Intervista a Francesco Gori

Benvenuto su System failure. Come è nata in te la passione per la musica?

La musica è nata a l’età di 5 anni da mio nonno che suonava il clarinetto.

Sei poli-strumentista. Quale strumento preferisci tra gli altri?

Preferisco di più il pianoforte.

Il 3 dicembre è uscito “Amore”, il singolo d’esordio di Francesco Gori, come leggo dal comunicato stampa. Ci parli della genesi di questo progetto?

E’ nato questo progetto per far capire alla gente che durante una caduta come il covìd ci si può sempre rialzare perché la musica e una cosa bellissima.

Perché solo strumentale?

Perché ho ispirato un po’ al ricordo delle persone che prima si usciva e la gente stava bene.

Che strumentazione hai usato per “Amore”?

Ho usato pianoforte, chitarra e batteria.

Chi sono i tuoi miti musicali?

I miei miti sono i Pooh, Cocciante,Battisti,Tenco,Vanoni e Paoli.

Con chi vorresti collaborare tra artisti del passato e del presente?

Vorrei tanto collaborare con Ornella Vanoni e Francesco Renga.

Perché un progetto da solista e non una band?

Perché ho voluto provare a fare un progetto tutto mio e poi ho voluto creare una musica tutta diversa da quella che fanno ora.

Se la tua musica fosse un quadro, un film o un libro?

Se fosse un film lo ambienterei sul mare e in città e vedere la gente felice.

Faresti una colonna sonora con la tua musica se ci fosse occasione?

Sarebbe una cosa bella se facessi una colonna sonora.

Come si evolverà secondo te il tuo progetto musicale in futuro?

In futuro penserò di fare un altro singolo e poi vedrò di creare un album.

Per finire, saluta i nostri lettori e raccontaci un aneddoto particolare legato alla tua musica se per caso c’è…

Nel 2013 ho partecipato con la banda del paese al concerto dei nomadi e stata una cosa bellissima mi sono davvero divertito.

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