Intervista a SeaBass

Benvenuto sul nostro sito. Perché l’elettronica tra tanti generi musicali?

La musica elettronica mi ha sempre attirato fin da bambino. Da piccolo mi incantavo davanti alle videocassette dei Pink Floyd e osservavo, oltre ai classici strumenti, le tastiere, l’effettistica, i sintetizzatori e le batterie elettroniche. Mi incantavo e restavo li affascinato. Poi questa cosa è tutt’ora rimasta, in forma meno ossessiva… ma persiste.

“Distant Voice”. Ci parli della genesi di questo progetto musicale?

‘’Distant Voice’’ nasce grazie ad uno strumento a cui sono particolarmente legato: la korg electribe. Questa drum machine è stato il mio regalo quando ho compiuto 16 anni grazie ad una promozione scolastica raggiunta all’ultimo minuto. Ci sono molto affezionato. Quel giorno ricercavo suoni particolari ma essenziali. Nelle mie vecchie produzioni notavo che c’era troppa roba, sempre e quindi ho cercato di realizzarlo. La consolle stessa è essenziale e questo mi ha premesso di lavorare e selezionare suoni adatti ma efficaci per l’ascoltatore. Lo si può notare anche dalle batterie stesse, sporche, grezze e per niente complicate.

Leo Pusterla. Come è collaborare con lui?

Leo prima di tutto è un grande ma purtroppo ancora non ci siamo potuti incontrare dal vivo. Ma presto lo faremo a suon di birrette. Ci siamo conosciuti tramite un vecchio contratto discografico perché entrambi eravamo legati ad AreaSonica Records. E così a forza di scambiarci i nostri pezzi abbiamo sentito l’esigenza di fare qualcosa assieme. Come gli è arrivata la base è riuscito immediatamente a capire ciò che volevo. Poche parole, frasi che ti entrano facilmente in testa e cantilena stile anni ’90. Li per li ho pensato: ‘’caspita quasi quasi ora lo sposo’’. E’ stato davvero forte a trovare immediatamente l’ispirazione giusta.

Come scegli le tue collaborazioni?

Vago molto su internet alla ricerca di talenti o comunque artisti emergenti che possono colpirmi particolarmente. Poi penso sempre se la loro voce possa adattarsi sulle mie produzioni.

Chi sono i tuoi miti musicali?

Pink Floyd su tutti, Vangelis e Hans Zimmer per la composizione, ma sono un nostalgico dell’hip hop anni 90 come gli Articolo 31. Ascolto anche tantissimo punk rock e musica indie. Ma ora è più facile ispirarsi perché fortunatamente abbiamo a disposizione Spotify quindi apri una playlist del genere che preferisco e inizio ad ascoltare.

Ci parli del processo creativo alla base di un tuo pezzo?

Il mio processo creativo arriva sempre da stimoli esterni, le persone per quello che mi trasmettono, le situazioni che si vivono, le emozioni che in quel momento sto sentendo. Non sono mai fin troppo personali anche perché da solo faccio proprio fatica. Una volta assorbita la sensazione apro il pc, accendo la strumentazione e inizio la mia ricerca di suoni.

Il suo viaggio nella musica inizia nel 2010 come DJ e per diversi anni si esibisce i numerosi locali del vicentino tra cui Elle Et Lui, People e Rod’s. Ci parli di questa esperienza come DJ?

Posso essere sincero? Mi sentivo forzato a fare questo. Odiavo il fatto di dover suonare qualcosa di qualcun altro. Per un periodo ho provato a renderlo originale ma in discoteca la gente vuole ascoltare i soliti motivetti e ballare. Quindi l’ho fatto per un fatto di soldi, per iniziare a fare esperienza. Mi sono divertito molto anche perché era diventato troppo facile limitarsi a cambiare i dischi e aggiungere qualche effetto ogni tanto. Sentivo già l’esigenza di fare qualcos’altro.

Alcuni producer electro si pubblicizzano su Twitch? Tu come vedi questa cosa? Per caso hai un account o vorresti aprirlo?

Lascio tutto in mano alle agenzie promozionali che fortunatamente mi appoggiano e lavorano molto bene. Per me i social sono un po’ un tabù perché sono alla vecchia maniera.

“Digital_Human” con la produzione di tre brani e un videoclip. Ci parli anche di questa esperienza?

Se nessuno si offende vorrei guardare avanti. Ora c’è Seabass e il mio progetto da artista indipendente. Troppe situazioni spiacevoli con quel nome e non mi va di parlarne. Ma se volete scoprire qualcosa del mio passato vi consiglio di guardare il videoclip su Youtube di ‘’Mzansi – Mama Africa’’ il mio primo singolo in assoluto. Li creammo una vera chicca grazie anche alla collaborazione di Miguel Gobbo Diaz, noto attore professionista per la serie tv ‘’Nero a metà’’.

Per finire, saluta i nostri lettori e parlaci di qualche tuo sogno nel cassetto…

Non lo so se vorrei che diventasse un lavoro a tutti gli effetti. Regalare emozioni alle persone con la mia musica è un ottimo modo per essere ripagati. Quindi procediamo così e vediamo che succede.
Grazie per avermi sopportato e ascoltatemi su Spotify se vi va!

https://www.instagram.com/sea.bass_music/