Intervista a Moran DiX
Presentati in poche righe ai nostri lettori….Ci parli del tuo progetto artistico Moran DiX?
Il progetto Moran DiX nasce circa un anno fa, DiX è una sorta di Alterego, una sfacettatura trasgressiva e ribelle di Silvia. Un lato dark e inesplorato dove mi è possibile esprimere me stessa annullando ogni sorta di pregiudizio e paura.
Come sono stati i tuoi inizi con la musica?
Inizio piuttosto tardi ad avvicinarmi seriamente alla musica anche se è sempre stata presente nella mia vita. Ho cominciato nel 2009 a seguire lezioni private presso l’accademia Cantarte a Padova con Alessandra Mella, la mia prima ed unica insegnante che non smetterò mai di ringraziare, è stata proprio lei ad infondermi e a darmi un qualcosa che non avevo LA FIDUCIA IN ME. Dopo circa 4/ 5 anni di lezioni ho sentito crescere in me un desiderio puro, quello di realizzare con le mie mani un progetto solo mio e completamente diverso dagli standard attuali di musica “Pop”.
Come prende forma una tua canzone?
Paradossalmente sono stati i miei lati oscuri a darmi tutto ciò di cui avevo bisogno. A 14 anni non ero una ragazzina spensierata e attraverso la scrittura riuscivo ad esprimere emozioni e sentimenti “inscatolati”. Da questo nasce un testo che poi affianco con una melodia ispirata da un brano di molti artisti che seguo appassionatamente.
Quali sono gli artisti che influenzano le tue scelte musicali?
I principali sono: Florence and the machine, Sia, Jillian Banks, 30 second to mars, Lana del rey e da tanti altri del genere elettronico, pop, indie…
Essere emergenti ora. Che Italia discografica ti trovi davanti?
La verità? Per me nessuna, stò imparando a non dipendere da nessuno, voglio costruirmi il cammino in totale libertà artistica e poi non amo i compromessi.
E il video di “Demon Divine”? Come è nata l’idea e chi ti ha aiutato a realizzarlo?
L’idea del video è stata totalmente mia, naturalmente per poterla realizzare mi son appoggiata a chi poteva sostenermi nel farlo, loro sono gli Elephant Road, ragazzi giovani e dinamici! L’idea di Demon proviene da molte decisioni simboliche; la liberazione, la fede, l’accettazione, il coraggio tutto ciò mi rappresenta a pieno, come mi rappresenta Venezia, nonché la mia città!
Come è stato collaborare con Luca Panebianco?
Luca Panebianco è un vero Professionista non credo che esistano altre parole per poterlo definire. Quando entri sai di avere la certezza di una competenza, quando esci sai che il lavoro ha raggiunto questa conferma.
Sei anche una modella?
No, non sono una modella, anche se posso dar questa impressione, mi piace l’estetica, non me ne vergogno, son sincera.
Di quale messaggio vuoi essere portatrice con la tua musica?
Ci sono molti messaggi in questo progetto, alcuni abbastanza profondi:
1.Una donna ha molte potenzialità e anche nelle difficoltà ha risorse incredibili, non è necessario l’appoggio di nessuno se non della sua tenacia.
2.Scegliere liberamente chi e cosa si vuol essere senza dogmi e obblighi imposti dalla società.
3.Non tutto il male ha il color nero come non tutto il bene ha il color bianco.
4.Accettare i propri “mostri” capendo perché esistono, magari stanno dicendo delle cose molto profonde riguardo a noi stessi.
Quanto è importante trasmettere bellezza con la propria musica?
Molto senza dubbio, ma trovo che alle volte a meno che non si stia parlando di becero trash anche la bruttezza abbia una sorta di fascino.
Puoi anticiparci qualcosa dei tuoi prossimi progetti musicali?
Dovrebbe uscire “Mask and beliefs” terzo singolo dell’album di debutto “Karma” che dovrebbe uscire a fine anno, intanto questo.
Per finire saluta i lettori di System failure e invoglia loro ad ascoltare la tua musica…
Un saluto grande e Grazie a tutti gli amici di system failure, seguitemi su facebook, instagram e Youtube, di certo non vi annoierete!