Intervista a Nicola Trois

Esce venerdì 24 maggio nelle radio e in tutti i digital stores “Lexie”, il nuovo singolo di Nicola Trois. Il brano, caratterizzato da forti sonorità rock, esplora il tormento evocato da un ricordo intenso al punto da impedire il sonno.

Abbiamo intervistato l’artista…

Come è nata in te la passione per la musica? Chi sono i tuoi miti musicali?

La mia passione per la musica è nata quando ero molto piccolo, sfortunatamente per i miei vicini di casa (ride). Vengo da una famiglia di cantanti e musicisti e ricordo che in casa mia, tra radio e dischi, si ascoltava molta musica. Come fanno tutti i bambini, cercavo di imitare e seguire quello che sentivo e così, a circa 7/8 anni già strimpellavo la chitarra e cantavo. I miei miti musicali sono sicuramente Elvis Presley, l’artista che ha “acceso la miccia”, Bob Dylan, U2, Jeff Buckley, Sting e i Radiohead, solo per citarne alcuni. Artisti italiani che mi hanno ispirato sono sicuramente Lucio Battisti , Lucio Dalla , Marco Masini, Vasco Rossi, Mina e Gianluca Grignani.

Di quale concerto conservi un ricordo indelebile?

Sembrerà strano, ma tra i concerti che ho fatto, più o meno importanti, quello che in assoluto mi ha segnato di più e mi ha fatto capire quanto amassi la musica è stato il mio primissimo “concerto” in acustico. Era il saggio di terza media, all’interno di un’aula magna gremita di persone mi esibivo per la prima volta davanti a un pubblico. La mia voce tremava, la mano sulla chitarra anche mentre suonavo “I’m Yours” di Jason Mraz seduto su uno sgabello che mi sembrava piccolissimo da quanto ero agitato. Sicuramente un ricordo indelebile e bellissimo che molti miei amici ancora ricorderanno.

Viene premiato dall’associazione culturale Mostralido presso l’Hotel Excelsior del Lido di Venezia per essersi distinto come giovane nella provincia di Venezia. Che emozioni hai provato?

Mi sono sentito felice ed orgoglioso ma con lo spirito di voler guardare avanti perchè consapevole che c’è ancora tantissimo lavoro da fare.

“Lexie”, il tuo nuovo brano. Di cosa parla?

Lexie è il nome di una ragazza americana che ho conosciuto anni fa qui al Lido di Venezia e con la quale ho avuto una storia durata il tempo di un’estate. Penso che inconsciamente per me lei rappresentasse il “sogno americano”, la novità, la freschezza e il mistero d’oltreoceano. La canzone parla del tormento che può causare un ricordo o un’emozione che sembra non voler volare via dalla nostra testa: ci giriamo e rigiriamo nel sonno senza riuscire a dormire. L’amore però, può continuare a vivere oltre la vita, nel mondo dei pensieri e dei sogni e questo lo rende immortale.

Questo singolo apre la strada ad un EP che uscirà a settembre…Cosa ci puoi dire a riguardo?

Quello che posso dire è che per me questo EP rappresenta un passo molto importante essendo il primo vero lavoro in elettrico insieme alla mia band. C’è un filo rosso che collega testi e sonorità dei brani: il tema del “buio” è molto presente e viene analizzato sotto “luci” diverse, scusate il paradosso (ride)

Il videoclip di “Lexie”. Raccontaci qualcosa di questo videoclip….

Abbiamo scelto l’aeroporto Nicelli come location per rappresentare la leggerezza e la fugacità della vita e delle emozioni, in particolare dell’amore. Il “via vai” dell’aeroporto, è lo stesso che avverto qui a Venezia dove le persone che la visitano stanno qui solo per pochi giorni per poi ripartire. Seppur l’aeroporto rappresenti il tema del viaggio e della progressione, è pur sempre un luogo dove ci si saluta, ci si dice “arrivederci”.

Per finire saluta i nostri lettori ed invogliali ad ascoltare la tua musica….

Saluto tutti i lettori, continuate ad ascoltare LEXIE e cantate: E CAMBIO POSIZIONE…ciao a tutti