Intervista a Dario Antoniozzi

Benvenuto. Presentati e parlaci del tuo progetto musicale…

Ciao mi chiamo Dario e sono un compositore. Il mio progetto musicale nasce da alcune mie composizioni fatte con la chitarra in stile fingerstyle, sono melodie rilassanti che ti proiettano in un mondo introspettivo e di riflessione.

Quali sono gli artisti o le band che più ascolti? Nomina anche 3 album che hanno segnato la tua vita….

Ho iniziato fin da piccolo ad ascoltare i Beatles, è stato amore al primo ascolto. Non solo, vedere quattro amici che condividevano la loro musica mi aveva letteralmente aperto il cuore. Poi andando avanti negli anni 90 sono stato sommerso dall’ondata Brit Pop e da band come Verve, Oasis e Radiohead. Con il passare del tempo però cercavo sonorità più ricercate e mi sono imbattuto nei Pink Floyd. Di musica ne ho davvero ascoltata tanta. Mi piace ogni tanto buttare un orecchio anche su qualcosa che non ruota intorno ai miei gusti musicali perchè mi piace scoprire suoni nuovi e analizzare modi diversi di comporre. Gli Album che hanno sicuramente segnato la mia vita sono stati:
“Revolver” e “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles.
“Ok Computer” e “Kid A” dei Radiohead.
“Urban Hymns2 dei The Verve.
“The Masterplan” degli Oasis.
“The Division Bell” dei Pink Floyd.
“Dreams”di Chords Of Orion.

Come nasce una tua canzone. Parla del processo creativo alla base…

Nascono dalle emozioni che provo in una determinata situazione. Mi concentro e provo ad ascoltare cosa vuole trasmettermi quella determinata emozione: è come se in quel momento fossi un’antenna pronta a ricevere un segnale. Poi mi metto alla chitarra e iniziano ad uscire le prime note che da li a poco faranno parte della composizione. Siccome mi diverto a scordare la chitarra e provare nuove sonorità a volte ci metto qualche giorno ma alla fine il risultato è sempre piacevole.

Abbiamo recensito il tuo “A Beautiful Landscape”. Puoi parlarci di questo tuo disco? Come è nato? Dove è stato registrato? Racconta tutto per bene…

E’ stato registrato a Roma nello studio di Willy Antico. Nato quasi per caso, stavo facendo ascoltare a degli amici(Devid e Mauro che saluto) alcuni pezzi e quando ho finito di suonare li ho visti piacevolmente colpiti. A quel punto decisi di abbellirli con degli arrangiamenti e chiamai Davide Parola. Avevo già molti brani e altri sono rimasti fuori, alcuni sicuramente faranno parte del prossimo disco.

Cosa raffigura la cover del disco e perché l’hai scelta?

La cover del disco(subito sotto) è stata scattata a Positano dal mio amico Dario Patriarchi. Avevo appunto l’esigenza di una foto non presa dal web che potesse rappresentare al meglio il disco. Bhe direi che ci siamo no?

Quale è la canzone di questo tuo disco che preferisci particolarmente?

La composizione che preferisco più di tutte è sicuramente “Good Morning” nata al ritorno di un viaggio fatto a Berlino. In quel periodo ero apatico e cercavo qualcosa nella mia vita che potesse far risvegliare quella voglia di scoperta e avventura che mi aveva abbandonato. Mi alzai la mattina seguente e suonando la chitarra uscì fuori questa melodia dai contorni rilassanti e introspettivi.

Come è stato collaborare con Davide Parola e Willy Antico? Come li hai conosciuti?

Ho conosciuto Davide sul web (www.davideparola.it) gli ho fatto ascoltare un paio di pezzi ed è stato subito disponibile a lavorare con me. Sono contento di aver collaborato insieme a lui. Quando mi faceva ascoltare un brano arrangiato per me era sempre come scartare un regalo. Poi andavamo nello studio super professionale di Willy a registrare. Anche con lui mi sono trovato subito bene, mi ha messo a mio agio e mi ha supportato in ogni mia richiesta. Sono onorato di aver registrato con un professionista così esperto.

Quale è la tua massima ambizione come artista?

La mia ambizione è quella di far provare a chi mi ascolta ogni volta un’emozione. Mi riempie di gioia quando qualcuno che ha ascoltato il disco mi dice che gli è piaciuto e che in quel momento si è perso nella mia musica.

Quali emozioni vuoi trasmettere con la tua musica? Quanto è importante emozionare il proprio destinatario?

Le emozioni che voglio trasmettere sono appunto tranquillità, serenità, spensieratezza, contemplazione e introspezione che ai nostri tempi non guastano. Sicuramente è importante emozionare chi ti ascolta è la missione di qualsiasi musicista.

Per te è più importante il talento o la tecnica?

Entrambe sono importanti ma se non vengono sostenute dalla passione e dall’amore che ci si mette nello svilupparle rischiano di essere qualità fine a se stesse.

Da dove prendi ispirazione per la tua musica?

Da qualsiasi cosa mi gira intorno, da un avvenimento, esperienza, situazione. L’ispirazione è sempre dietro l’angolo, la puoi trovare leggendo un libro oppure parlando con un amico.

Come valuti la scena indipendente in Italia?

Vedo che sta crescendo notevolmente ed è un bene, ci sono artisti che mi piacciono e altri che non mi interessano ma è del tutto normale che sia così.

Quali sono le principali difficoltà per un artista emergente secondo te?

Per me la difficoltà più grande è quella di riuscire ad avere una visibilità importante e costante tale da poter arrivare a più persone possibili.

Che consiglio ti senti di dare ad una band o ad un artista agli esordi?

Di fare la musica che più gli piace che più si sente addosso senza scendere a troppi compromessi perchè altrimenti rischia di snaturare la propria arte.

Qualche nuovo progetto in cantiere?

Si ho un alcuni pezzi che vorrei dirottare verso un genere electro/ambient.

Lasciaci con un tuo motto…

Ascolta quello che hai dentro e poi procedi con fiducia verso la tua direzione….

A Beautiful Landscape”(recensione di system failure qui) è stato arrangiato da Davide Parola e mixato da Willy Antico. Album cover a cura del fotografo Dario Patriarchi.

Guarda il Video del singolo “Good Morning”:

https://youtu.be/SUxCPXuVcX4

Prodotto da Dario Patriarchi e Lorenzo Abbate