Intervista a Johnny Cannuccia

Benvenuto sul nostro sito. Si spieghi come è nata in te la passione per il rap? Perché questo e non altri generi musicali?

Salve a tutti. Era l’anno 1989 per radio passava LA MIA MOTO di Jovanotti. Fu amore al primo ascolto. Ho sentito fin da subito che il rap mi rappresentava, fino poi ad arrivare al 1996 con il disco COSI COM’E’ degli Articolo 31 un album fantastico. Decisi che quella era la mia strada. Il mio modo di vivere.

Chi sono i tuoi miti musicali?

Jovanotti, J-ax, Caparezza, 883, Litfiba, Negrita, Cypress Hill, Ac/Dc, Placebo, Queen of the Stone age, e tanti altri sia italiani che stranieri…..

Quanto è importante per te la scrittura di una song?

In modo assoluto non so rispondere, per me è vitale, mi distoglie dai problemi giornalieri, come se vivessi in una realtà parallela

Disponibile su Youtube dal 13 luglio “Fuori tutto”, il video del nuovo singolo di Johnny Cannuccia. Di cosa parla questa canzone? Ci parli pure della sua genesi?

Fuori tutto nasce da una discussione, punti do vista molto diversi, l’ho scritta quasi di getto, per liberarmi da delle catene che mi andavano strette. Quindi cerco di esortare l’ascoltatore a vivere la propria vita, nonostante ogni sfiga. L’idea del titolo arriva da una pubblicità anni 90 di una famosa catena di prodotti tecnologici.

Quale è il filo rosso che unisce le tue canzoni?

La chiarezza, quello che penso lo scrivo, a volte anche in modo troppo chiaro, comunque a me piace raccontare la vita quotidiana di una persona normale come sono.

Quale è la differenza tra suonare per se stessi e suonare per una band?

Suonare con la band è qualcosa di meraviglioso, è una condivisione, è un confrontarsi con il bassista piuttosto che con il chitarrista ecc, suonare per se stessi è la versione egoistica ed egocentrica del suonare con la band.

Hai fatto parte di una band metal. Cosa ci racconti di questa esperienza?

Esperienza fantastica che consiglio a tutti. Ai tempi avevo 22 anni. Andavo a dormire alle 4 e alle 5 e mezza suonava la sveglia per andare a lavorare in cantiere. Con i ragazzi del gruppo eravamo molto affiatati facevamo 3 giorni a settimana di prove e poi 2 live a settimana, praticamente suonavamo 5/6 giorni su 7. E siamo riusciti a produrre un disco con relativo tour. Bello bello.

Hai mai pensato di introdurre dell’elettronica in una tua canzone?

Certamente alcuni dei pezzi più vecchi hanno molta elettronica, molti synth, ma oggi preferisco il “suonato”….

Saluta i nostri lettori e parlaci dei tuoi progetti futuri….

Con il mio amico Palo Minciotti stiamo preparando tanta bella roba…Posso anticipare che molto probabilmente dopo l’estate uscirà qualcosa di potente. Grazie della chiacchierata e Buona musica a tutti.

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