Intervista a Parris Hyde

1)Benvenuti su System failure. Ci presentate il vostro progetto musicale? Da chi è formata la vostra band? Che musica fate? Insomma, raccontateci tutto per bene…

Parris Hyde era nato come mio progetto semisolista nel 2013 per il quale non era prevista un’attività live. Poi, visti i buoni riscontri con il primo EP e con il singolo natalizio “Metal Bells” e visto che già suonavamo qualche cover con Max Dean (basso) e Karl Teskio (drums) abbiamo deciso di formare una band vera e propria. Si è unito poi Roby Kant Cantafio alla chitarra, sostituito ora dall’attuale chitarrista Paul Crow. L’idea iniziale alla base del progetto era di dar libero sfogo alla mia infinita creatività, rimanendo in parte legato a quanto fatto in passato fra Hard Rock ed Heavy Metal, con un tocco di modernità nella produzione e negli arrangiamenti

2)Come è nata in voi la passione per la musica?

La mia passione per la musica risale ai primi anni 80, quando rimasi letteralmente folgorato dall’acquisto della cassetta originale degli Iron Maiden. Quando mi regalarono la prima chitarra fui subito interessato alla composizione più che ad imparare delle cover. Tale passione è stata sempre coltivata ed è cresciuta anno per anno, sia come ascoltatore che come musicista : è il mio nutrimento dell’anima

3)Ci parlate del vostro background musicale?

Credo che come band abbiamo gusti abbastanza simili, che risalgono all’Heavy Metal degli anni 80, all’Hard Rock americano ed anche al Trash Metal . Infatti, per quanto mi riguarda, lo dimostrano le esperienza passate con le precedetni band, quali Bonecrusher e Waywarson.

4)”Mors Tua Vita Mea” è il vostro ultimo album. Come è nato? Dove è stato registrato?

L’album è strettamente collegato alla fase iniziale del progetto “solista” Parris Hyde; diverse canzoni non sono recenti però quando mi sono buttato in questa idea volevo fare come un sunto di tutte le mie esperienze passate e mi dispiaceva tralasciare canzoni a cui ero legato. Le registrazioni sono avvenute nel mio “home studio”, mentre per quanto riguarda il mixaggio e mastering ci siamo affidati ai “Tanzan Music Studios” di Lodi , in quanto volevamo avere orecchie esterne che lavorassero su questa fase fondamentale della realizzazione di un album. A più di un anno di distanza i riscontri sono stati veramente positivi, tanto da essere stati eletti dalla webzine spagnola “Zeppelin Rock” al secondo posto della classifica assoluta dei miglior album del 2016.

5)Quale è la canzone che preferite di questo album?

Sicuramente 2ND2NO1, canzone che mi piace definire adatta a tutti i perdenti, sognatori e filosofi.

6)Come prendono forma le vostre canzoni? Parlateci del processo creativo alla base…

La parte che preferisco di tutto il processo musicale è la composizione. Tutti i miei brani prendono forma nella medesima maniera, da un titolo, un concetto ed una melodia del chorus, che si sviluppano simultaneamente, da lì viene creato attorno il resto della canzone, compresi gli arrangiamenti, i riff di chitarra. Lo so, è un processo inverso rispetto a quello che normalmente dice una band : “il chitarrista ha creato una canzone completa con tutti i riff, poi è arrivato il cantante che ha scritto testo e melodia”. Per me la melodia è alla base di ogni nostra canzone. Anche i testi, pensati in inglese già dall’inizio rivestono una certa rilevanza: mi sforzo di non essere banale sugli argomenti né sulle parole utilizzate

7)Ci parlate del video di 2ND2NO1? Dove è stato girato? Avete dei ringraziamenti da fare per questo video?

Il video è bellissimo, lo dico con orgoglio !!! Il maggior merito va ai ragazzi degli “AfterSpell Studios”, per la loro professionalità nelle riprese e per le incredibili capacità in fase di montaggio. Vorrei prendermi un po’ di merito anche io, per la regia, da me curata fotogramma per fotogramma. Sicuramente quello che però tutti noi della band ricorderemo è il caldo infernale di quella giornata (le riprese sono avvenute all’inizio di agosto) ed in particolare della location (il Mdian di Cremona) senza aria condizionata. Ma con il senno di poi, ne è valsa veramente la pena.

8)Come è la scena metal milanese e lombarda?

Guarda, non saprei come rispondere alla domanda , perché non esco molto. Milano inoltre è una metropoli grande e dispersiva. In generale non posso parlare di scena, quella secondo me esisteva negli anni 80, ora c’è poca collaborazione, ognuno pensa per se e cerca di emergere da quel magma caotico che è Internet.

9)Su quale palco sognate suonare?

Anche qui non so cosa rispondere …. Il palco non è la mia dimensione definitiva (lo dico per me , non per i ragazzi della band), quindi per quanto mi riguarda mi va bene suonare ovunque, purché ci sia gente attenta ed interessata ad ascoltarmi. Non credo che mi emozionerei di piu davanti a 30.000 persone rispetto a 50 .

10)Con quale artista o band in particolare vorreste collaborare?

Mi piacerebbe collaborare con qualche grande compositore che scrivesse una bella canzoncina solo per me, tipo Gary Hughes dei ten o Tobias Sammet

11)Cosa deve trasmettere principalmente la vostra musica? Quanto è importante colpire il proprio pubblico con emozioni forti?
Spero che la musica possa trasmettere varie emozioni a seconda della canzone, emozioni che possono andare dalla rabbia, alla potenza, alla malinconia, all’ironia. Poi dal vivo cerchiamo di veicolare tali emozioni con immagini forti ed evocative

12)Per finire, avete dei nuovi progetti in cantiere? Diteci anche dove trovare la vostra musica e le vostre info…

Stiamo terminando un EP che sarà pubblicato entro i primi mesi del 2018. Si intitola “Undercover I”, ed è costituito da 4 cover, 1 inedito e la “videoversion” di 2ND2NO1”. L’EP ha l’intento di stemperare l’attesa per il nuovo album, oltre ad esprimere un punto differente della nostra musicalità. Il migliore mezzo per conoscerci è cercare i nostri video su youtube, il nostro sito web e la pagina ufficiale Facebook, aggiornata quotidianamente.