Intervista a Il Fine

1. Benvenuti Il Fine, presentatevi e parlateci brevemente di voi.

Siamo una band alternative rock di Treviso che nasce nel tardo 2016, dalle ceneri di diversi progetti musicali. Iniziamo fin da subito a comporre musica inedita e a partecipare a diversi concorsi, calcando alcuni tra i più prestigiosi palchi del nord Italia (Rock Targato Italia, Marilù Rock Contest, finale di Sanremo Rock, finale di Big Valdo). “Il Fine” racchiude in una sola parola l’obiettivo comune agli elementi della band: comunicare un messaggio chiaro e diretto, trattando temi di attualità che prima o poi toccano la vita di tutti. Siamo stanchi infatti di brani che parlano d’amore e di storie a lieto fine, pregne di spensieratezza, successo e divertimento. Vorremmo portare il nostro messaggio facendo riflettere chi ci ascolta. La band è composta da Francesco Nichele alla voce e alla chitarra, Omar Zambon alla chitarra e ai cori, Enrico Cipolla al basso e ai cori e Beppe Acacia alla batteria e alle percussioni.

2. Abbiamo appreso che a breve uscirà un vostro nuovo singolo…
Volete darci qualche anticipazione?!

Il nostro singolo si intitola “Oblio” e tratta della facilità con cui l’uomo tenda a dimenticare, dai grandi avvenimenti storici alle piccole promesse quotidiane. Il nostro messaggio non si limita alla critica, ma vuole essere un grido di speranza affinché non si perda la memoria, ricordare è una nostra responsabilità. È un brano dal ritmo energico, con riff incalzanti e un ritornello orecchiabile, ispirato al rock contemporaneo.

3. Questo singolo anticiperà qualche album?!

Il singolo apre la strada a un LP. Prima però sfrutteremo le opportunità che i canali digitali offrono pubblicando altri singoli e videoclip, per sondare il terreno e farci conoscere meglio.

4. Voi siete di Treviso, come valutate la situazione musicale nella vostra provincia?!

Negli ultimi anni stiamo assistendo a un ritorno della musica inedita; esistono realtà che danno spazio a gruppi come noi che però vanno scovate e supportate. Sarebbe bello dedicarsi esclusivamente al lato artistico del progetto, cioè alla composizione di nuovi pezzi, ma ci dobbiamo confrontare con una situazione che è spesso complessa, sia per gli aspetti burocratici, sia per la mentalità della maggior parte della gente, disabituata a supportare band che propongono un repertorio inedito.

5. E… Più in generale in Italia?!

Ad oggi non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci con realtà al di fuori della nostra regione, eccezion fatta per la finale di Sanremo Rock. Siamo comunque certi che esistano situazioni attive e valide, che ci auguriamo di scoprire al più presto!

6. Che consiglio vi sentireste di dare ad una band agli esordi?!

È un consiglio che ci sentiamo di dare anche a noi stessi! Credere e perseverare nelle proprie idee, curare il messaggio che si vuole trasmettere e soprattutto divertirsi: la musica è e deve rimanere prima di tutto una grande passione!

7. Lasciateci con un vostro motto.

Non abbiamo un vero e proprio slogan o motto, ma vi vogliamo lasciare con un pensiero tratto dal nostro singolo: “… io non ci voglio credere, non mi lascio trascinare!”. Un invito a non subire la vita passivamente, a non accontentarsi di quello che ci propinano, ma andare alla più faticosa ricerca del nuovo e del vero!