Intervista a Kukla

Come ti sei avvicinata al mondo della musica?

Mi sono avvicinata alla musica grazie ad una curiosità innata nello sperimentare l’uso di vari strumenti, soprattutto nelle aule di musica a scuola. Mi affascinava l’idea che un oggetto potesse trasformare un’emozione in suono. Passavo ore ad esplorare tutto ciò che potesse produrre una melodia.

Come è nata questa passione in te?

Quando mi sono trasferita a Londra da sola a 17 anni, ho scoperto una città dove la musica è ovunque: nelle metropolitane, nei negozi, per strada. Mi ha fatto capire che la musica poteva essere non solo una passione, ma anche un modo di vivere. È stato un momento decisivo, che ha trasformato il mio amore per la musica in un progetto di vita.

Come nasce e prende forma una tua canzone?

Le mie canzoni sono il frutto di un lavoro di squadra. Carlo Bassetti che porta i versi, qualcun altro che lancia un’idea, mentre io mi concentro sul trovare il mood musicale giusto, lavorando nella mia intimità. Poi ci ritroviamo per confrontarci e dalla condivisione delle nostre idee nascono le canzoni. La musica per me è soprattutto condivisione.

Che ambiente crei intorno a te?

Mi piace creare un ambiente stimolante e accogliente. Spesso c’è un amico che passa di lì, un bicchiere di vino in compagnia, ma soprattutto tante ore con le cuffie, seduta al tavolo del mio home studio, che amo profondamente. È il mio spazio sicuro, dove posso immergermi completamente nella musica.

Area Sanremo con il singolo “Come si sta bene”. Che emozioni hai provato?

È stata un’esperienza incredibile. La parte più preziosa è stata conoscere gli altri 600 artisti e condividere con loro la stessa voglia di musica. Ancora oggi con alcuni di loro abbiamo una chat su WhatsApp, dove ci scriviamo, ci diamo consigli o collaboriamo, e ci avvisiamo delle reciproche uscite musicali.

Nel 2016 firma con CDF Records e pubblica il singolo “Le più belle cose”, che raggiunge circa 500.000 visualizzazioni su YouTube e ottiene passaggi su radio nazionali come Radio 105. Puoi presentare questa canzone ai nostri lettori?

Le più belle cose è stata una delle mie prime canzoni a trovare un pubblico ampio. Parla di bellezza nelle piccole cose e di come spesso dimentichiamo di apprezzarle. È un brano che mi ha fatto capire quanto la musica possa connettere le persone, superando ogni distanza.

Il tuo sound è tra electro, urban ed indietronica. Come lo hai elaborato?

Le esperienze e le sonorità che ho scoperto vivendo a Londra mi hanno fatto innamorare della potenza dell’elettronica, che ho poi voluto mescolare con la tradizione cantautorale italiana, fatta di belle parole e immagini poetiche. Il mix di questi due mondi mi rappresenta profondamente. Sono sempre alla ricerca di un equilibrio tra emozione e ritmo, tra profondità e leggerezza.

“Parole più belle” segna il ritorno di KUKLA sulle scene con una ballad elettronica intensa e struggente. Di cosa parla questa canzone? Puoi parlare pure della sua genesi?

Parole più belle è un invito a non trattenere quei sentimenti e quelle parole che spesso restano sospese. Parla di innamoramento, di quel viaggio travolgente che ti fa sentire perso e meravigliato allo stesso tempo. È nata come un’esplorazione di queste emozioni, che ho voluto tradurre in una ballad elettronica, intensa ma anche intima.

Chi sono i tuoi miti musicali? Ti piacciono i Coma_Cose?

Amo artisti come Björk e Lana Del Rey, che uniscono profondità e autenticità nelle loro opere. Mi piacciono molto i Coma_Cose e sento vera autenticità e sincerità nei testi e nella loro musica, un elemento che apprezzo tantissimo.

Con quale artista o band del momento vorresti collaborare?

Il mio sogno nel cassetto sarebbe collaborare con Diplo o Labyrinth, anche se sono sogni grandissimi. In Italia, invece, mi piacerebbe molto mischiare la mia voce con una voce maschile e atipica come quella di Mahmood. Ma vorrei soprattutto sperimentare con degli inserti rap con una voce piena come quella di Salmo, mi affascinerebbe tantissimo.

Su quale palco sogni di suonare?

Il MiAmi di Milano, nella mia città, è l’evento musicale che preferisco. Mi fa vivere la musica in piena libertà, nel bellissimo spazio del Magnolia, e mi piacerebbe moltissimo farne parte attivamente un giorno.

Il verso più bello che hai mai scritto?

Curo così tanto i testi delle mie canzoni, insieme a Carlo Bassetti, che isolare un solo verso sarebbe un torto a tutte le altre parole non scelte. Mi piacerebbe che fossero gli ascoltatori a rispondere a questa domanda.

In un mondo al collasso per tanti aspetti quale è il ruolo della musica secondo te?

La musica è linguaggio universale, un modo per connettere persone e menti anche molto diverse tra loro. In un mondo così frammentato, la condivisione attraverso la musica è fondamentale: può unire, ispirare e dare speranza come poche altre cose sanno fare.

Cosa bolle in pentola per Kukla?

Nel 2025 uscirà il primo album, nel frattempo sto lavorando a nuova musica e a un progetto live che spero possa portare la mia visione ancora più vicino al pubblico. Il viaggio continua e non vedo l’ora di condividere ogni passo.