Intervista a Joshua Thriller

Benvenuti sul nostro sito. Come vi siete conosciuti? Come è nata in voi la passione per la musica?

Con Federico Romeo, che ha scritto le parole e la melodia di “Cloud on the water”, ci conosciamo dai tempi del liceo ed era da molto che volevamo fare musica insieme. Paolo Ferrarotto e Ciccio Bassi sono due amici fraterni con i quali ho condiviso e condivido momenti musicali molto importanti. Sono tutti musicisti bravissimi che sanno quando ottenere qualcosa di concentro ed efficace, cogliendo l’attimo.
La passione per la musica, e penso di parlare anche per loro, è parte integrante delle nostre esistenze. Veniamo tutti da famiglie in cui la musica è qualcosa di educativo oltre che ludico.

JOSHUA THRILLER non è una band, ma un contenitore di collaborazioni artistiche in cui musica, moda e arti visive si incontrano e creano. Quanto è importante far incontrare le arti? Oltre la musica che arti preferite?

È fondamentale fare incontrare le arti, perché la tua tavolozza di colori diventa più ampia. Ottieni risultati che non ti aspetti. Oltre la musica, il teatro è l’arte che preferisco.

Se la vostra musica fosse una città, un libro o un quadro?

“Viaggio ad Ixtlan” di Carlos Castaneda. La città sarebbe Los Angeles.

Quali sono i vostri miti musicali?

Non riesco più a definirli miti, ma sicuramente i Maestri sono Elvis, Beatles, Creedence Clearwater Revival, Led Zeppelin, U2, Lenny Kravitz, Eddie Cochran, The Doors. La lista potrebbe allungarsi, le influenze sono sempre dietro l’angolo. Anderson Paak per esempio è una figura musicale moderna di assoluto interesse. Coniuga la tradizione alla musica di oggi.

Autoproduzione per scelta o per necessità?

È una necessità che sceglierei anche se avessi un contratto. Avere il controllo del proprio lavoro in studio è fondamentale.

Cloud on the water. Ci potete parlare di questo singolo? Di cosa parla la canzone? Dove è stato girato il video?

È liberazione dai preconcetti della società. È libertà totale, comunicazione senza sovrastrutture. La canzone parla di questo: di lasciar libera l’anima. Musicalmente è un classico funk su cui abbiamo operato a livello sonoro ma in modo diretto e senza fronzoli. Il video è stato girato nella sala dove proviamo sempre, l’associazione musicale “Solosuono”, Catania. Ci sembrava il minimo, ci ho passato molto tempo e in questa sala ho scritto un sacco di canzoni.

“Cloud on the water” è quello che penso sia il rock and roll” ho letto. Cosa significa al mondo d’oggi fare musica rock e cosa significa essere un rocker?

A dire il vero non ci ho mai riflettuto molto su cosa significa essere un rocker. Sono sempre stato così. forse dovremmo chiederlo ad altri (ride). Ma voglio rispondere a questa domanda dicendo che il rock and roll è uno stato della mente. Credo che oggi, fare musica rock sia come è sempre stato. Cerchi di tirare fuori melodia e ritmo da una musica che rischierebbe di diventare chitarre distorte e vestiti di pelle. Ci vorrebbe un po’ di revisionismo storico su cosa è il Rock e come ci si approccia al rock.

Giorgio Indaco è un musicista e poli-strumentista. Tra i vari strumenti quale preferisci?

Sono nato come batterista. Qualunque cosa faccia, la faccio pensando alla sezione ritmica. In “Cloud on the water” mi vedi alla chitarra, ma nella mia mente sto suonando la batteria. Io vivo da sempre nella sezione ritmica.

Come è la situazione indipendente in Sicilia. Io l’ho sempre vista tanto ricca e stimolante….

Lo è davvero. Parlando di Catania, il mito della “Seattle d’Italia” la rende una città molto nostalgica verso un passato che non tornerà più. Molti giovani talenti, i ventenni, sono andati via da Catania. Lo vedo attraverso Instagram. È una città piena di musicisti bravissimi, ma l’età media è molto alta e sembrano quei politici che non vogliono lasciare la poltrona. Trovare uno spazio è molto difficile. Palermo prima della pandemia la ricordo molto viva e piena di fervore artistico, ci andavo spesso e trovavo una libertà che a Catania difficilmente riscontravo. Chiaramente due anni di restrizioni hanno abbassato il livello energetico. Si sta cercando di venirne fuori.

Elektra Nicotra e Joshua Thriller. Quale è la differenza tra collaborare con la mente “vulcanica” e strabiliante di Elektra Nicotra e collaborare con questa nuova band che sembra essere un progetto alquanto avvincente?

Io ed Elektra siamo cresciuti insieme, sappiamo tutto l’uno dell’altro ma continuiamo a stimolarci e trovare novità artistiche. Sono felice che, nel caso di “Cloud on the water”, lei sia stata la stylist e la regista del video. Lo fa sempre per i suoi video, ma poter essere dall’altra parte della camera credo sia stato stimolante per lei. Le sue riprese sono ottime, l’occhio che ha avuto è stato perfetto. È un’artista completa e lo ha dimostrato ancora una volta. Non c’è una vera differenza, perché siamo tutti amici e collaboratori che lavorano insieme da tanto anche in altri progetti. Poterli riunire in un collettivo del genere è per me un onore. Mi prendo la briga di metterci la faccia, ma senza di loro non avrei dove andare.

Secondo voi cosa è cambiato in Italia dopo i trionfi dei Maneskin?

Secondo me Nulla. I Maneskin stanno ottenendo successo ovunque, forti di una possente macchina pubblicitaria che li pompa, ma in Italia mi sembra che siamo ancora sotto le grinfie del finto ghettorap/trap da quattro soldi e tormentoni estivi di bassa qualità. La situazione musicale italiana è molto complicata. Bisognerebbe smantellare tutto.

Come è il vostro live perfetto? Come lo immaginate?

Lo immagino come è sempre stato durante la mia vita fino ad oggi. Un dare e ricevere con il pubblico. Il pubblico è una droga. Un pubblico che prende quello dai e rilancia la palla è il live perfetto.

Per finire, salutate i nostri lettori e parlateci dei vostri progetti futuri? C’è magari un ep o un album all’orizzonte?

Al momento non c’è un album in vista per JOSHUA THRILLER, continueremo sulla scia dei singoli.
Saluto tutti i lettori di System Failure, grazie per la vostra attenzione! Seguiteci online, speriamo di poter suonare al più presto dal vivo per voi!!

Social:

https://www.facebook.com/giorgio.indaco.5/

https://www.instagram.com/giorgio_indaco/