Intervista a Cafiero

Cafiero, musicista e cantautore, ha di recente pubblicato il suo primo progetto cantautorale ufficiale dal titolo omonimo “Cafiero“. Un ep introspettivo ed emozionante, prodotto da Andrea Tripodi, che racchiude quattro inediti ed attesta lo straordinario talento dell’artista.

Cafiero, come preferisci definire il tuo omonimo lavoro discografico?

L’inizio della mia espressione artistica utilizzando la “forma” canzone italiana ma con le sfumature del mio carattere, intriso di rock americano e anglosassone.

L’album, oltre al talento, cosa rivela di te?

La parte più intima e passionale che pochi conoscono.

Con “Feriscimi”, singolo in rotazione radiofonica, hai partecipato nel 2016 al contest “MTV New Generation”. Come è nata questa canzone e che variazione ha subito nella rimasterizzazione contenuta nell’ep “Cafiero”?

E’ stata una delle prime canzoni scritte che nel tempo ha subito varie evoluzioni per arrivare a quest’ultima versione. In particolare, da quella selezionata per “MTV New Generation” differisce per la qualità del suono che è stato volutamente potenziato.

Quanto influisce la vasta esperienza dal vivo (in Italia, in Europa e in America) sulla realizzazione personale di un brano?

Influisce tantissimo in quanto con il tempo inizi a portare la scrittura verso la sensazione che si avrà nel momento in cui le stesse canzoni prenderanno vita dal vivo.

La tua fonte di ispirazione…

La vita. Le mie canzoni nascono da esperienze vissute, da sentimenti, da suoni o pensieri.

Musicalmente, cosa ascolti?

Musicalmente non ho limiti di ascolto. Tutto ciò che è bello o originale mi ispira, che sia blues, funk, pop o rap.

Che differenza “emotiva” c’è nel suonare per un artista e nel suonare per se stesso?

Suonare per gli altri significa rispettare la musica dell’artista per cui si suona apportando il proprio suono e aggiungendo la propria personalità mentre suonare per se stesso significa seguire ciò che si è, liberandosi totalmente da ogni limite e timidezza.

Il ricordo più bello legato al percorso professionale…

Di ricordi belli ne ho tantissimi. Ricordo con particolare emozione l’esibizione a Sanremo nel 2015 con Gianluca Grignani ed il live a New York al Cafè Wha dove si sono esibiti Prince, Jimi Hendrix, e tanti altri grandi artisti.

Una delle tue doti è quella di spaziare tra i più diversi generi musicali: cosa aspettarsi dal prossimo lavoro?

Amo la musica in maniera totale e adoro viaggiare attraverso i generi rimanendo me stesso. Per il prossimo step spero di poter spaziare ancora di più proprio in questo.

Progetti imminenti?

La realizzazione del mio prossimo disco, un nuovo progetto con i musicisti dei Tiromancino e il nuovo ep del progetto “Suck my Blues”.