Intervista a Luca Mazzieri

Bentornato sul nostro sito. Dopo “Spari” e “Lunapark” ecco la pubblicazione del tuo album. Ci parli della sua genesi?

Ciao e grazie mille per l’ospitalità! Il disco ha avuto una genesi abbastanza lunga. Non tanto per i testi che li avevo ma per la sua registrazione. Ci tenevo a farlo con Mirco e Stefano ma le registrazioni diventavano quasi sempre delle grandi baracche! Come dice sempre Mirco “se avessimo bevuto la metà il disco era pronto nel 2020”

Quale canzone preferisci del tuo album e perché?

Lunapark racchiude tutto quello che vuole essere “Quasi Mai”. E’ la mia preferita.

Ogni pezzo sembra uno spaccato della vita dei ragazzi della provincia…ci puoi dire qualcosa in più riguardo questa scelta?

Dopo aver girato in lungo e in largo con le mie band precedenti sono tornato a vivere nella mia provincia rincontrando tanti amici che non vedevo da un po’. Loro mi dicevano “racconta racconta” ma io volevo ascoltare cosa avevano da raccontare loro.Non è detto che devi andare in America per trovare l’America.
Racconto questo.

Che cosa consiglieresti a te stesso e a chi decide di provare a vivere di musica?

Tante cose che compri non servono a niente. Non aver paura di cambiare, non sentirti mai fuori tempo o fuori posto perché il tuo posto e il tuo tempo ci sono sempre. Impegnati. Prima dei live bevi poco.

Quale è il verso più bello che hai mai scritto?

Il tuo qual’ è?

Il miglior spettacolo dove hai mai suonato?

Prima di Arcade Fire a Ferrara Sotto le Stelle e nel salotto di una ragazza a Reggio Emilia.
A pari merito.

Nel tuo cassetto, ricco di sogni, cosa è nascosto?

Scrivere una canzone per Luca Carboni e decidere come arrangiarla assieme in Trattoria.

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