Intervista a Cresh King
Perché il nome Cresh King?
Cresh è la fusione tra il mio cognome CREA e la parola CASH.. King invece è stato del tutto casuale. Quando un social network richiedeva un secondo nome è stato il primo che mi è venuto in mente e quindi … CRESH KING.
Perché hai scelto il rap tra tanti generi musicali?
Era quello che mi sembrava più adatto al mio senso di ribellione. Inoltre perché in quel periodo ascoltavo molta musica rap.
Ha più volte affermato che grazie alla musica e alla scrittura è evaso dal mondo in cui era prigioniero. Puoi commentare queste parole?
Ero timido e introverso. Potendomi esprimere in musica dicendo cose che mai avrei detto ho anche cambiato modo di essere, sono diventato espansivo, estroverso.. Sono evaso dalla gabbia mentale in cui avevano provato a rinchiudermi.
Chi sono gli artisti che ti hanno maggiormente ispirato negli anni?
Sicuramente J.Ax, il mio idolo. Ma anche tutti gli artisti conosciuti grazie a Papà come De André, Guccini, Gaber o i Nomadi.
Il primo posto al Contro Festival di Castelleone nel 2019 nella categoria cantautori con il brano “La foto della mia vita in una diapositiva”. Che emozioni hai provato a ricevere questo premio?
Ricordo che decretati il terzo e il secondo posto avevo smesso di sperare in un premio… Poi sento il mio nome.. È stato un momento bellissimo. Non capita tutti i giorni ad un emergente di essere premiato dal direttore artistico della Sony.
“Dentro al mio mondo” è il nuovo singolo. Di cosa parla questa canzone? Ci puoi parlare della sua genesi?
Il brano parla di come sentirsi sbagliati o inadeguati sia soltanto una gabbia mentale creata dagli altri. Io ho trovato rifugio nel mio mondo dove nessuno può dirmi chi essere o come essere.
Per finire, ci puoi parlare dei tuoi progetti per il futuro?
Spero di continuare a fare buona musica per tanti anni e soprattutto di farlo con tanta passione.