Intervista a L’entrata di Cristo a Bruxelles

Benvenuti su System failure. Presentatevi ai nostri lettori….

Eros: Io sono Eros, chitarrista e cantante
Marco: Io sono Marco, bassista
Claudio: Io sono Claudio, batterista

Descrivete brevemente il vostro sound…

Eros: Quando scriviamo ognuno di noi mette qualcosa di suo, io metto la componente forse più cantautorale, Claudio offre spunti sulle ritmiche e pesta forte. Marco intreccia il tutto giocando con la componente sonora e sperimentale. Il nostro sound e il punto d’incontro tra più linguaggi.

Ci parlate del vostro percorso artistico fino a qui?

Marco: Siamo amici da sempre, prima ancora di suonare assieme. Ci trovavamo a parlare e ad ascoltare tantissima musica fin da ragazzini. Abbiamo visto un sacco di concerti assieme e quando abbiamo deciso formare una band c’è stata da subito grande sintonia. Passavamo tantissime ore in saletta a lavorare alle canzoni. Ora ci divertiamo a suonarle per festival e locali. Quegli stessi posti in cui da ragazzini andavamo a sentire i nostri gruppi preferiti!

Come vi siete appassionati alla musica?

Eros: Da piccoli, io e mio gemello Marco, nei viaggi in macchina con mio padre ascoltavamo i suoi nastri di gruppi anni 70-80… Ascoltavamo i Pink Floyd, i Supertramp, Dalla o Bennato … Mia madre ha sempre amato De André. Scoprivo allora le canzoni e sognavo di farle anche io da grande…

Claudio: Andando ai concerti con mio fratello più grande che mi accompagnava a vedere gruppi come gli Shandon, Linea 77, Meganoidi…

Qualche aneddoto che vorreste raccontarci (live, sala prove etc)?

Claudio: Una volta finché suonavamo è salita un’alpina ubriaca, si è spogliata e ha iniziato a ballare. Inutile dire che nessuno guardava più noi… comunque il concerto è andato benissimo!

A cosa vi ispirate per scrivere le canzoni e quali sono i vostri riferimenti musicali?

Marco: Dipende, molto spesso quando suoniamo tiriamo fuori quello che vorremmo poter sentire in quel momento e se non lo fa nessun altro cerchiamo di farlo noi. Ci ispiriamo a quello che non c’è in quel caso…

Claudio: Che tra l’altro è un disco a cui ci ispiriamo quando ci ispiriamo! (Quello che non c’è)

Eros: dipende dal periodo! Ascoltiamo davvero tanta musica… Tutti e tre… Durante la registrazione di questo disco io ascoltavo molto i Neutral Milk Hotel… Come modo di scrivere trovo suggestivo lo stile dei vecchi cantautori italiani… Perché raccontano selezionando accuratamente le parole…

Abbiamo recensito il vostro disco omonimo. Di cosa parla? Su quale traccia del disco dovrei soffermarmi e perché?

Eros: Il disco raccoglie dei frammenti di esperienze vissute. Anche quando le storie raccontate sembrano assurde contengono delle istantanee del momento in cui sono state scritte. E’ difficile trovare un solo pezzo su cui soffermarsi. Forse L’entrata di Cristo a Bruxelles è quello che già a primo ascolto sintetizza le diverse anime del disco, da quelle più cupe e arrabbiate a quelle più ironiche e più punkeggianti.

Perché avete scelto proprio quella cover(in figura subito sopra) per il disco?

Marco: Ho preso quell’immagine da uno scorcio del paese in cui viviamo. Le tre croci sono apparse durante la notte nella vetrina del bar di un nostro amico, per mano di qualche teppista. Le canzoni parlano delle nostre vite e la copertina doveva rappresentare qualcosa di molto vicino a noi.

Chi si è occupato del songwriting?

Eros: Io mi occupo dei testi. Lo faccio ogni volta che posso, dalla pausa pranzo a lavoro alle code in auto… o quando sono in viaggio… Appunto i pensieri ogni volta che sento il bisogno di farlo. Alla musica poi lavoriamo tutti assieme.

Dove è stato registrato il disco e che tecnica di registrazione è stata usata?

Claudio: Il disco è stato registrato cercando ricreare il più fedelmente possibile quello che il nostro pubblico può trovare durante i nostri concerti. Per questo abbiamo deciso di tenere un approccio minimale, senza abusare di sovra-registrazioni e di effetti speciali da studio. Per quanto riguarda il mixing e mastering ci siamo affidati allo Studio Maya di Genova dove Andrea Torretta ci ha aiutati a far uscire il suono che volevamo.

Con quale artista o band indipendente vorreste collaborare per il futuro?

Claudio: Abbiamo già in mente delle cose da fare con degli artisti molto bravi che fanno parte del collettivo dei Magnanimi Gnomi. Per ora non possiamo anticiparvi nulla… Ma ne sentirete parlare presto…

Salutate i nostri lettori e invogliateli ad ascoltare la vostra musica…

Claudio: Ciao lettori di System failure! Ascoltate il nostro disco!

Eros: Noi l’abbiamo suonato migliaia di volte e ancora ci diverte suonarlo e sentirlo!

Marco: Probabilmente perché non ci siamo mai imposti niente e ci siamo sempre divertiti a suonarlo. Credo che tutto questo si senta nel disco! Buon ascolto!

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