Intervista a In3pido

1)Benvenuti su System failure. Come si è formata la vostra band? Raccontateci tutto…

Massimo e Giancarlo che suonavano assieme in un precedente gruppo incontrano Cristiano e Christian nel corso di una jam session in occasione di una festa. Ci siamo molto divertiti quella sera e abbiamo deciso di iniziare insieme qualcosa di speciale. Inizialmente eravamo in 5 Christian era alla chitarra acustica e c’era un altro bassista, infatti decidemmo di chiamarci In3pido che in Veneto vuol dire “in 3 più 2” (cioè 5) poi, andato via il bassista abbiamo rinunciato alle 2 chitarre e Christian ha iniziato col basso ma abbiamo mantenuto il nome. Ora il quinto elemento è un personaggio immaginario: il nostro “rock manager” di nome John (molto attivo su Fb). Abbiamo iniziato , eseguendo cover di brani più o meno conosciuti. Dopo un breve “rodaggio” fu subito chiara la direzione da prendere: proporre musica inedita frutto della fusione delle diverse anime artistiche dei componenti della band. Max alla voce e tastiere, Gianka alla chitarra, Cristiano alla batteria e Chris al basso

2)Che musica ascoltate di solito? Nominate anche 3 album che hanno segnato la vostra vita…

Ciascuno dei membri, con preferenze diverse, è influenzato da svariati artisti. Giancarlo (chitarra) per esempio è da sempre affascinato dai mostri sacri del Rock , Deep Purple, Led Zeppelin, Pink Floyd ma ama ascoltare anche generi diversi dai preferiti per meglio “nutrire” la propria anima musicale. Nella collezione di Christian (Basso) spiccano vari album dei Beatles per poi andare ai Guns ‘n Roses e agli Aerosmith; non manca anche qui un respiro più ampio e l’amore per la musica a 360 gradi che ha portato il bassista del gruppo, qualche anno fa, a cimentarsi con la chitarra nel flamenco. Massimo (voce e tastiera) considera pietre miliari del suo bagaglio musicale l’album “Hunky Dory” di David Bowie che ha accompagnato la sua adolescenza, “Desperado” degli Eagles e, nella musica italiana, ha sempre considerato i brani di Mogol-Battisti il miglior esempio di “simbiosi” tra testo e musica, un unicum nel panorama italiano di cui l’album “Emozioni” è sicuramente un valido esempio. La vera “anima indie rock” del gruppo è senza dubbio Cristiano (batteria) che tra i 3 album più importanti della sua vita mette: Ten dei Pearl Jam, Green dei R.E.M. e Blood sugar sex magic dei Red hot chili peppers. Il ritmo di questi album è rimasto come un marchio indelebile stampato nell’anima del batterista degli in3pido.

3)Come è nata in voi la passione per la musica?

Cristiano (batteria) ha iniziato a 7 anni rubando i preziosi mestoli di legno della nonna per percuotere i fustini di detersivo ricevendo però rimproveri invece di applausi. Negli anni successivi, incurante dei rimproveri, continuò in concerti casalinghi suonando bicchieri e bottiglie finché arrivò a casa la prima vera batteria. Le prime lezioni da un maestro aprirono un mondo nuovo e la possibilità di suonare i brani dei propri idoli. Gli altri membri del gruppo invece iniziarono tutti dal pianoforte ma solo uno gli rimase in parte fedele. Giancarlo (chitarra) iniziò a divertirsi con una tastiera all’età di 7-8 anni e successivamente i genitori gli fecero seguire un corso di pianoforte ma, a causa del troppo solfeggio e forse dell’età troppo giovane, dopo poco tempo abbandonò lo studio. Riprese dopo qualche anno con la chitarra,da autodidatta, dopo solo qualche accordo imparato dal fratello. Christian (basso ) fin da piccolo è sempre stato affascinato dal suono del pianoforte che strimpellava in tenera eta’. Però i genitori lo indirizzarono agli studi di chitarra classica a sei anni dato che il maestro di chitarra era più vicino di quello di pianoforte. Con il passar degli anni gli studi musicali lo porteranno ad un avvicinamento all’ambiente del conservatorio e a conseguire la licenza di teoria e solfeggio. All’età di 14 anni inizia la passione per la chitarra elettrica per passare poi al flamenco a vent’anni e, in anni recenti, al basso. La passione per la musica è tale che Christian, nei ritagli di tempo, trova lo spazio anche per studiare violoncello e canto. In sostanza, una passione che per lui si autoalimenta con le scoperte che ogni strumento porta con sé e le diverse emozioni che può regalare. Massimo (voce e Tastiere) iniziò all’età di 9 anni lo studio del pianoforte classico in una scuola privata tenuta da maestri del conservatorio. Purtroppo l’impegno di ore del terzo anno tra solfeggio e strumento sommato alle ore di studio a scuola non gli permettevano di fare sport e quindi a malincuore abbandonò. La musica gli rimase sempre nel cuore così negli anni 90 con degli amici dell’università che avevano formato un gruppo rock iniziò a cantare e, subito dopo, riprese a suonare il pianoforte per accompagnarsi nelle canzoni Pop e Rock. Finita l’università il gruppo si scioglie e gli impegni familiari e lavorativi portarono ad una “pausa” musicale di un po’ di anni in cui Massimo racconta che continua a suonare il piano e cantare a casa perchè, come disse qualcuno: “lavoro per vivere e suono per non morire”. Nel 2011 si ripresenta casualmente l’occasione di cantare e suonare in un gruppo e Massimo “riaccende i motori” ma contemporaneamente sente la necessità di affinare la tecnica di canto così tra il 2011 e il 2015 prende lezioni da un maestro canto con la tecnica “Estill voice”.

