Intervista a Resonanz kreis

Benvenuto su system failure. Ci parli del tuo percorso artistico fino a qui?

Fin da ragazzino ho sempre avuto grande interesse per la musica, senza però una idea precisa della mia direzione. Ho imparato a mixare con i vinili negli anni 90 e così ho iniziato a “giocare” con la musica. Successivamente ho scoperto il sequencer e il campionatore…è nata la mia passione. La musica elettronica è sempre stata il mio mondo. Ho fatto parte di due gruppi locali (rock/pop/rap) sempre curando la parte elettronica, in parallelo ho iniziato a creare qualche pezzo mio…. dai musicisti “veri” ho imparato molto! Ormai sono 10 anni che creo musica mia .

Ci puoi parlare anche del tuo background musicale. Nomina anche 3 album che hanno segnato la tua vita…

Ho iniziato ad ascoltare musica negli anni 80 e devo dire che le sonorità dark e new wave mi hanno segnato. Depeche Mode, Cure, New Order… ma anche tutto il resto di quel periodo.  Successivamente mi sono avvicinato all’elettronica in tutte le sue sfaccettature: Orbital, Prodigy, Aphex Twin, Chemical Brothers, Massive Attack, Moby, Röyksopp, Air, Dj Shadow…insomma in tutte le direzioni. Non solo elettronica ovviamente, tutti i generi hanno il loro momento… anche il pop commerciale.
Tre dischi che mi hanno segnato?
“Black Celebration” – Depeche Mode
“Dead Cities2 – Future Sound Of London
“Music For The Jilted Generation” – Prodigy

Come prende forma un tuo pezzo? Parla del processo creativo alla base…

Di solito parto da una melodia o un sample e ci costruisco intorno tutto il resto. In realtà non esiste una procedura …. ogni traccia ha una storia

Che strumentazione usi(programmi, plugin etc)?

PC – FL Studio – Tastiera e launchpad
…. mi piace molto rielaborare campioni esterni.

Abbiamo recensito il tuo nuovo album “Analogue Influence”. Puoi parlarci della sua genesi? Dove è stato registrato? Che tecnica di registrazione è stata usata? Difficoltà nel processo di registrazione?

Il tutto nasce e cresce completamente in casa, nel mio piccolo “home studio”. Ogni traccia mixata e masterizzata da me, nessuno prima dell’uscita del disco ha mai sentito neanche un suono. Quando creo devo essere solo.

La cover dell’album(in figura subito sotto) cosa rappresenta?

Il concetto di un qualcosa di “reale” che prova ad intromettersi in un mondo digitale. In una immagine regolare qualcosa irrompe, tutto appare disturbato ma qualcosa prende forma, in modo quasi armonioso.

Quale canzone preferisci di “Analogue Influence”?

Direi “Sinuslinie”, è la traccia dalla quale è nato tutto l’album.

Quali sono le differenze con i tuoi lavori precedenti?

Credo sia il mio lavoro più completo. Negli anni la mia musica è cambiata molto, non nella direzione ma nella completezza.

Riguardo il tuo nuovo album ho letto queste parole: “E’ un album che prende vita da influenze analogiche, provenienti dal passato. Armonia, frequenze, vibrazioni……una parte importante di noi stessi. Un viaggio intimo accompagnato da sonorità cupe e avvolgenti…” Puoi commentarle?

Analogue Influence è un album dove ho lasciato intromettere suoni non elettronici (campioni), suoni che mi affascinano e sposano bene con il mio sound. La scelta e l’elaborazione dei sample è stata accurata.

Auto-produzione per necessità o per scelta?

Ovviamente necessità….. oggi l’autoproduzione offre la possibilità a tutti gli artisti di poter divulgare la propria musica.

Quanto può aiutare Spotify con le sue playlist per la diffusione della musica di un artista emergente?

Sono un grande utilizzatore di Spotify, ho scoperto artisti favolosi. Credo che le playlist siamo uno dei modi migliori per far conoscere la propria musica.

Cosa pensi del panorama indie italiano?

Credo che la musica indie italiana stia vivendo un periodo di grande successo, almeno tutto il mondo “pop cantato”. Per quanto riguarda l’elettronica l’Italia è potente ma meno valorizzata qui.

La tua musica è a tratti tanto ambient. Quanto è importante usare la musica come mezzo di evasione dalla realtà?

Credo sia importante riuscire a staccare la spina e dedicarsi a se stessi. Personalmente ho sempre usato la musica come mezzo di evasione.

Per finire, saluta i nostri lettori ed invogliali ad ascoltare la tua musica…

Vi ringrazio per lo spazio che mi avete dedicato, spero di regalare sensazioni positive a chi ascolterà il mio nuovo album. Grazie a tutti.

Link per l’ascolto:

Spotify: https://open.spotify.com/album/7zRVVcNjkj9F9Xs7XeLhXW

Deezer: https://www.deezer.com/it/album/123427012?utm_source=deezer

Apple Music/iTunes: https://music.apple.com/gb/album/analogue-influence/1492106028

Tidal: tidal.com/browse/album/125971634?play=true

YouTube Music: https://music.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_k6wUQpUuSQHqcbLUMbpKC6pCwPAGMldAo

Bandcamp: https://resonanzkreis.bandcamp.com/album/analogue-influence

Analogue Influence

Data di rilascio: 2 Gennaio 2020

Artista: Resonanz kreis

Durata: 35:18 min

Genere: Elettronica, Downtempo, Electro Dark
Label: Auto-produzione

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