rino Gaetano, per esempio). Una sorta di electro-ballad da falò virtuale in chat room. “Cono d’ombra” è intima e viaggiante in linea con il resto dell’ep. Arpeggio tanto delicato nell’esordio. Poi un drumming sostiene l’incedere della canzone. Anche qui i refrain attirano tanto l’attenzione dell’ascoltatore. Una canzone che offre tante variazioni per un songwriting tanto curato da parte di questa band come pure la produzione sonora. “Mine vaganti” chiude il tutto con un basso abbastanza in evidenza ed impressioni sonore sempre tanto vellutate.
L’ibrido tra cantautorato, postrock, dream pop, ambient ed alternative rock proposto da La postazione ci stupisce non poco. Con sonorità tanto dreamy e ricercate la band ci parla del quotidiano di ognuno di noi: tra luci e chiaroscuri la nostra vita vale la pena di essere vissuta, vale la pena di essere vissuta per quei pochi momenti dreamy e scintillanti accanto a chi ci ama…Dopotutto quando c’è amore e il calore umano si fa presto a passare dalla realtà al sogno…ed è proprio di questa dimensione che La postazione parla attraverso sonorità che suscitano visioni immaginifiche…