>>Killer4: quattro “assassini” dal sound strepitoso e fiammante

Killer4 è una band stoner/grunge/punk formata da Alessio (basso), Roberto (chitarra), Dario (voce e chitarra) e Russell (batteria). Il disco dal titolo omonimo (Killer4) contiene cinque tracce di rock estremamente diretto ed è stato prodotto e registrato da Riccardo Demarosi e Killer4 presso il Dancetool Studio di Piacenza nei mesi di febbraio-marzo 2016. A giugno del medesimo anno i Killer4 siglano un contratto con la label Sliptricks Records, etichetta americana dedita prevalentemente a sonorità metal ed affini, con sedi, oltre che negli USA, anche in Italia, Europa (Lettonia) e Giappone. System failure ha ascoltato il loro disco omonimo e queste che seguono sono le nostre considerazioni a riguardo.

Il disco comincia con The Pain’s Inside (Just Burn And Die), brano che subito ci introduce al sound alquanto irruente ed aggressivo di questa band che per molti versi fa pensare a band come Nirvana e Melvins. L’impronta punk non manca e si fa sentire nel suo essere ruvida e marcata. A tratti il cantato e alcune sonorità sembrano richiamare i Sex Pistols.

Run away mostra evoluzioni sonore di grande effetto e il solito “look sonoro” scapigliato e trasandato. Killer4 sa come offrirci un rock di pulsioni irrazionali frementi e tormentate. Qui, come nella canzone precedente, ascoltiamo anche la su citata anima stoner della band. Di certo l’essenza di questa band è grunge/punk ma ci sono anche suggestioni hard rock ed alternative metal, tutto fuso in un amalgama davvero elettrizzante ed emozionante.

Con Stretch Out Your Hand To Me possiamo continuare a sballarci all’interno di un CBGB immaginario che solo noi di System failure, forse, abbiamo in testa, locale immaginario nel quale lo “sporco” sembra dominare incontrastato. Come non apprezzare lo “sporco” di questa band, quel dirty rock che tanto entusiasma folle di “disordinati” in cerca di emozioni intense.

E allora siamo a Border Line Girl, altra canzone che “spacca il cuore” e che ci fa pensare a Velvet Revolver per alcuni passaggi. In altri pensiamo ancora ai Nirvana. Come non esaltarsi con la musica di Killer4, quattro “assassini” fervidi ed impetuosi, quattro “assassini” dal sound strepitoso e fiammante.

Tutto termina con Release me la quale inizia con un’aria profonda e magnetica. Con questa canzone i nostri sembrano voler lacerarci il petto, una canzone che fa pensare a tratti ad Alice In Chains. È proprio qui che apprezziamo “l’abisso in stile Killer4”, abisso fremente ed appassionante.

Allora ci siamo, un disco che va ascoltato più volte per cogliere le tante sfumature che Killer4 sa offrire. Killer4 con questo disco dimostra di essere terribilmente pungente e penetrante e Release me sembra proprio un piccolo capolavoro dell’alternative metal. Questa band vale 85 da 1 a 100 per noi. Non possiamo che consigliarveli con un ardore che brucia l’animo!

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