4)Ho letto che “Brexit è stata scelta in quanto canzone più rappresentativa dell’omonimo EP e che meglio fonde i diversi stili delle diverse anime artistiche degli In3pido”. Come è nato questo pezzo? Dove è stato girato il video? Insomma, diteci tutto per bene….

Racconta Massimo cantante del gruppo: “È successo all’improvviso senza pensare a quello che stavamo facendo: in una sessione di prove Christian con la chitarra acustica parte con un nuovo Riff. Giancarlo subito lo segue e con la chitarra elettrica e “incattivisce” il riff. Erano passati pochi giorni dal Referendum in Gran Bretagna sulla Brexit e ascoltando questa nuova musica di getto mi sono uscite queste parole: ” Uk’s out of Europe”.Da lí è partita la batteria con un ritmo serrato….ad un certo punto sembrava  stessimo suonando seguendo uno spartito, mancava solo di completare il testo. Il titolo era chiaro: “Brexit” ed il giorno successivo pensando alle sensazioni ed allo stupore causati da questo storico evento ho completato il testo.” Il Video è stato girato a Bassano da Aldo Grammatica in uno studio fotografico preso in affitto. L’idea del videoclip è nata dalla consapevolezza che ormai, uno dei canali principali di diffusione della musica è Youtube. Su Youtube un buon brano senza un buon video non fa strada, quindi abbiamo deciso di investire in un videoclip della canzone più d’impatto: Brexit.

5) “IN3PIDO, definito scherzosamente dai protagonisti un “toy-rock senza pretese”. Potete commentare questa frase facente parte del comunicato stampa giunto in redazione?

Racconta Chris (bassista) sorridendo: “Questa definizione è stata il frutto di una divertente discussione tra noi; dopo una sessione di prove, con la complicità di qualche birra, si diceva che la nostra è una musica che “non se la tira” e con cui semplicemente ci divertiamo emozionandoci, così mi è uscita questa espressione e, tra le risate di tutti, abbiamo deciso di etichettare la nostra musica e il nostro progetto in questo modo.”

6)Uscito a gennaio 2018 con produzione indipendente, “Brexit” è un album che si è lasciato contaminare da stili diversi: dal rock al blues, passando per il brit-pop con un pizzico di funky. Su quale traccia mi dovrei soffermare di questo album e perché?

Domanda difficile! È come chiedere ad una mamma quale sia il suo figlio preferito. A parte gli scherzi, ogni brano ha delle particolarità e tutti e sei sono molto diversi l’uno dall’altro. Molto particolare è “prigioniero” da poco recensita da un musicista di livello quale Antonio Bacciocchi che dopo aver presentato l’album come“ben fatto e strutturato, fruibile e mai scontato” ha detto : “la canzone “prigioniero” potrebbe stare tranquillamente in un album di Alberto Radius dell’epoca” . Se invece vogliamo restare allo spirito della domanda, la canzone su cui soffermarsi per meglio capire la contaminazione degli stili è “love me tonight” dove, nel finale, si arriva anche ad un accenno di jazz.

7)Dove è stato registrato il vostro disco? Difficoltà nel processo di registrazione? Qualche aneddoto a riguardo?

Il disco è stato registrato Al new sin Studio di Loria (TV) da Luigi Stefanini. Difficoltà non ce ne sono state, ci siamo divertiti come dei ragazzini a Gardaland. Aneddoti ce ne sono parecchi, generati tutti da Luigi, ve ne diamo uno per ogni in3pido. Cominciamo dal batterista incompreso per quanto riguarda il ritmo di wake up girl: “non pensi di disturbare chi ti ascolta cambiando 4 ritmi in 30 secondi?” Per non parlare poi del giro di basso di “love me tonight originariamente sincopato: “eh…Christian questo ritmo lo capisci solo tu!”. Arriviamo quindi all’indefesso chitarrista che non smette mai di suonare nemmeno quando il fonico si avvicina all’amplificatore per regolare i volumi rischiando la perforazione del timpano : “ di prassi quando sono davanti agli amplificatori si smette di suonare”. Per finire il cantante che incurante della schermatura acustica posta attorno al microfono usava questa come leggìo: “Ma secondo te, quella schermatura dietro al microfono l’ho messa lì per bellezza?”

8)Ci dite qualcosa della cover dell’album?

La grafica della cover dell’album è stata disegnata da Mauro Bertoncello seguendo le idee suggerite dai componenti del gruppo. L’idea partita da Massimo era quella di mettere in relazione tutte (o quasi) le canzoni del disco in una immagine: Ecco che si vede un missile che in origine doveva essere un jet ( jet lag) che porta come “prigionieri” i protagonisti su Marte (Schiaparelli) trascinandosi dietro la Gran Bretagna (Brexit) che uscendo dall’Unione Europea esce anche dal pianeta Terra.

9)Come prendono forma le vostre canzoni? Parlate del processo creativo alla base….

Il processo creativo in realtà è abbastanza “anarchico”, ma volendo ricondurre tale processo ad uno schema si può esemplificare così:

a) Si inizia in sala prove registrando quello che in quel giorno e a quell’ora ci suggerisce l’anima. Può essere da un riff provato da uno di noi a casa oppure succede che nasca tutto la sera stessa da una sorta di Jam session.

b) Quando la registrazione risulta interessante si prosegue e si sviluppa la canzone, si completano le parti musicali ed infine si inizia a creare la linea melodica della voce.

c) Completata la linea melodica si procede alla stesura del testo sulla base di quello che la musica ti “suggerisce”.

10)Per finire, un saluto ai nostri lettori….

Siate curiosi ! Siate in3pidi!