Intervista a Flowerstones

I Flowerstones sono un quartetto rock formatosi nel 2017 che propone un sound duro ma allo stesso tempo orecchiabile. La band è composta da Gianluca Merenda (chitarra e voce), Gabriele Girardi (chitarra), Valentina Muscariello (basso) e Francesco De Quattro (batteria). Il 21 Marzo 2019 viene immesso nei maggiori digital store e servizi di streaming on demand il primo EP “Flowerstones”. Noi lo abbiamo recensito qui(link). Li abbiamo intervistati. Leggete cosa hanno da dire…

Benvenuti su System failure. Ci parlate del vostro percorso artistico fino a qui? Suonate anche in altre band?

Ciao ragazzi! Innanzitutto grazie per lo spazio che ci state dedicando e per la bellissima recensione che avete fatto per il nostro EP “Flowerstones”. Il nostro percorso artistico è ovviamente un derivato di tutte le esperienze musicali di ognuno di noi. La cosa interessante del nostro progetto è l’essere formata per ¾ da persone che avevano smesso di suonare, per le ragioni più disparate, e che hanno voluto rimettersi in gioco e riprendere coscienza del proprio talento. Per quanto mi riguarda dopo varie esperienze con diversi progetti musicali ho deciso di mettermi alla prova come autore e cantante e cercare di mettere in musica quello che avevo in testa, e sinceramente sono contento del risultato che abbiamo ottenuto. Ma vi anticipo che il bello non l’avete ancora ascoltato. Nel frattempo io faccio parte di un altro progetto che sono i Kaiju (anche loro passati sotto la vostra penna virtuale) e collaboro con altri artisti come About Meemo e Andrea Taddeo. Con Valentina (basso) e Gabriele (chitarra) abbiamo un progetto con altri due amici che ha preso forma che speriamo di farvi ascoltare il prossimo autunno.

Come è nata in voi la passione per la musica?

Per noi Flowerstones è quasi riduttivo parlare di pura passione, potremmo dirvi che si tratta davvero di un bisogno primario da soddisfare in qualsiasi modo e in qualsiasi momento. Credo che comunque l’indole artistico/musicale possa definirsi innata in ognuno di noi. Io suono da quando avevo 13 anni (ora ne ho 30), Valentina oltre a suonare il basso è un ottima grafica (è sua la copertina dell’EP), Gabriele è un ottimo liutaio molto conosciuto nella nostra zona, e Francesco è un fotografo eccezionale ed emozionale.

Come nascono le vostre canzoni? Chi si occupa del songwriting, a nostro giudizio tanto ben fatto?

Le nostre canzoni nascono da un ottimo lavoro di squadra, ed abbiamo un modus operandi che abbiamo costruito insieme in maniera del tutto naturale: Io porto un’idea grezza che poi viene scolpita da ognuno di noi man mano che iniziamo a suonare, dando quei colpi di scalpello che danno forma alla canzone, che cerchiamo ovviamente di mandare nella direzione che più le si addice.

Come avete elaborato il vostro sound?

In maniera del tutto naturale. Non ci diamo regole e non ci poniamo limiti. Quello che esce dalle nostre teste e che riteniamo piacevole lo lasciamo scorrere attraverso i nostri strumenti.

Abbiamo recensito il vostro disco omonimo. Dove è stato registrato e che tecnica di registrazione è stata usata?

Il nostro EP è stato registrato presso lo STUDIO 12, situato a Falciano del Massico in provincia di Caserta. A Curare i suoni è stato il bravissimo Giovanni Di Fusco, una persona che ogni musicista vorrebbe sempre trovare negli studi di registrazione, per la sua simpatia, preparazione e gentilezza. Spiegare in parole povere il lavoro e le tecniche di Giovanni è impossibile, è un ragazzo giovanissimo che però pare abbia l’esperienza di chi negli studi ci lavora da 40 anni. Le riprese comunque sono state fatte in presa diretta, ad eccezione di qualche arrangiamento e della voce.

Su quale traccia dell’EP mi dovrei soffermare e perché?

Del nostro repertorio abbiamo voluto presentare in questo EP solo una parte di ciò che siamo. Ogni canzone è un genere a sé, di conseguenza ognuno che ascolta il nostro lavoro si rispecchia in un brano piuttosto che in un altro. Noi pensiamo di aver tirato fuori tre brani di un ottimo livello, e davvero ci risulta difficile sceglierne uno in particolare.

Ci parlate del nome della band e della cover dell’EP?

Il nome della band è nato ascoltando il sound della band e dei nostri primi brani. Abbiamo quella parte melodica e dolce (Flower) e l’altra heavy ed energica (Stones). Per quanto riguarda la cover(sotto in figura) il lavoro è stato svolto dalla nostra bassista Valentina Muscariello, mentre il nostro logo è opera di un’altra bravissima graphic designer che è Stephanie Valeriano.

Con quale artista o band indipendente vorreste collaborare?

Ti dirò che per la professionalità e l’impegno che mettono nel loro lavoro vorremmo collaborare con Miriam Granatello (Nebulae) e Mimmo Ripa (About Meemo).

Quali sono le band che hanno maggiormente influenzato il vostro sound?

Quanto spazio abbiamo per l’elenco? Ahahah. Citiamo le più famose solo per non dilungarsi troppo: Soundgarden, David Bowie, Muse, Radiohead, Queens Of The Stone Age, Jack White, Devin Townsend, Audioslave, Iron Maiden, Kyuss, Monste Magnet, PFM, Porcupine Tree, A Perfect Circle e tanti tanti tanti altri

Riuscite a bilanciare la vostra carriera musicale con la vostra vita?

Fin quando avremo la volontà e la voglia di fare e suonare riusciremo sempre a bilanciare la vita “normale” da quella musicale. Per ora facciamo il tutto con gioia e spontaneità, il che ci fa vivere serenamente il tutto. Certo, ci piacerebbe poter un giorno andare in tour per il mondo e al ritorno fermarci in studio per preparare i lavori successivi e ripetere il tutto, e non è detto che non ci stiamo lavorando per riuscirci.

Progetti per il futuro?

Suonare in giro e farci conoscere, perché crediamo davvero di meritare attenzione. Per il 2020 ci piacerebbe far uscire il nostro primo album, che in realtà, tolti piccoli dettagli, è già pronto per essere messo “su nastro”.

Per finire, salutate i nostri lettori e invogliateli ad ascoltare la vostra musica…

Innanzitutto grazie per il tempo che ci avete dedicato. Non dimenticate di ascoltare il nostro EP, perché dura poco e scorre che è una meraviglia! Peace, Love & Rock’n’Roll!