Intervista a Victoria On The Grass

Benvenute su System Failure. Come vi siete conosciute?

Benedetta: Abbiamo iniziato a suonare insieme nel 2013 per la preparazione di un concerto estivo insieme ad altri musicisti. Da lì abbiamo iniziato a collaborare e vedendo di avere gusti musicali molto simili ci divertivamo a fare cover (voce, pianoforte, percussioni). Dopo un po’ di tempo abbiamo cominciato a lavorare su idee nostre fino a formare nel 2018 Victoria On The Grass.

Come è nata in voi la passione per la musica?

Caterina: Sin da piccolissima in casa giravano molte cassette, dischi in vinile e CD di musica molto selezionata che ascoltavano i miei genitori, in particolare di artisti americani o britannici. Inoltre passavo giornate intere davanti ad MTV dove passavano sia le rotazioni del momento sia vecchi successi. Da lì è nata la passione dell’ascoltare musica e il desiderio di suonare anch’io uno strumento.

Chi sono i vostri miti musicali? Con quale band o artista del passato o del presente vorreste collaborare?

Benedetta: se proprio devo scegliere tra i miei miti direi Patti Smith, Annie Lennox e Carrie Brownstein delle Sleater Kinney.

Caterina: per me Shirley Manson e Butch Vig dei Garbage. Un artista del passato con cui ci piacerebbe collaborare sarebbe David Bowie. Nel presente invece St. Vincent, PJ Harvey, Lady Gaga, Kevin Parker dei Tame Impala.

All Above. Ci potete parlare della genesi di questo EP? Di cosa parlano le canzoni?

Benedetta: Le canzoni che formano All Above sono state scritte nel 2017 e 2018, Silence e Think With Me (scritta inizialmente in francese) sono nate con dei semplici accordi mentre strimpellavo la mia chitarra, Victoria invece è nata al pianoforte. Ho poi proposto i pezzi a Caterina per lavorare ad un arrangiamento più ricco. Sperimentando e mettendo in discussione il tutto siamo arrivate anche ad un totale stravolgimento delle canzoni dando vita a più versioni delle demo iniziali e scegliendo alla fine di sviluppare quella più consona. In merito ai significati Silence parla di intesa, di attesa e di quanto sia a volte naturale affidarsi al silenzio, non dire niente per comunicare tutto ciò che si ha dentro. Think With Me è il più intenso dei tre, essendo un invito alla condivisione più profonda e connessione di pensieri. Era inizialmente il bridge nella struttura di Silence ma poi si è rivelata essere una canzone a sé. Victoria rappresenta una figura femminile nel quale tutti possono immedesimarsi, esprime un legame profondo con la Natura e un ritorno al sentirsi un tutt’uno con l’Universo. Tutti e tre i brani hanno come soggetto un qualcosa di etereo, intangibile e che si può solo percepire, per questo il titolo All Above.

Ci potete parlare del video di Victoria? Dove è stato girato? Raccontateci tutto per bene…

Caterina: Il video di Victoria è stato girato quasi un anno prima dell’uscita della traccia, quando ancora abitavamo a Dublino, nel Giugno 2019. L’idea è nata per caso. Un giorno d’estate siamo andate in un parco con le rovine di una chiesa sconsacrata nel centro di Dublino, St. Kevin’s Park, solamente con l’idea di scattare alcune foto per promuovere il nostro progetto musicale. Dopo un po’ che eravamo lì a scattare, ho iniziato a fare qualche ripresa con la videocamera, lasciando Benedetta libera di muoversi in maniera naturale. Pochi mesi più avanti, ultimate le registrazioni di Victoria, stavamo riguardando queste riprese e ci siamo dette “Perchè non le montiamo insieme e le trasformiamo in un video per Victoria?” e così è stato.

 

I brani infatti evidenziano quanto il silenzio sia importante e quanto si possa comunicare attraverso di esso”. Potete commentare queste parole?

Caterina: si in questi brani sicuramente emerge il forte ruolo che il silenzio gioca nei rapporti interpersonali e nelle nostre vite. Gli attimi di silenzio sono sicuramente una scelta, un modo anch’essi di comunicare qualcosa, pur non dicendo nulla. Questo succede perché magari non si ha proprio più niente da dire o magari perché altre volte non c’è bisogno di aggiungere altro, bastano gli sguardi per comprendersi.

Se la vostra musica fosse un quadro, un film o un libro?

Caterina: secondo me potrebbe essere un film diretto da Terrence Malick (magari!). Per il modo di vedere e seguire lo svolgersi della vita, le azioni e i gesti di ognuno di noi. Anche per il modo rappresentare e venerare la Natura, grande compagna e protagonista insieme a noi esseri umani in questo viaggio.

La musica è certamente un viaggio interiore… Potete commentare anche queste mie parole?

Benedetta: da autrice la musica mi ha sicuramente dato il dono di fare un viaggio introspettivo alla scoperta di me stessa, attraverso la composizione e la stesura di testi si va molto a fondo. Al contempo, da ascoltatrice, la musica mi ha permesso di ritrovare me stessa nelle parole e nelle musiche di altri.

Caterina: sì secondo me la musica ci consente di fare i viaggi più belli in assoluto perché tutto avviene in maniera molto naturale dentro se stessi, senza che uno ne sia realmente consapevole. Quando suono o compongo, cerco di non pensare troppo a cosa sta succedendo, mi lascio trasportare, un accordo dietro l’altro, una melodia dietro l’altra, le cose accadono e basta. Mentre quando ascolto musica, i pensieri corrono veloci uno dietro l’altro, passando dal presente al passato fino al futuro, perché ritornano in mente tutte le esperienze legate ad un certo verso, ad un certo assolo o ad un certo suono, si rivive un po’ tutto, ma senza troppi giudizi.

Quale è il filo rosso che unisce le vostre canzoni?

Caterina: il filo rosso si può ritrovare nella nostra statement song, ovvero Victoria. La ricerca dell’armonia con se stessi e con il mondo che ci circonda è sicuramente un filo ricorrente nelle nostre canzoni.

Se foste uno strumento musicale quale vorreste essere?

Benedetta: io vorrei essere un basso, lo strumento che entra in profondità, la base di un pezzo, che lo caratterizza e lo strumento che emette le vibrazioni di più lunga durata.

Caterina: un sintetizzatore, dove ogni impulso elettrico diventa musica.

Siamo in un mondo in crisi climatica, geopolitica e sanitaria. Quale è il ruolo della musica in questo mondo?

Benedetta: far emozionare.

Caterina: portarti in un’altra dimensione.

Per finire, salutate i nostri lettori e parlateci dei vostri progetti futuri…

Caterina: in questi mesi estivi abbiamo in programma di suonare dal vivo per promuovere All Above con dei piccoli live in acustico. Per il resto non vediamo l’ora di tornare in studio per ultimare la produzione di altri brani dato che ne abbiamo molti in cantiere.

Web links:

Website: https://victoria-onthe-grass.wixsite.com/website

Bandcamp : https://victoriaonthegrass.bandcamp.com/

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