Intervista a Roberto Quassolo

Bentornato su system failure. “Il Fabbricanuvole”…Puoi presentare il tuo album ai nostri lettori? Con che spirito è nato?

Ciao a tutti e di nuovo grazie per lo spazio dedicatomi. Il “Fabbricanuvole” è un progetto che nasce, cresce e si sviluppa lentamente evolvendosi in un percorso di crescita sia personale che artistico/musicale. Un viaggio introspettivo a tratti autobiografico, che parla di emozioni ed alle emozioni.

Di cosa parlano le canzoni di “Il Fabbricanuvole”?

Non amo molto descrivere ciò di cui parlano le mie canzoni. Ho sempre amato infatti, ascoltare la musica lasciandomi guidare dalle emozioni che di volta in volta scaturivano dall’ascolto. Mi piacerebbe quindi immaginare che gli ascoltatori facessero altrettanto, ognuno a modo suo. Descrive una canzone sarebbe un po’ come dare un confine all’emozioni e non voglio essere io a segnare questo limite.

La tua musica mi sembra tanto bohemienne, un indie rock di altri tempi….Cosa pensi di queste mie parole?

Mi lusingano. La mia musica mi rappresenta ed il fatto che possa essere percepita in questo modo, mi rende particolarmente felice. Amo scrivermi addosso, e cerco di farlo in modo autentico e sincero, così come nella migliore tradizione de rock.

Quale verso delle tue canzoni ti rappresenta di più?

Davvero difficile rispondere. La sensazione è che finirei per tradire una canzone piuttosto che l’altra, quando in realtà sono tutte parte di me e del mio percorso. Tuttavia se dovessi scegliere credo che partirei proprio dall’inizio, ovvero dal primo brano che ho scritto per questo progetto, “Invisibile”, e quindi……”celato agli sguardi di chi vedere non sa in acqua limpida, la mia natura sommersa realtà. Istinto ed ingenuità”

Un album che ha lasciato un segno indelebile nella tua memoria…

Indubbiamente Appetite For Destruction dei Guns’n roses. Ricordo ogni singola nota di quel disco. Una pagina indelebile nel mondo del l’hard rock. Riascoltarlo a distanza di anni è sempre un’emozione incredibile.

Cos’è per te la Musica? Che ruolo ha nel mondo di oggi secondo te?

Non saprei definire esattamente cosa sia la musica, ma dal momento che la ritrovo ovunque, nel vento che muove le foglie tra gli alberi, nel ritmico canto della cicale e dei grilli in primavera ed estate, nei silenzi ad alta quota nelle stagioni autunnali e nella neve che si posa nelle giornate d’inverno, credo sia Vita, o per lo me lo è. Credo quindi che il ruolo della musica oggi possa proprio essere quello di ricordarci che anche noi facciamo parte di questa meraviglia chiamata mondo. Basterebbe sapersi fermare….ed ascoltare, per tornare a sentire.

Quali arti preferisci oltre la musica?

Amo le arti in genere, in quanto espressione di ciò che altrimenti non potrebbe essere comunicato. Art is passion…is not Work.

Per finire, saluta i nostri lettori e fai un appello per invogliarli ad ascoltare il tuo album….

Se siete alla ricerca di emozioni, lasciatevi accompagnare dal “Fabbricanuvole”, il viaggio è appena cominciato………………Un saluto a tutti ed un augurio di buona vita

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