Intervista a The Jacarandas
E’ uscito venerdì 25 ottobre in radio, sulle piattaforme digitali e in tutti i digital stores “Adding Days”, il singolo d’esordio della band gardesana THE JACARANDAS.
Abbiamo intervistato la band…
Come si è formata la vostra band? Come vi siete conosciuti?
Io (Sergio) e Maria siamo compagni nella vita e avevamo un duo che faceva soprattutto cover dei Beatles. A un certo punto mi è tornata la voglia di avere una band elettrica, dopo una pausa di qualche anno. Alex Zoli è arrivato alla batteria in primavera 2024. Lo abbiamo contattato su un social musicale, ci siamo trovati, ed è andata. Col basso è stato più difficile. Dopo l’uscita del primo bassista ad agosto, siamo rimasti un po’ fermi, poi ad ottobre ho chiamato Matteo Gorini, ex bassista della formazione in cui suonavo, e lui ha accettato.
Britpop, Paisley underground e Jangle pop con la psichedelia anni ’60 di ispirazione beatlesiana. Ci spiegate come avete fuso queste sonorità? Come avete elaborato il vostro sound?
Potrà sembrare strano, ma il collante di tutto in realtà è una chitarra, che è anche l’artefice del nostro sound: la Rickenbacker. Ho sempre sognato averne una. Nel 2023 ho acquistato una 360 nera, quest’anno, il giorno dell’uscita di Adding, è arrivata addirittura la seconda, una 330 rosso rubino. Quel suono jingle jangle rimanda al paisley underground (che alla fine è un revival post punk dei Byrds), genere in cui le Ric sono protagoniste. Poi ci sono i Beatles, loro sono sempre il punto di partenza, un po’ di tutto. Il Britpop anni 90 è sempre stato il mio genere generazionale e Paul Weller il mio punto di riferimento fisso. In questi generi c’è già anche la psichedelia. La nostra è una psichedelia gentile, pop, che non travalica il formato canzone. Per intenderci, è più alla Strawberry fields forever che alla Ummagumma. Poi il nostro batterista ama soprattutto i Cream, e sulla mia Gibson 335 sto un po’ studiando il woman tone del primo Clapton. Matteo invece è un grande fan degli Smiths, e qui si ritorna alla Rickenbacker.
Ci parlate di un live di cui conservate un bel ricordo?
Il Clamore a Bergamo è stato una splendida esperienza, era la prima volta che suonavamo un po’ più distanti dal solito e in un festival molto ben organizzato, con tanti palchi e artisti interessanti. Poi ci teniamo molto anche alla Festa della Musica a Brescia, perché è il festival di casa.
“Adding Days”. Di cosa parla questa canzone?
Delle compravendite online di strumenti musicali, in particolare su una certa piattaforma. In questi anni ho venduto e acquistato molte chitarre o ampli, e mi è capitato davvero di sentirne di tutte. Persone che pubblicano un annuncio e poi ti dicono che in realtà non è in vendita (allora cosa lo pubblichi a fare mi chiedo?!), o alla presenza esplicita nel testo “non spedisco” salta fuori quello che ti chiede, “se mi fai uno sconto, potresti spedirmela?” e tu credi che ti stia prendendo in giro a questo punto. E via di seguito, sconti assurdi tipo per un articolo che costa 1000, te ne offrono 600, perché “te la pago in contanti”: mi domando in cosa volevi pagarmela, in cioccolatini? Insomma ci siamo capiti, parla di questo.
In un mondo al collasso per tanti aspetti quale è il ruolo della musica?
Questa è una domanda molto difficile. Credo ancora che il ruolo della musica possa essere quello di portare le persone alla parte migliore che c’è in ognuno di noi. Poco fa era il compleanno di John Lennon, e tra poco sarà l’anniversario della sua morte: ascoltando Mind games ho pensato che se John fosse vivo, le guerre sicuramente ci sarebbero ancora, ma almeno ci avrebbe aiutato a fare sentire chi le provoca un po’ più una merda. La musica per me può ancora far riflettere. Mi lascia perplesso che, non so, cerchiamo di lottare per la parità di genere, e poi le classifiche sono zeppe di testi maschilisti, o altre contraddizioni simili. Per quanto riguarda la nostra musica invece, quella degli Jacarandas, non è così impegnata, il nostro vuole essere un (brit)pop spensierato, un po’ ironico certo, che regala qualche minuto di piacevole ascolto.
Cosa bolle in pentola per THE JACARANDAS?
Tra poco uscirà un’altra canzone, che consideriamo il b-side di Adding, dal titolo Dhatura. Per fine anno vedremo di fare qualche concerto, mentre per l’anno prossimo proveremo ad avere una stagione densa di concerti da maggio a settembre. Poi vedremo di registrare una canzone nuova, già quasi pronta, manca solo qualche parte di testo. Credo che entrerà in repertorio live a breve.
Quanto è importante coinvolgere il proprio pubblico?
Penso sia la cosa più importante di tutte, e probabilmente il nostro punto più debole. Siamo insieme da poco, quindi non abbiamo ancora un pubblico “nostro” e ci manca quella coesione che lo coinvolga. Questa è la meta più importante da raggiungere: possiamo registrare tutte le canzoni che vogliamo, anche bellissime, possiamo suonare in tantissimi concerti, ma se non coinvolgiamo un pubblico che venga a sentirci e si diverta, non serve a nulla.