Intervista a Simone Galassi

Benvenuto su System Failure. Come è nata in te la passione per la musica?

Ero un bambino curioso di esplorare. Vedevo spesso strumenti musicali fermi lì ad attendere i musicisti delle band che suonavano nel pub di mio padre. Alcuni di loro mi permettevano di strimpellarli, iniziai a scrivere canzoni durante la prima adolescenza, un po’ per necessità, un po’ per caso. Da quel momento non ho più smesso.

Quale è la differenza tra suonare per una band e suonare per se stessi?

Beh la prima differenza che mi viene in mente è che una band comporta il compromesso emotivo ed artistico fra più menti, cosa che è sicuramente utile alla crescita personale ma non così facile da gestire. Suonare per se stessi è un viaggio talvolta più faticoso ma nella mia esperienza personale un passo dopo l’altro ho capito come rendere il processo sempre più godibile, anche nelle difficoltà che la mancanza di collettività può dare. Devo però dire che il team con cui lavoro sostituisce con onore il ruolo della band.

Come è cambiata la tua vita dal tuo trasferimento a Londra?

Il trasferimento a Londra ha sicuramente segnato un passaggio importante della mia vita personale ed artistica. Da quel momento, sotto il nome di ‘Young Shoes’, ho sperimentato la vita da busker, ritrovandomi a suonare in un sacco di situazioni interessanti oltre che sulle strade stesse, potendo inoltre collaborare, suonare e confrontarmi con musicisti provenienti da altre parti del mondo. Non ebbi più paura di osare.

E invece cosa hai da dirci di Melbourne?

Melbourne è una città ricca di vita, una città giovane, che oltre ad accogliere la mia musica calorosamente mi ha permesso di scoprirmi in altre vesti, lavorando al fianco di svariati artisti, dall’arte visiva alla moda. Melbourne inoltre mi sapeva anche di casa, ho abitato là per 3 anni, ho pensato a lungo di rimanerci per sempre.

Luca Bossi. Come è collaborare con lui?

Luca Bossi è un Artista con la A maiuscola, abbiamo la fortuna di capirci, è facile trovare punti di comunicazione per esprimere concetti sottili che spiegano il suono, e laddove le parole non arrivano ci sono intesa e fiducia. Insieme abbiamo trovato un linguaggio che ci sta permettendo di vestire le canzoni con coerenza e un po’ di follia. Inoltre la collaborazione di Luca con Dr.Nick impreziosisce ancor di più l’esperienza.

Con “Rainbow Tempo” cerchi di raccontare con una metafora bambinesca quel momento della nostra vita in cui la voglia di vivere, sperare e sognare supera preoccupazioni e paura. Puoi commentare queste parole?

C’è un idea che mi martella la testa da qualche anno: chi smette di crescere inizia un po’ a morire. Nel momento in cui perdiamo la capacità di interrogarci e crediamo ci sia poco altro da scoprire di noi stessi ci ritroviamo in una continua fase di stasi. Questo ci impedisce di vivere con serenità i diversi stati d’animo che colorano le nostre giornate e di lasciarli andare una volta passati.

Faresti una colonna sonora per un film se te la chiedessero?

Assolutamente sì. Amo il cinema, ha una grandissima influenza sulla mia musica.

…ricerca del suono romantico…Quanto è importante la ricerca di un “proprio suono”?

Credo che il suono possa caratterizzare le sfumature di un concetto proprio come le parole, quindi è importantissimo per me riuscire a sentirlo e a visualizzarlo. Talvolta lo si trova cercando, talvolta lo si trova aspettando.

“La musica rimane mentre il tempo ci cambia”. Puoi commentare anche questa?

Ho viaggiato molto, ho sempre avuto la fortuna di trovare persone a cui affezionarmi, con le quali vivere insieme dei capitoli che poi volti al termine mi hanno obbligato a lasciare quelle persone. Il senso di nostalgia che spesso provo è fortemente amplificato quando una canzone, che ha segnato un momento specifico, mi fa pensare a chi ero un tempo e chi sono adesso, a chi erano quelle persone e cosa sono oggi… e a tutte le gioie e le sofferenze che sono intercorse nel mentre.

Per finire, parlaci dei tuoi progetti futuri….

Attualmente sono molto concentrato nel portare a termine il disco insieme al team. Stiamo lavorando sodo per la pubblicazione di fine anno. Inoltre sto avviando delle collaborazioni molto interessanti di cui però ancora non posso parlare! Un saluto a tutti voi…

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