Intervista a Nadiejda Miura

Benvenuta su system failure. Hai pubblicato “Underwater”, tuo singolo di esordio. Che programma hai usato per la musica electro? Perchè il dream pop o comunque l’elettronica e non altri generi musicali?

Uso Ableton live. Siccome inizialmente volevo fare musica per eventi di moda, la musica elettronica era il più appropriato. Dopo averla studiata però ho iniziato a sperimentare a creare suoni e mi sono ritrovata in questo mondo. E mi è piaciuto tanto 🙂

Per “Underwater” è stato realizzato un video presente su Youtube. Come è stato realizzato?

Allora, diciamo che avevo zero euro di budget, in più la situazione attuale non mi permetteva di fare qualcosa fuori per cui mi sono arrangiata e ho fatto tutto a casa. Ho comunque provato a rappresentare al meglio il significato della canzone con i mezzi disponibili.

Chi è o chi sono i tuoi artisti preferiti?

Grimes e Miyavi sono i miei artisti preferiti in assoluto poi mi piacciono tantissimi altri artisti come gli Him, Placebo, Indochine ecc e poi la Kpop ahah

Tra il 2008 -2011 facevi parte di una rock band come cantante. Quale è la differenza tra suonare per una band e suonare per se stessi?

Quando si è da solo mancano la condivisione di bei momenti, litigi e sostegno. Il vantaggio invece è di essere il capo di tutto.

Come è nata in te la passione per la musica?

Se devo dire la verità, credo che tutti i musicisti del mondo mi vorranno uccidere ahah. Ero una grande fan dei Tokio Hotel e ho voluto anche io fare qualcosa. È nato un po’ per caso. Il mio migliore amico che faceva il bassista mi ha detto: «Perché non facciamo un gruppo?» scusate ragazzi.

Oltre la musica che arti preferisci?

La danza e la pittura.

Con quale artista o band famosa o indipendente vorresti collaborare?

Indochine, non so perché ma mi piacerebbe tantissimo oppure Miyavi.

Come stai vivendo l’emergenza per il Covid-19? Come passi le giornate?

Non esco molto e lavoravo già da casa per cui non cambia tanto in questo aspetto. Allora faccio un sacco di cose in realtà, faccio grafica, mi preparo per il mio prossimo video sulla letteratura francese, faccio musica insomma non mi annoio mai…

In un mondo in crisi economica, climatica e sanitaria quale è il ruolo della musica?

Sono molto fiera di chi riesce a fare musica potendo trattare di certi temi e possa sensibilizzare le persone come hanno già fatto in tanti ma l’importante che ognuno di noi possa già fare il suo nel piccolo.

Talento, studio e tecnica. Come si devono intrecciare in un artista?

Un’artista è una bellissima parola e allo stesso tempo molto complicata. Un’artista secondo me non deve per forza avere studiato tutte le tecniche del mondo, deve essere solo lui con la sua creatività senza che segua nessuno nella sua opera e saper trasmettere. Personalmente non mi considero affatto un’artista, già solo per creare un brano mi creo tutto un piano di teorie e poi mi faccio trasportare e poi non sono nata con nessun dono ahah

Progetti futuri? Altri singoli? Un ep o un album?

Certo ! Ora, sto lavorando su altri 3 pezzi 🙂 se tutto va bene il prossimo singolo uscirà tra due mesi.

Per concludere, saluta i nostri lettori e raccontaci dell’emozione che hai provato quando hai visto finalmente il video di “Underwater” online…

Ciao ragazzi, vi ringrazio per avermi letta 🙂 e spero che apprezzerete quello che faccio e che direte quello che pensate. Quando Underwater è stato messo online, ero davvero felicissima e ho fatto il ballettino di gioia ahah perché era un lavoro che avevo fatto da sola senza un soldo e non mi vergogno di dirlo perché ragazzi se anche voi volete fare musica non bisogna per forza avere mille cose. Si fa come si può, l’importante è di essere se stesso e poter mostrare quello 🙂