Intervista a Ecklettica
“LA MIA IDENTITÀ” (Rossodisera Records/ Warner Music Italy) è il nuovo singolo degli ECKLETTICA, disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming. Per questa nuova uscita la formazione romana ha puntato su un brano crudo e schietto che ci mette di fronte all’eterno bivio: interpretare un ruolo nella propria vita o gettare la maschera ed essere se stessi veramente?
Rispetto a quando avete iniziato ad approcciarvi al panorama musicale, cosa è cambiato nel gruppo e cosa avete imparato nel corso di questi anni?
Il gruppo è cambiato, si è evoluto. Sicuramente c’è più consapevolezza. I cambiamenti nella musica sono continui. Quindi parlare più di stare al passo con i tempi e se possibile, anticiparli.
Parliamo del vostro nuovo singolo “La mia identità”. Quale stile musicale vi appartiene maggiormente e quale, invece, sentite più lontano nella vostra anima da musicisti?
Il nome della band si rifà a quello che siamo. Eclettici. Quindi nello specifico del singolo, possiamo dire che ci siamo rifatti alle sonorità degli Imagine Dragons, magari un po’ più rock e meno “finte”. Ci teniamo a sottolineare che i suoni della mia identità sono tutti veri e non campionati. Forse il metal puro è lo stile più lontano, quello che non ci appartiene (o che almeno non lo ha fatto fino ad ora).
Qual è la filosofia che muove i vostri testi?
I nostri testi partono sempre dalla bocca dello stomaco. Quella è la parte anatomica precisa che è termometro dei sentimenti. Cerchiamo di raccontare quello che ci capita nella vita di tutti i giorni, le nostre canzoni sono le istantanee di ciò che viviamo. Sicuramente l’amore ha un ruolo fondamentale tra le tematiche dei nostri testi. È un amore diverso però. Non è l’amore tanto decantato e sdoganato, sono piuttosto le sfumature di un amore (a volte bastardo) che non per forza deve fare rima con cuore.
Pensando al momento che state vivendo adesso, scegliete tre parole che definiscono il ruolo che la musica ha nella vostra vita.
1 Via di fuga: sicuramente l’unico vero modo per scappare dalla situazione attuale, soprattutto dal punto di vista giuridico.
2 Cassa di risonanza: siamo in un momento in cui ci sono tante cose da dire e la musica è uno dei più potenti mezzi per farlo.
3 Libertà: questa parola appartiene alla musica sempre e da sempre.
Ci sono delle collaborazioni con artisti o band che vorreste realizzare nei prossimi anni?
In Italia il nostro idolo da quando siamo piccoli è Cesare Cremonini. Siamo cresciuti con i Lùnapop quindi sarebbe un onore poter collaborare con lui. Per quanto riguarda collaborazioni straniere sarebbe veramente bello poter suonare con una delle band che ha cambiato il nostro modo di suonare e scrivere musica: gli Imagine Dragons.
Quali sono le vostre speranze per il futuro?
Che finisca questa situazione, ci sembra il minimo. Ma guardando specificatamente alla musica, speriamo e pensiamo che presto ci potranno essere molte opportunità e siamo convinti che, un po’ come tutto, arriveranno tanti cambiamenti importanti, anche nella musica. Si potrebbe aprire un nuovo momento storico.