Intervista a Eschimo

1) Un benvenuto agli Eschimo su System failure. Come sono stati i vostri inizi con la musica? Ci raccontate il vostro percorso artistico fino a qui?

Gio: Ciao System Failure, prima di tutto grazie per la bella recensione, ci avete stupito. Parlando del nostro percorso musicale invece, vi possiamo dire che abbiamo tutti e tre iniziato a suonare molto presto anche se in realtà il progetto Eschimo esiste solo da 2 anni. Abbiamo iniziato a prendere le cose seriamente da poco insomma.

2) Contaminazioni e ispirazioni. Gli Eschimo ascoltano molto la musica di….?

Fra: Abbiamo tutti e tre background un po’ diversi, però ci sono artisti che ci hanno sempre accomunato. Pink Floyd e Beatles in primis, poi anche cose più moderne come i Radiohead o i Queens of The Stone Age. E uguale vale per gli artisti del nostro paese, ci sono i capi saldi come Battisti e De André ma apprezziamo moltissimo anche quelli della scena attuale come Iosonouncane, Verdena e i Calibro 35 che abbiamo visto qualche settimana fa e ci hanno davvero impressionato, fortissimi.

Giulio: Sottoscrivo ogni parola di Fra, inoltre aggiungo che abbiamo una particolare attitudine verso la musica Funk, quindi non possiamo non citare i Meters e in particolare i Vulfpeck, gruppo americano molto in voga al momento.

3) Come prendono forma le vostre canzoni? Ci parlate del processo creativo alla base?

Fra: Inizialmente, e comunque tutt’ora, molte canzoni nascono dalle jam in sala prove, poi successivamente con la base in mano scrivo il testo e la linea vocale. Da quando però abbiamo iniziato a lavorare con Nicola Baronti, nostro produttore, ci ha spinto anche a lavorare diversamente ovvero di partire dalla canzone stessa, quindi di arrivare in sala prove con il pezzo chitarra/voce e poi lavorarci con il gruppo, ed effettivamente abbiamo tutti notato che le cose sono molto più semplici.

4) Essere una band emergente in questo periodo storico. Che Italia discografica vi trovate davanti? Che futuro vedete per la musica indipendente?

Gio: Essere una band emergente oggi in Italia non è per nulla semplice, siamo attivi da poco ma ci siamo resi conto subito che non sarebbe stata una passeggiata. Non è assolutamente facile riuscire ad affermare il proprio progetto… Questo anche perché oggi giorno, grazie al web, si può notare che ci sono veramente migliaia di proposte musicali.

Fra: Oltretutto in questo momento la scena musicale predilige la musica Pop non facendo distinzioni fra settore indipendente o mainstream, quindi ci siamo anche scelti la strada in salita visto quello che proponiamo. Sicuramente, secondo noi, la musica indipendente quella vera, è probabile che sarà sempre più una cosa di nicchia.

5) Ora parliamo di “Elvis Ha Lasciato L’Edifico”. Come è nato il vostro disco di esordio? Dove è stato registrato? Avete trovato delle difficoltà nel processo di registrazione? Qualche particolare aneddoto a riguardo?

Gio: Il disco è stato registrato da Nicola Baronti presso la Tana del Bianconiglio di Montecchio di Peccioli, in provincia di Pisa. È stato sicuramente un lavoro che ci ha messo alla prova, questo perché per la prima volta abbiamo interagito con una quarta persona, Nicola appunto. Per quanto riguarda le registrazioni, anche qui ci sono state delle novità. Per la prima volta abbiamo registrato tutti insieme in presa diretta perché come dice Nicola “fa più Rock n Roll”. Avevamo inciso qualche demo in passato, ma tutti registrando uno strumento per volta.

Giulio: Un aneddoto del disco può essere sicuramente quando stavamo per chiudere la pre-produzione e nel breve saremmo entrati in studio per registrarlo, e c’era un pezzo che non ci convinceva. Nicola allora capendo il momento cruciale ci ha fatto una “strigliata” e se non ricordo male nel giro di 1/2 giorni il pezzo girava e convinceva tutti e tre. La figura del produttore serve anche a questo, metterci in riga.

6) Ora che “Elvis Ha Lasciato L’Edifico” è finito avete qualche rimpianto? Qualcosa che potevate fare e non è stato fatto?

Giulio: Le sensazioni di poterlo migliorare penso che siano una cosa normale, sicuramente il disco rappresenta la fotografia del gruppo in questo momento. Poi è normale che ci siano delle piccole imperfezioni che per chi ascolta sono impercettibili, ma noi sentiamo tutto. Sicuramente faremo tesoro di questa esperienza per il disco successivo.

7) Se potessi ascoltare un unico brano di “Elvis Ha Lasciato L’Edifico”, quale dovrei ascoltare e perché?

Fra: Su questa domanda ci trovate d’accordo tutti e tre, “Distante” lo riteniamo il pezzo che meglio ci rappresenta in questo momento. Raffigura bene quello che volevamo trasmettere con il disco sia a livello di suono che di testi.

8) C’è un messaggio di cui volete essere portatori con la vostra musica? C’è un filo rosso che lega tutte le vostre canzoni?

Fra: Vista la genesi un po’ confusionaria del disco, non pensiamo che ci sia un messaggio vero e proprio che accomuna tutte le canzoni, credo che il disco scorra bene grazie al sound che siamo riusciti a dargli. Per il prossimo lavoro sarà sicuramente una priorità quella di portare di pari passo sia la musica che il messaggio che vogliamo mandare, quindi i testi.

9) Con quale musicista o band indipendente vorreste collaborare in particolare?

Fra: Decisamente Iosonouncane, lo ritengo veramente una mosca bianca nel panorama della musica italiana. Il suo ultimo disco “DIE” è stato veramente un qualcosa di diverso, forse anche mai sentito prima.

Giulio: Concordo con Fra, penso che una caratteristiche che ci accomuni con Iosonouncane sia la continua sperimentazione del suono, è una cosa alla quale, anche se siamo giovani come gruppo, teniamo molto.

Gio: Io invece voglio fare l’alternativo, nonostante straveda tantissimo per Iosonouncane, vorrei citare Matteo Fiorino, nostro compagno di etichetta, che da poco ha fatto uscire il suo secondo album che per quanto mi riguarda è veramente una chicca. Penso sarebbe un bel connubio.

10) Cosa bolle in pentola per Eschimo?

Fra: Al momento la priorità è quella di portare in giro il disco, suonando il più possibile. In ogni caso stiamo già pensando al disco nuovo e nel breve inizieremo lavorarci.

11) Per finire, un saluto ai nostri lettori…

Gio: Grazie ancora a System Failure per lo spazio concesso e un saluto a tutti i lettori. Ci vediamo in giro!